Un archivio potenzialmente infinito
Wanda Marra
La memoria in Rete: la ricerca delle proprie radici
Una volta la memoria era affidata a foglietti ingialliti, a foto sbiadite, ai racconti degli anziani; era conservata in solenni mausolei come le biblioteche, i musei, gli archivi; faceva rivivere le persone scomparse attraverso le loro opere, le loro relazioni con gli altri, le loro esperienze.
Oggi, la memoria si avvale di uno strumento e di un luogo in più: la Rete, archivio potenzialmente infinito per definizione.
Internet in molti casi è lo strumento che permette di ritrovare
le proprie origini, rintracciare le proprie radici: è il caso -
per esempio - del sito Ellis
Island, che consente di risalire a tutti gli immigrati passati
dall'Isola della Speranza: Ellis Island fu centro di accoglienza
per 22 milioni di emigrati che sbarcarono dall'Europa alla volta
dell'America, tra il 1892 e il 1924. Di quei 22 milioni di nomi,
ne rimangono 17 milioni, gli altri 5 sono stati corrosi dall'umidità
o venduti al macero come carta.
Rintracciare il proprio passato per capire il proprio presente,
per proiettarsi nel proprio futuro: la Rete pullula di siti dedicati
alla genealogia. Genealogy
è il luogo ideale per ricostruire la storia della propria famiglia,
registrando non solo nascite e morti, ma anche matrimoni, ricordi
militari, notizie di giornali, terreni posseduti e pedigree. Per
disegnare il proprio albero familiare esiste un software ad hoc:
Family treemaker , in grado di consultare circa 322 database.
Per ricerche con una prospettiva storica esiste Ancestry.com,
con un potente motore di ricerca che permette di rintracciare certificati
di nascita, registrazioni parrocchiali o registri di terreni fino
al XVI secolo ed oltre. RootsWeb.com
, invece, è la più vecchia e la più grande comunità gratuita
per la comunità di genealogisti online.
FamilyHistory.com propone una serie di bacheche di messaggi che permettono ai genealogisti di scambiarsi informazioni sul loro lavoro. La ricerca di persone in Rete non si serve solo di materiali precostituiti come gli archivi, ma sfrutta anche le potenzialità di questo strumento per condividere la conoscenza, per creare nessi e legami: un processo che ripercorre quello della vita.
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