Cercasi start-up
Georgia Garritano
Siemens finanzierà le idee di giovani aziende del settore della telefonia mobile. Michele Morganti, direttore marketing strategico, illustra il progetto "Mobile acceleration"
Nel settore hi-tech si intravede ormai la fine del periodo nero
e si ricomincia a investire. È naturale, quindi, che in Europa e
in particolare in Italia, dove ci sono 51 milioni di Sim card con
un tasso di penetrazione dell'86 per cento, si punta molto sulla
telefonia mobile. Il gruppo Siemens ha lanciato un ambizioso programma
di investimenti - un milione e mezzo di euro - chiamato Mobile
acceleration destinato a start-up che sviluppano tecnologie
per Gprs e Umts. La compagnia finanzierà circa venti progetti ogni
anno, entrando nelle società finanziate con una quota massima del
40 per cento e fornendo, oltre al capitale, consulenza e supporto
commerciale. Michele Morganti, direttore marketing strategico
di Siemens Italia, ci parla di questa iniziativa.
Come è strutturato il progetto "Mobile acceleration"?
Si tratta di un'iniziativa di Siemens information and communication
mobile (Smac) destinata a favorire lo sviluppo di start-up nel campo
delle applicazioni, dei servizi e delle tecnologie per le reti radiomobili
sia di generazione attuale che futura. A differenza delle iniziative
di venture capital tradizionali che si limitano a ricercare le aziende
emergenti, a investirvi del denaro e a promuoverne lo sviluppo in
termini finanziari, Smac si propone di assistere gli imprenditori
che vogliono attivare una start-up sostenendoli in diverse forme.
La prima è quella di aiutarli ad avere una valutazione corretta
del potenziale della loro idea mettendo loro a disposizione la propria
conoscenza del mercato, delle tecnologie e dell'evoluzione delle
reti; quindi a costruire un business plan credibile sia in
termini di tempi, sia di risorse, sia di opportunità. Oltre alle
risorse e alle competenze interne, Siemens offre i propri laboratori
quando questo sia necessario per verificare determinati aspetti
dello sviluppo di un progetto o quando si devono effettuare prove
di integrazione in rete. Infine, mette a disposizione anche la propria
rete commerciale per promuovere le iniziative sviluppate. Il periodo
critico per il successo delle start-up è costituito dai primi 9-12
mesi nei quali la nuova impresa deve trovare cose che non sono facilmente
accessibili a un piccolo gruppo di persone, per quanto preparate.
La parte finanziaria, quindi, finisce per essere un aspetto minoritario
del contributo a favore delle giovani aziende.
Questo progetto è stato preceduto da analoghe iniziative all'estero?
Mobile acceleration è stato costituito in Germania, dove si trova la casa madre di Siemens. In seguito è stato proposto nei paesi in cui sono state ravvisate le maggiori opportunità di trovare, allo stesso tempo, imprenditori pronti a lanciare iniziative in questo settore e un terreno fertile per svilupparle. Il progetto è, quindi, stato avviato nei paesi nordici, in particolare in Svezia dove c'è una grande penetrazione e un grande utilizzo delle reti radiomobili. Poi sono state scelte l'Italia e la Francia, un paese in cui c'è ancora un grande potenziale di sviluppo delle reti radiomobili. Infine, la Cina perché ovviamente è uno dei mercati più importanti, con aspetti culturali peculiari che richiedono progetti di sviluppo mirati.
In base a quali criteri selezionare le aziende su cui investire?
Non ci sono elementi pregiudiziali. Consideriamo le proposte di tutte le start-up che siano effettivamente tali e non spin off di grandi aziende in cerca di finanziamenti. La valutazione si orienta da una parte sulle effettive opportunità e potenzialità del progetto che si vuole sviluppare, dall'altra sul fatto che il contributo di Siemens possa essere effettivamente funzionale alla start-up.
Rispetto al boom degli anni Novanta diminuiscono, come emerge da dati americani, gli investimenti in venture capital: quali altre formule di finanziamento potranno aiutare le nuove imprese a decollare?
Negli Stati Uniti il venture capital funziona seguendo questo schema: un'azienda su dieci avrà successo, quindi l'investimento deve fruttare venti a uno. Questo non è esattamente l'atteggiamento di chi vuole che l'azienda in cui investe abbia successo. Siemens si propone di non fare una valutazione generica delle potenzialità di crescita del valore del capitale dell'azienda in cui investe ma di fare una valutazione dell'idea, della tecnologia, del servizio che deve essere sviluppato in termini di accelerazione dell'evoluzione delle reti radiomobili. Da una valutazione dei fattori che contribuiscono all'insuccesso delle start-up, anche quando l'idea è buona, emerge che, spesso, si tratta di ostacoli banali: manca un'assistenza legale che permetta di definire correttamente l'assetto societario o di proteggere la proprietà intellettuale o di stabilire gli accordi di partnership più opportuni; servono competenze molto specializzate e non si riescono a trovare; una volta sviluppato l'oggetto occorre un posto in cui provarlo. Queste sono le cose che Siemens mette a disposizione in modo che non ci sia nessun ostacolo improprio allo sviluppo delle idee.
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