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Le fonti informative in Rete
di Tomamso Russo
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Beograd.com, il sito di parte Serba
aggiornato più volte al giorno, è costruito mettendo insieme messaggi da vari utenti, in
Yugoslavia e fuori, che riferiscono su quello che vedono e sentono direttamente degli
sviluppi militari: aerei in volo, località bombardate, notizie fornite in trasmissioni
radiofoniche o televisive. E' una pagina dichiaratamente di parte - di parte serba - che
è stata però in queste settimane seguitissima in tutto il mondo. In diverse occasioni, i
lanci delle principali agenzie internazionali hanno tratto proprio da qui le loro
informazioni sui bombardamenti in corso.
Inet.co.yu
è un altro sito, sempre di parte serba, che ha avuto una funzione in parte analoga.
Vi troviamo, oltre a informazioni e comunicati, le immagini di una webcam puntata 24 ore su 24 sulle strade di Belgrado.
Ancora in campo serbo, ma molto più dichiaratamente d'apparato, sono le pagine del sito del Ministero dell'Informazione che si è
distinto per la diffusione di notizie assolutamente poco plausibili.Ecco allora che si
annuncia la diserzione di ben 1500 soldati del contingente Nato tedesco, che sarebbero
scappati in Grecia abbandonando armi e materiale bellico, o l'uccisione, nei primi 10
giorni di guerra, di 88 soldati Nato, assieme all'abbattimento di 32 aeroplani.
Bktv.co.yu è invece l'edizione inglese del
telegiornale serbo, inserita in Rete, in Real Video, ogni sera verso le 22.
La stessa tecnologia è usata dal sito di Radio Yugoslavia per inserire
in Rete, ogni giorno, un lungo giornale radio in varie lingue, compreso l'italiano. Chi
però volesse cimentarsi direttamente con le pagine in serbo, troverà probabilmente utile
il vocabolario interattivo serbo-inglese che si trova All'indirizzo Yustart.co.yu/recnik.
Quanto ai siti albanesi e kosovari alcuni, come
quello della Radio 21, che trasmetteva
da Pristina, sono fermi - testo e audio - alla giornata precedente l'inizio del conflitto.
Altri, come zik.com, aggiornati dall'estero, continuano a fornire informazioni a getto
continuo. Vi troviamo, fra l'altro, notizie e comunicati dell'Uck. Il Kosovo crisis center è probabilmente il sito albanese
più completo e aggiornato. Anche qui troviamo informazioni sonore: ogni sera viene
infatti inserito, in Real audio, un giornale radio in albanese. Tuttavia le pagine che
colpiscono di più non sono quelle che forniscono notizie dell'ultimo minuto, ma quelle
che raccolgono le lunghe liste
dei caduti nei massacri etnici e le liste dei profughi, sparsi nei vari campi di
accoglienza.
Dei massacri
etnici ci sono, in Rete, anche molte foto, foto all'origine di dubbi scoop giornalistici,
come quello di Panorama di un paio di settimane fa, costruito, come ha denunciato l'Espresso
in un servizio in Rete, con immagini che risalivano in realtà a un anno prima. Sono
foto molto crude e rappresentano l'aspetto forse più agghiacciante di questa spietata
guerra informativa.
Infine, merita di essere segnalato un singolare sito indipendente. Viene
dalla Stratfor, una
società americana specializzata nell'intelligence internazionale su commissione di stati
e grandi imprese. In sostanza, si tratta di una sorta di 'servizio segreto' privato, che
per farsi conoscere ha creato un sito sulla crisi del Kosovo, aggiornato più volte al
giorno e ricco di analisi e retroscena. Una fonte, anche questa, che nelle ultime
settimane è stata molto utilizzata dai media tradizionali. |
La Puntata
Il video
integrale della trasmissione visibile con RealPlayer
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