Lunedi' 26 marzo 2001


E' giusto sviluppare la ricerca per la clonazione umana?
di Franco "Bifo" Berardi

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Per approfondire:

Che cos'è la clonazione?

di Sabina Morandi

Clonare è o non clonare? Questo è il problema

L'ingegneria genetica: un connubio di cattiva scienza e grande business

Quasi come voi: storia di una "creatura" geneticamente costruita

Clonazione umana: la normativa nel mondo


Mappa Interattiva

 


Clonare o non clonare? Questo è il problema

Pagine istituzionali, siti per informare o per discutere, siti favorevoli o contrari: in rete il dibattito sulla clonazione è aperto

di Georgia Garritano

The human cloning foundation
 The human cloning foundation è una fondazione non profit americana costituitasi nel 1998 per sostenere le ragioni della clonazione umana e raccogliere fondi per finanziare la ricerca in questa direzione. Conta già più di 1600 iscritti mentre la pagina web è stata visitata da oltre 600mila utenti. Il sito pubblica saggi a favore della possibilità di clonare esseri umani. Varia la provenienza dei contributi: ricerche scientifiche, studi realizzati dalla fondazione, interventi dei lettori. Il sito offre, inoltre, un ampio repertorio di collegamenti ad altri indirizzi riguardanti lo stesso tema e una sezione di news aggiornata quotidianamente. Oltre alla divulgazione scientifica e all'informazione, il sito propone spazi interattivi con chat e forum. La posizione della fondazione, comunque, è chiara, priva di incertezze dal punto di vista etico. I soci dell'Hcf sono convinti che la clonazione possa essere utilizzata a scopi terapeutici, per la riproduzione, per allungare la vita e migliorarne la qualità. Essi ritengono che possano essere clonati sangue, tessuti, organi e che le applicazioni possano essere svariate, dalla cura della fertilità alla lotta contro il cancro, alla chirurgia estetica. Molti dei volontari che lavorano per l'associazione sono affetti da patologie o menomazioni.

Comitato nazionale per la bioetica presso la presidenza del Consiglio dei ministri
Nelle pagine del Comitato nazionale per la bioetica ospitate sul sito del Governo italiano sono pubblicati i pareri espressi dalla commissione presieduta da Giovanni Berlinguer sui problemi di natura etica e giuridica che emergono con il progredire delle conoscenze nel campo delle scienze della vita. Vari documenti fanno riferimento alla clonazione. Il Parere del 17 ottobre 1997 condanna la clonazione di individui umani perché "costituisce un attentato all'unicità biologica del soggetto umano", "lede il diritto di ciascun essere umano alla propria dignità", può implicare "manipolazione e/o commercializzazione del corpo umano o di sue parti" e può "mettere in crisi gli equilibri fondati sulla diversità biologica". Un più recente Parere sull'impiego terapeutico delle cellule staminali, che risale all'ottobre del 2000, "ribadisce l'illiceità dell'impiego della tecnica del trapianto nucleare somatico a fini riproduttivi ('clonazione riproduttiva')".

National bioethics advisory commission 
Questa pagina web contiene le raccomandazioni della Commissione nazionale di bioetica degli Stati Uniti in materia di clonazione umana sollecitate dall'allora presidente Clinton in seguito al caso Dolly. L'idea di dar vita a un individuo senza riproduzione sessuale, clonando una singola cellula somatica adulta è diventata pensabile anche per gli uomini dopo la nascita dell'ormai famosa pecora Dolly il 5 luglio del 1996, un animale che possiede il materiale genetico di un solo genitore, rispetto al quale, quindi, è un gemello nato in ritardo. Per anni si è pensato che questa operazione non riuscisse coi mammiferi, che le cellule adulte fossero troppo specializzate per essere duplicate. Invece, gli scienziati del Roslin Institute in Scozia sono riusciti a realizzare l'innesto del materiale genetico in un ovulo privato del nucleo. In considerazione della mancanza di sicurezza riguardo la salute degli esseri clonati, dei probabili disagi psicologici, della riduzione della diversità, delle implicazioni eugenetiche, della diffusa riprovazione sociale e del dissenso delle confessioni religiose, la Commissione ha giudicato che "l'uso di questa tecnica per la riproduzione umana sarebbe un esperimento prematuro che esporrebbe il feto e il bambino a rischi inaccettabili". Pertanto, ha raccomandato la sospensione dei finanziamenti pubblici per la ricerca in questa direzione e l'emanazione di una legge restrittiva in materia.

Religious tolerance. Human cloning: ethical aspects
Il sito dell'organizzazione canadese Religious tolerance elenca i rischi e i benefici della clonazione. Questi gli aspetti negativi: gli individui clonati da cellule adulte avrebbero aspettative di vita inferiori alla media perché, in pratica, nascerebbero già "vecchi" (come la pecora Dolly); i primi esseri clonati non avrebbero alcuna garanzia di essere sani; la clonazione potrebbe diventare uno strumento per selezionare gli individui e scartarne alcune categorie; se il suo uso fosse perfezionato e generalizzato non ci sarebbe più bisogno della popolazione maschile; verrebbe ridotta la diversità genetica. Questi, invece, quelli positivi: le conoscenze derivate dallo sviluppo di questa tecnica potrebbero servire per la prevenzione degli aborti; migliorerebbe la comprensione dei meccanismi coi quali una morula, cioè un gruppo di cellule sviluppato da una blastula, aderisce alle pareti dell'utero a vantaggio della ricerca sulla contraccezione; un metodo in grado di porre fine alla divisione cellulare di un uovo potrebbe servire anche per inibire la proliferazione cellulare nel cancro; si potrebbero riparare i tessuti nervosi.

Aduc
 Un indirizzo italiano che affronta in modo approfondito l'argomento clonazione è quello dell'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc). Sul sito si può firmare una petizione a favore della clonazione umana terapeutica. Chi invece vuole semplicemente saperne di più troverà molte informazioni. Si possono conoscere le normative e le posizioni dei paesi in cui la ricerca è più avanzata, Stati Uniti e Gran Bretagna. È possibile, inoltre, accedere a documenti di interesse tra i quali la Risoluzione del Parlamento europeo sulla clonazione umana, la Relazione della commissione di studio sull'utilizzo di cellule staminali per finalità terapeutiche e il Manifesto "Libertà per la scienza" firmato da oltre mille studiosi guidati dal premio Nobel Renato Dulbecco contro il blocco della ricerca voluto dal Governo. Numerosi, infine, i link ad altre pagine web dedicate a questo tema.

Nuova frontiera (Centro di bioetica dell'università Cattolica)
 Questa pagina web pubblica il documento sulla clonazione umana "terapeutica" emanato dal Centro di bioetica dell'università Cattolica del Sacro Cuore che spiega le ragioni della posizione contraria dei ricercatori cattolici. Il nodo della questione è il seguente: "Se si trattasse… della riproduzione di cellule o di interventi di ingegneria tissutale non ci sarebbe… alcuna difficoltà etica ad ammettere la liceità di queste tecniche. Quello di cui si tratta, invece, … è la produzione di cellule e tessuti a partire da embrioni umani clonati, cioè di esseri umani di cui si prevede l'interruzione dello sviluppo stesso per poterli utilizzare come fonte di 'prezioso' materiale biologico per 'riparare' tessuti o organi degenerati in un individuo adulto". Le cellule staminali, infatti, "possono essere reperite anche in diversi altri tessuti oltre che nell'embrione precoce. Si trovano, infatti, tra le altre sedi, sia nel sacco vitellino, nel fegato e nel midollo osseo del feto, sia nel sangue del cordone ombelicale al momento del parto. Nel caso in cui si recuperino cellule staminali da embrioni o feti abortiti spontaneamente, o dal cordone ombelicale, al momento del parto, non si presentano particolari problemi etici. Tuttavia queste cellule non sarebbero in grado di dare luogo a quella varietà di differenziazioni cellulari che si possono invece avere dalle cellule staminali derivate da embrioni". La conclusione è che "la finalità umanistica a cui ci si appella non è moralmente coerente con il mezzo usato" e che "questa prassi stravolge il significato umano della generazione" e favorisce il ritorno del "darwinismo sociale".

Islam Set
Contraria alla clonazione umana è anche la religione islamica, come spiega il sito del Centro di medicina islamica Islam Set. La pagina web riferisce le raccomandazioni dell'Organizzazione islamica per le scienze mediche (The Islamic Organisation for Medical Sciences) che ha affrontato questa grande questione bioetica in vari seminari concludendo che la clonazione degli esseri umani è una possibilità da respingere perché metterebbe a rischio "l'individualità e l'identità della persona" e "le relazioni basate sui legami di sangue", "minando l'ordine sociale".

Menorah
 Per l'ebraismo, invece, la clonazione potrebbe essere accettabile, anche se in seno alle autorità religiose ebraiche il dibattito sulla questione è ancora aperto. Menorah, sito di attualità e cultura degli ebrei d'Italia, accenna alle posizioni assunte dalle varie "correnti": più rigido il rabbinato sefardita israeliano (di cultura mediterranea), più possibilista quello aschenazita (di matrice culturale centroeuropea). Queste le premesse su cui poggia l'interpretazione più favorevole al progresso della ricerca in questa direzione: "Naturale e 'artificiale' non costituiscono necessariamente due elementi in contrapposizione, ma piuttosto due livelli diversi di conoscenza"…"La cultura ebraica non nega del resto la possibilità di perfezionare la creazione. Noi pratichiamo sui nostri figli la circoncisione, che costituisce il prototipo di un intervento correttivo sulla natura umana. Rispettare il mondo della natura non significa automaticamente desiderare che tutto resti immutato. Della natura, infatti, fa parte a pieno titolo anche lo stesso intelletto umano".

Clonaid
Clonaid si definisce "la prima azienda per la clonazione umana". È una società con sede alle Bahamas che vende ovuli destinati alla fecondazione artificiale e all'impianto in uteri di donne sterili. La compagnia assicura, inoltre, che la tecnologia per la clonazione umana è già pronta e ha in programma di applicarla a scopi riproduttivi a pagamento (200mila dollari, 400 milioni di lire) in un paese in cui la legge non lo vieti. Clonaid è collegata al movimento raeliano, un'organizzazione religiosa secondo la quale la vita sulla Terra è stata creata artificialmente in laboratorio da extraterrestri chiamati Elohim, il cui nome si trova nella Bibbia ed è stato erroneamente interpretato come "Dio" (la resurrezione di Gesù cristo non sarebbe altro che una clonazione).

Clone all
A questo indirizzo la clonazione è in vendita a prezzi imbattibili. Il servizio è fornito da una società dell'Honduras che, in attesa di impiantare un laboratorio in uno Stato in cui la clonazione non sia vietata, si avvale della collaborazione di qualche "scienziato pazzo". L'autorevole opinione di un illustre clinico tedesco, il dottor Josef Mengele, rassicura sulla liceità etica della procedura: "Non vedo alcun problema. Attualmente si fa un grande uso di questa tecnologia". Le coppie che ricorrono alla clonazione per procreare possono avere un loro clone o sceglierlo in un catalogo di star. Chi preferisce le cellule di un serial killer può approfittare dell'offerta "paghi tre compri quattro". Chi, invece, essendo intelligente e di bell'aspetto, ritiene che il proprio Dna possa essere appetibile per i clonatori, può tutelarne l'esclusività stipulando un'assicurazione o esigere il pagamento di una royalty. Forse è necessario specificare che si tratta di un sito umoristico.