Tema 04 maggio 1999
Millennium Bug
L'interdipendenza dei sistemi informatici
di Elena Capparelli e Tommaso Russo
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Nellagosto 1996, la sottocommisione per linformazione e la tecnologia della
Camera degli Stati Uniti presenta, al Congresso, la prima pagella sui settori a rischio
per il Millennium Bug: la situazione è disastrosa: Trasporti, Giustizia, dipartimento
degli Interni e Nasa sono in pericolo grave.
Si salvano, con la sufficienza, Sanità
Agricoltura e Commercio. Oggi a distanza di quasi tre anni la situazione sembra migliorata
sia negli Stati Uniti che in Europa, anche se i settori a rischio sono ancora tanti.
In America il settore più arretrato, secondo tre recenti rapporti stilati dalla Cia,
dalla Casa Bianca e dal Senato è, attualmente, quello del controllo aereo: ai primi di
marzo la Federal Aviation Administration americana aveva
ancora metà dei computer non in regola con il nuovo standard di datazione per lanno
2000.
Arrancano ancora Difesa, Salute e Agricoltura, ma
raggiungono la sufficienza. Diverso il quadro europeo: a correre i maggiori rischi sono i
settori della pubblica amministrazione e del welfare, della giustizia, e i settori
agricolo e edile. In questi campi, secondo una ricerca della società di consulenza Gartner, molte aziende ancora non hanno formulato un
piano complessivo per la risoluzione dei problemi legati ad Y2K. Tuttavia cè anche
qualche segnale positivo.
LItalia, ad esempio è passata, nel giro di due anni dallessere uno dei
paesi più a rischio al rientrare nella seconda fascia dei paesi più avanzati nella
risoluzione del problema: allo stesso livello di Finlandia, Francia, Germania e Grecia.
Tra i settori che hanno fatto i maggiori progressi nel nostro paese ci sono le banche e le
assicurazioni che dovrebbero essere in regola entro lestate.
IL PROBLEMA DELLINTERDIPENDENZA
Ma, allora, se ci sono dei segnali positivi perché cè ancora una grande
preoccupazione? Uno dei motivi è che ci sono problemi che possono verificarsi anche se le
singole aziende o le aziende più grandi sono a posto, sono Y2K ready. Con lattuale
divisione del lavoro a livello mondiale e con uneconomia globale come quella
caratteristica della nostra epoca, risolvere il problema Y2K è interesse di tutta la
comunità: si tratta di una scadenza che oltre ad essere tassativa, è infatti valida in
tutto il mondo. Un solo
anello della catena che va in crash, un paese non aggiornato, oppure anche solo un settore
non Y2K-compliant può causare danni economici, ma non solo, ad altri paesi o settori. Si
tratta della questione dellinterdipendenza che ritroviamo nelle parole del
sottosegretario statunitense al Commercio con delega alle Comunicazioni, Larry Irving:
Stiamo facendo tutto il possibile per informare le compagnie che devono fare
accuratissime ricerche per evitare che il Millennium Bug, il cosiddetto problema Y2K,
provochi danni enormi alla nostra economia. Abbiamo chiesto alle compagnie che forniscono
energia, alle compagnie dassicurazione e di trasporto di assicurarsi di fare tutto
quanto è in loro potere. Le piccole società in Europa e negli Stati Uniti devono fare di
più. Non solo devono assicurarsi che il loro sistema funzioni, ma anche che funzionino i
sistemi delle persone con cui sono in affari, perché la verità è che la forza di questa
catena sarà quella del suo anello più debole. E se si lavora in una economia globale, se
il proprio paese ha preso provvedimenti riguardo all'Y2K ma il paese con cui si lavora non
lo ha fatto, o se la propria società ha preso provvedimenti ma le persone con cui si è
in affari non hanno adeguato i loro sistemi, allora il primo gennaio si avranno seri
problemi. Noi vogliamo evitare tutto questo. Saranno necessari istruzione e
unattenta e costante ricerca sui codici dei computer per evitare questo
problema.
Il problema dellinterdipendenza è
una questione di primaria importanza che coinvolge ormai tutti i settori del mercato dalla
produzione industriale - ormai completamente automatizzata in tutte le sue fasi (ordini,
approvigionamento, produzione) - al mondo finanziario. La maggior parte degli scambi
commerciali, specialmente quelli internazionali, sono regolati dallinformatica. Il
ritardo nelladeguamento dei sistemi operativi dei vari paesi può causare perdite
economiche spiega Peter de Jager:
Nel Nord America siamo molto più avanti rispetto al resto del mondo. InEuropa si è speso molto tempo
per focalizzare la questione Euro e come sapete ci saranno dei problemi legati
al sistema dellEuro, problemi che stanno già sorgendo mentre noi stiamo parlando.
Nel Sud America latteggiamento è quello di occuparsi della questione
domani, non oggi! In Giappone si sono accostati al problema solo molto
recentemente. Così anche se gli Usa sono in testa a tutti, resta il fatto che la
situazione americana è profondamente influenzata dalle economie di altri paesi. Sarà
molto interessante vedere come il fallimento di altre aree del mondo danneggerà tutti
quelli che hanno reso i loro sistemi compatibili.
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LE IMPLICAZIONI SOCIALI
Il Milllennium Bug, almeno in certi paesi
ha dei risvolti anche sul piano sociale? In che senso? Labbiamo chiesto a Augusto Leggio, del Comitato Anno Duemila:
Sicuramente ci saranno delle implicazioni sociali. Le imprese che hanno i loro
sistemi informativi oppure i loro impianti industriali che sono stati resi conformi, cioè
che non hanno questo problema, hanno un vantaggio competitivo nei confronti delle altre
imprese che invece non si sono messe a posto in tempo utile. Questo potrà produrre
qualche implicazione sociale per quelle imprese che non si fossero messe, in tempo, in una
situazione di conformità, che avranno difficoltà a rimanere sul mercato con le quote che
detenevano prima che si verificasse questo evento.
Secondo Franco Berardi il problema del
Millennium Bug è essenzialmente psicologico: Sul piano tecnico, nessuno sa che cosa
accadrà il 1 gennaio del 2000. Si va da previsioni molto tranquillizzanti, a previsioni
del tutto apocalittiche. Allora, lasciamo perdere laspetto tecnico e chiediamoci cosa
accadrà in termini di effetti sociali. Ebbene io ho limpressione che stiamo
parlando di una profezia che si autorealizza. Avete presente una stanza molto affollata?
Provatevi a dire: entro 5 minuti, qui dentro accadrà una catastrofe. E molto
probabile che la catastrofe accada davvero. Ecco il vero problema del Millenium Bug,
secondo me sta qua. A prescindere dal fatto che sul piano tecnico si determini o non si
determini una sconnessione generalizzata, una catastrofe dei sistemi integrati. A
prescindere dal fatto che questo accada o no, il semplice timore, il semplice passaparola,
la creazione di un ambiente comunicativo tutto centrato sulla paura, sul panico,
sull attesa di qualcosa di decisivo; questo basta probabilmente per determinare un
effetto sociale ed economico col quale dovremo fare i conti in maniera assai seria. Ecco,
io credo che sia opportuno prepararsi ad una crisi di tipo essenzialmente psicologico,
economico e sociale, sul piano tecnico Dio ci aiuterà.
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PREVENZIONE E PREPARAZIONE
Benché sia difficile prevedere esattamente quello che succederà allo scoccare del
2000 e ipotizzare tutti gli scenari possibili, sembra che le chiavi per la sopravvivenza
al Millennium Bug siano prevenzione e preparazione. Conoscere per non avere
paura e per evitare che la paura si diffonda creando danni ancora peggiori
dellevento stesso. A causa della non-informazione o cattiva informazione, per timore
di una catastrofe, la gente potrebbe ad esempio ritirare i soldi dalla banca, decidere di
non viaggiare più, bloccare le proprie carte di credito, creando, nellintento di
difendersi, dei danni economici. In Italia esiste dal gennaio di questanno un
comitato nominato dal Governo proprio per il problema del Millennium Bug: il Comitato anno 2000 che è stato presentato il
14 gennaio scorso da Franco Bassanini, sottosegretario alla presidenza del consiglio.
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COMITATO ANNO 2000
Cinque miliardi di lire stanziati dalla finanziaria per permettere al Comitato di svolgere i suoi compiti e una
conferenza nazionale indetta per il mese di maggio, sono questi i primi due provvedimenti
italiani per fronteggiare il baco del millennio. Ma come si muoverà il Comitato anno 2000
italiano presieduto da Ernesto Bettinelli, ex sottosegretario alla funzione pubblica nel
governo Prodi? Nessun potere decisionale: solo valutazioni, monitoraggi e prevenzione. I
compiti dei 22 membri del Comitato, prevenienti da tutti i settori interessati al problema
Y2K - stato, aziende pubbliche, aziende private e servizi - consisteranno infatti nel
valutare gli effetti connessi al mancato adeguamento dei sistemi informatici e delle
apparrecchiature, ma consisteranno anche nel monitorare le soluzioni tecniche disponibili
e nel prevenire gli effetti negativi sullItalia e le ripercussioni nei rapporti con
gli altri stati. Risolvere il problema concretamente, quindi, non spetterà al Governo o
al Comitato, ma ai diretti interessati, siano essi pubbliche amministrazioni o aziende
private: attraverso le informazioni, i suggerimenti, i risultati di analisi forniti dagli
esperti del Comitato anno 2000.
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