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Xp, la velocità non è tutto

Georgia Garritano

Secondo alcuni test il nuovo sistema operativo è più lento di Windows 2000. Secondo altri è alla pari o più veloce. Secondo Microsoft la sua superiorità si misura soprattutto dalle nuove funzionalità

L'evoluzione di una tecnologia si misura solo dalla sua velocità?
È questo l'interrogativo che emerge in seguito alla proliferazione di rapporti e di polemiche che hanno accompagnato l'uscita di Xp, l'ultimo attesissimo sistema operativo lanciato da Microsoft.

La nuova piattaforma è, a parità di dotazioni hardware, più lenta di Windows 2000, secondo una serie di test eseguiti da InfoWorld , un gruppo editoriale specializzato nell'informazione sul settore delle tecnologie informatiche e nell'analisi tecnica dei prodotti, e da Csa research, una società di consulenza che ha o ha avuto tra i suoi clienti molte delle principali industrie dell'information technology, Microsoft compresa.

Per comparare le performance dei due sistemi operativi sono state effettuate quattro prove, usando altrettante configurazioni, e, per misurare la capacità di elaborazione in multitasking, sono stati simulati quattro scenari, eseguendo vari software contemporaneamente - World, Excel, PowerPoint, Explorer - e aumentando progressivamente il carico di lavoro e quindi l'impiego delle risorse dei sistemi.

In base alle diverse combinazioni le differenze di performance tra l'uno e l'altro variano - da un minimo dell'11 a un massimo del 35 per cento di distacco nei tempi di esecuzione - ma in tutti i casi Xp si rivela più lento. Anche nella "prova generazionale", nella quale sono stati valutati Office 2000 e Office Xp eseguiti dalle rispettive piattaforme, il confronto si è risolto a favore del "vecchio".

La conclusione dello studio è che per compiti poco impegnativi e hardware recente il nuovo sistema è accettabile - benché l'11 per cento in più significa aggiungere 53 minuti a una giornata di lavoro di otto ore - mentre per esigenze più complesse e hardware più vecchio bisognerebbe pensarci bene.

C'è da chiedersi, a questo punto, innanzitutto, se questi test siano attendibili e, soprattutto, se i risultati siano significativi.

Pietro Panepinto, product manager di Windows, ne contesta sia il merito che il metodo, sostenendo che test basati su benchmark standard danno esiti di tutt'altro tipo. "Se semplicemente le performance di Xp in termini di velocità fossero uguali a quelle di Windows 2000, ciò basterebbe per dichiarare la superiorità di Xp perché, a parità di tempi di esecuzione, esso offre una serie di funzionalità innovative rispetto al sistema precedente" - afferma. Quanto, poi, alla proiezione secondo la quale l'11 per cento di ritardo nell'esecuzione di alcuni software comporterebbe un allungamento della giornata lavorativa di 53 minuti, si tratta di "una conclusione erronea perché prende in considerazione la singola performance e non il funzionamento complessivo del sistema". "Questo" - spiega - "è un sistema arricchito, quindi in grado di fare molte più cose, perciò per valutarne la produttività complessiva bisogna valutarne l'insieme delle funzionalità".

In effetti, le parole del direttore marketing di Windows trovano ampie conferme.

L'analisi di eTesting Labs, svolta secondo le procedure standardizzate dei benchmark Winston 2001 e WebMark 2001, mostra, infatti, che Xp ha, in media, performance equivalenti a Windows 2000 rispetto al quale, però, aggiunge nuove caratteristiche di produttività. Netto, invece, il divario rispetto alle versioni 98.

Pc Magazine ricava, da circa 500 test eseguiti su 86 configurazioni diverse, che le prestazioni di Xp e 2000 sono simili ma che il primo si dimostra molto più performante per la grafica tridimensionale e per i giochi. Xp, inoltre, si rivela più compatibile, riconoscendo tutte le periferiche installate nei sistemi usati per le simulazioni, comprese quelle non ancora presenti sul mercato.

Per CNet, che ha testato Xp col benchmark SysMark 2001, uno dei più accreditati, il sistema operativo ottiene performance migliori in tre configurazioni su cinque. Nel confronto tra diverse configurazioni Ram Xp risulta sempre vincente benché il vantaggio decresca insieme ai megabyte di memoria.

Pc World confronta i tempi di esecuzione di Xp e delle precedenti versioni di Windows sia in multitasking, dove la superiorità di Xp appare netta, sia riguardo singole applicazioni - Word 2000, Access 2000, Note 5 e Photoshop 6 - riscontrando differenze minime tra l'uno e l'altro salvo che nel caso di Photoshop, un programma "mangia-Ram" eseguito più velocemente da Windows 2000. Il giudizio complessivo vede i due sistemi più o meno alla pari ma, per valutare l'opportunità o meno di aggiornare la propria piattaforma, viene fornito anche un giudizio più analitico che si sofferma sui pro e contro del prodotto e sulle effettive necessità degli utenti.

La sintesi di ZDNet è che per chi è abituato a Windows 2000 le performance di Xp sono "virtualmente identiche" ma per chi usa versioni di 95 o 98 apre delle prospettive completamente inedite.

"Non è certo un mistero" - conferma Pietro Panepinto - "che tra Xp e 2000 non c'è lo stesso scarto che c'è, invece, con la famiglia 9x. Del resto, è noto che Xp è costruito sul kernel di Nt 5.1 e Windows 2000 sul 5.0, il che vuol dire che i loro codici hanno la stessa architettura".

"La nuova piattaforma, però, offre sicuramente di più in termini di compatibilità, arricchimento, mobilità, interfaccia, usabilità, stabilità e sicurezza" - aggiunge, concludendo che "una tecnologia è tanto migliore quanto più concretamente aiuta a realizzare ciò che gli utenti vogliono fare, non se fa risparmiare qualche secondo".