Clonare o non clonare? Questo è il problema
Pagine istituzionali, siti per informare o per
discutere, siti favorevoli o contrari: in rete il dibattito sulla
clonazione è aperto
di Georgia Garritano
The
human cloning foundation
The human cloning foundation è una fondazione non profit
americana costituitasi nel 1998 per sostenere le ragioni della
clonazione umana e raccogliere fondi per finanziare la ricerca in
questa direzione. Conta già più di 1600 iscritti mentre la pagina
web è stata visitata da oltre 600mila utenti. Il sito pubblica
saggi a favore della possibilità di clonare esseri umani. Varia la
provenienza dei contributi: ricerche scientifiche, studi realizzati
dalla fondazione, interventi dei lettori. Il sito offre, inoltre, un
ampio repertorio di collegamenti ad altri indirizzi riguardanti lo
stesso tema e una sezione di news aggiornata quotidianamente. Oltre
alla divulgazione scientifica e all'informazione, il sito propone
spazi interattivi con chat e forum. La posizione della fondazione,
comunque, è chiara, priva di incertezze dal punto di vista etico. I
soci dell'Hcf sono convinti che la clonazione possa essere
utilizzata a scopi terapeutici, per la riproduzione, per allungare
la vita e migliorarne la qualità. Essi ritengono che possano essere
clonati sangue, tessuti, organi e che le applicazioni possano essere
svariate, dalla cura della fertilità alla lotta contro il cancro,
alla chirurgia estetica. Molti dei volontari che lavorano per
l'associazione sono affetti da patologie o menomazioni.
Comitato
nazionale per la bioetica presso la presidenza del Consiglio dei
ministri
Nelle pagine del Comitato nazionale per la bioetica
ospitate sul sito del Governo italiano sono pubblicati i pareri
espressi dalla commissione presieduta da Giovanni Berlinguer sui
problemi di natura etica e giuridica che emergono con il progredire
delle conoscenze nel campo delle scienze della vita. Vari documenti
fanno riferimento alla clonazione. Il Parere del 17 ottobre 1997
condanna la clonazione di individui umani perché "costituisce
un attentato all'unicità biologica del soggetto umano",
"lede il diritto di ciascun essere umano alla propria
dignità", può implicare "manipolazione e/o
commercializzazione del corpo umano o di sue parti" e può
"mettere in crisi gli equilibri fondati sulla diversità
biologica". Un più recente Parere sull'impiego terapeutico
delle cellule staminali, che risale all'ottobre del 2000,
"ribadisce l'illiceità dell'impiego della tecnica del
trapianto nucleare somatico a fini riproduttivi ('clonazione
riproduttiva')".
National
bioethics advisory commission
Questa pagina web contiene le raccomandazioni della Commissione
nazionale di bioetica degli Stati Uniti in materia di clonazione
umana sollecitate dall'allora presidente Clinton in seguito al caso
Dolly. L'idea di dar vita a un individuo senza riproduzione
sessuale, clonando una singola cellula somatica adulta è diventata
pensabile anche per gli uomini dopo la nascita dell'ormai famosa
pecora Dolly il 5 luglio del 1996, un animale che possiede il
materiale genetico di un solo genitore, rispetto al quale, quindi,
è un gemello nato in ritardo. Per anni si è pensato che questa
operazione non riuscisse coi mammiferi, che le cellule adulte
fossero troppo specializzate per essere duplicate. Invece, gli
scienziati del Roslin Institute in Scozia sono riusciti a realizzare
l'innesto del materiale genetico in un ovulo privato del nucleo. In
considerazione della mancanza di sicurezza riguardo la salute degli
esseri clonati, dei probabili disagi psicologici, della riduzione
della diversità, delle implicazioni eugenetiche, della diffusa
riprovazione sociale e del dissenso delle confessioni religiose, la
Commissione ha giudicato che "l'uso di questa tecnica per la
riproduzione umana sarebbe un esperimento prematuro che esporrebbe
il feto e il bambino a rischi inaccettabili". Pertanto, ha
raccomandato la sospensione dei finanziamenti pubblici per la
ricerca in questa direzione e l'emanazione di una legge restrittiva
in materia.
Religious
tolerance. Human cloning: ethical aspects
Il sito dell'organizzazione canadese Religious tolerance elenca i
rischi e i benefici della clonazione. Questi gli aspetti negativi:
gli individui clonati da cellule adulte avrebbero aspettative di
vita inferiori alla media perché, in pratica, nascerebbero già
"vecchi" (come la pecora Dolly); i primi esseri clonati
non avrebbero alcuna garanzia di essere sani; la clonazione potrebbe
diventare uno strumento per selezionare gli individui e scartarne
alcune categorie; se il suo uso fosse perfezionato e generalizzato
non ci sarebbe più bisogno della popolazione maschile; verrebbe
ridotta la diversità genetica. Questi, invece, quelli positivi: le
conoscenze derivate dallo sviluppo di questa tecnica potrebbero
servire per la prevenzione degli aborti; migliorerebbe la
comprensione dei meccanismi coi quali una morula, cioè un gruppo di
cellule sviluppato da una blastula, aderisce alle pareti dell'utero
a vantaggio della ricerca sulla contraccezione; un metodo in grado
di porre fine alla divisione cellulare di un uovo potrebbe servire
anche per inibire la proliferazione cellulare nel cancro; si
potrebbero riparare i tessuti nervosi.
Aduc
Un indirizzo italiano che affronta in modo
approfondito l'argomento clonazione è quello dell'Associazione per
i diritti degli utenti e consumatori (Aduc). Sul sito si può
firmare una petizione a favore della clonazione umana terapeutica.
Chi invece vuole semplicemente saperne di più troverà molte
informazioni. Si possono conoscere le normative e le posizioni dei
paesi in cui la ricerca è più avanzata, Stati Uniti e Gran
Bretagna. È possibile, inoltre, accedere a documenti di interesse
tra i quali la Risoluzione del Parlamento europeo sulla clonazione
umana, la Relazione della commissione di studio sull'utilizzo di
cellule staminali per finalità terapeutiche e il Manifesto
"Libertà per la scienza" firmato da oltre mille studiosi
guidati dal premio Nobel Renato Dulbecco contro il blocco della
ricerca voluto dal Governo. Numerosi, infine, i link ad altre pagine
web dedicate a questo tema.
Nuova
frontiera (Centro di bioetica dell'università Cattolica)
Questa pagina web pubblica il documento sulla clonazione umana
"terapeutica" emanato dal Centro di bioetica
dell'università Cattolica del Sacro Cuore che spiega le ragioni
della posizione contraria dei ricercatori cattolici. Il nodo della
questione è il seguente: "Se si trattasse… della
riproduzione di cellule o di interventi di ingegneria tissutale non
ci sarebbe… alcuna difficoltà etica ad ammettere la liceità di
queste tecniche. Quello di cui si tratta, invece, … è la
produzione di cellule e tessuti a partire da embrioni umani clonati,
cioè di esseri umani di cui si prevede l'interruzione dello
sviluppo stesso per poterli utilizzare come fonte di 'prezioso'
materiale biologico per 'riparare' tessuti o organi degenerati in un
individuo adulto". Le cellule staminali, infatti, "possono
essere reperite anche in diversi altri tessuti oltre che
nell'embrione precoce. Si trovano, infatti, tra le altre sedi, sia
nel sacco vitellino, nel fegato e nel midollo osseo del feto, sia
nel sangue del cordone ombelicale al momento del parto. Nel caso in
cui si recuperino cellule staminali da embrioni o feti abortiti
spontaneamente, o dal cordone ombelicale, al momento del parto, non
si presentano particolari problemi etici. Tuttavia queste cellule
non sarebbero in grado di dare luogo a quella varietà di
differenziazioni cellulari che si possono invece avere dalle cellule
staminali derivate da embrioni". La conclusione è che "la
finalità umanistica a cui ci si appella non è moralmente coerente
con il mezzo usato" e che "questa prassi stravolge il
significato umano della generazione" e favorisce il ritorno del
"darwinismo sociale".
Islam
Set
Contraria alla clonazione umana è anche la religione
islamica, come spiega il sito del Centro di medicina islamica Islam
Set. La pagina web riferisce le raccomandazioni dell'Organizzazione
islamica per le scienze mediche (The Islamic Organisation for
Medical Sciences) che ha affrontato questa grande questione bioetica
in vari seminari concludendo che la clonazione degli esseri umani è
una possibilità da respingere perché metterebbe a rischio
"l'individualità e l'identità della persona" e "le
relazioni basate sui legami di sangue", "minando l'ordine
sociale".
Menorah
Per l'ebraismo, invece, la clonazione potrebbe essere
accettabile, anche se in seno alle autorità religiose ebraiche il
dibattito sulla questione è ancora aperto. Menorah, sito di
attualità e cultura degli ebrei d'Italia, accenna alle posizioni
assunte dalle varie "correnti": più rigido il rabbinato
sefardita israeliano (di cultura mediterranea), più possibilista
quello aschenazita (di matrice culturale centroeuropea). Queste le
premesse su cui poggia l'interpretazione più favorevole al
progresso della ricerca in questa direzione: "Naturale e
'artificiale' non costituiscono necessariamente due elementi in
contrapposizione, ma piuttosto due livelli diversi di
conoscenza"…"La cultura ebraica non nega del resto la
possibilità di perfezionare la creazione. Noi pratichiamo sui
nostri figli la circoncisione, che costituisce il prototipo di un
intervento correttivo sulla natura umana. Rispettare il mondo della
natura non significa automaticamente desiderare che tutto resti
immutato. Della natura, infatti, fa parte a pieno titolo anche lo
stesso intelletto umano".
Clonaid
Clonaid si definisce "la prima azienda per la clonazione
umana". È una società con sede alle Bahamas che vende ovuli
destinati alla fecondazione artificiale e all'impianto in uteri di
donne sterili. La compagnia assicura, inoltre, che la tecnologia per
la clonazione umana è già pronta e ha in programma di applicarla a
scopi riproduttivi a pagamento (200mila dollari, 400 milioni di
lire) in un paese in cui la legge non lo vieti. Clonaid è collegata
al movimento raeliano, un'organizzazione religiosa secondo la quale
la vita sulla Terra è stata creata artificialmente in laboratorio
da extraterrestri chiamati Elohim, il cui nome si trova nella Bibbia
ed è stato erroneamente interpretato come "Dio" (la
resurrezione di Gesù cristo non sarebbe altro che una clonazione).
Clone
all
A questo indirizzo la clonazione è in vendita a prezzi imbattibili.
Il servizio è fornito da una società dell'Honduras che, in attesa
di impiantare un laboratorio in uno Stato in cui la clonazione non
sia vietata, si avvale della collaborazione di qualche
"scienziato pazzo". L'autorevole opinione di un illustre
clinico tedesco, il dottor Josef Mengele, rassicura sulla liceità
etica della procedura: "Non vedo alcun problema. Attualmente si
fa un grande uso di questa tecnologia". Le coppie che ricorrono
alla clonazione per procreare possono avere un loro clone o
sceglierlo in un catalogo di star. Chi preferisce le cellule di un
serial killer può approfittare dell'offerta "paghi tre compri
quattro". Chi, invece, essendo intelligente e di bell'aspetto,
ritiene che il proprio Dna possa essere appetibile per i clonatori,
può tutelarne l'esclusività stipulando un'assicurazione o esigere
il pagamento di una royalty. Forse è necessario specificare che si
tratta di un sito umoristico.
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