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Il commercio elettronico in Italia
di Michele Alberico
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Il Ministero dell'industria, del Commercio e
dell'Artigianato per promuovere un'introduzione controllata del Commercio Elettronico
e migliorare la competitività globale delle imprese è stato istituito un osservatorio che ha il
compito di monitorare lo sviluppo delle diverse iniziative e di individuare le
opportunità di trasferimento ad altri contesti delle esperienze man mano acquisite.
Attualmente losservatorio
è ancora in costruzione quindi per avere unidea di come si sta sviluppando il
commercio elettronico in Italia si può utilizzare la sezione che il motore di ricerca
italiano Virgilio dedica al tema: qui
si trovano numerose indicazioni
e link a siti relativi al commercio elettronico, sia sulla vendita on line sia sui
giornali specializzati che trattano largomento.
Secondo le
statistiche i beni più venduti in Rete sono hardware, software e libri. Seguendo
lesempio delle grandi librerie americane ed inglesi lo scorso giugno ha aperto Internetbookshop Italia la prima libreria
virtuale italiana.
La sua offerta? Un catalogo
di 230mila titoli, di cui 30mila presentati nel sito Web con abstract e riproduzioni delle
copertine e alle spalle lesperienza dellInternet Bookshop di Oxford
con la quale Informazioni Editoriali di Milano (la
casa editrice che ha realizzato il sito), ha una joint venture per il progetto. Per un
investimento complessivo inferiore ai 500 milioni i gestori di Internetbookshop sono certi che il pareggio
arriverà in due anni di esercizio.
Seconda grande esperienza ripresa dal modello americano. Un servizio di prenotazione e vendita biglietti a distanza. Si chiama Easy ticket ed è gestito da una società bolognese che
aspira a diventare un saldo punto di riferimento per tutti coloro che gravitano attorno al
mondo dell'intrattenimento; un canale di vendita nuovo per gli organizzatori e per il
pubblico uno spazio in cui sia semplice accedere alle informazioni sugli spettacoli e
acquistare direttamente biglietti per ogni genere di evento. Questo almeno nelle
intenzioni.
Se si dovesse in qualche modo individuare un elemento
caratterizzante il commercio on line nel nostro paese questo sarebbe proprio la vendita
dei prodotti tipici italiani. Se il commercio elettronico in Italia langue molti hanno
pensato di guardare al di là dei confini. Costruito sui cinque pilastri del made in
Italy: moda, turismo, cucina, cultura e design la dolcevita.com
è stato uno dei primi siti italiani che si sono lanciati alla conquista del mercato
internazionale.
Sullo stesso stile anche thebestraffaello.com,
un grande supermarket di rete
(cybermall) che sembra il paradiso dei gourmet. In questi siti si vende in modo curioso;
sono in qualche modo delle vere e proprie guide al made in Italy, si sforzano di
informare, di coinvolgere lutente in un processo immaginativo facendo leva sulla sua
curiosità. Intrattenere prima e vendere poi sembra la regola seguita. Funzionerà?
In alcuni casi è andata benissimo. Olio Carli vende direttamente i suoi prodotti in
Rete (tanto in Italia quanto allestero) continuando lesperienza di acquisto
per corrispondenza che ha caratterizzato fin dagli esordi lo stile dellazienda. Per
loro il passaggio dalla posta tradizionale a quella elettronica e allordinazione
tramite Internet è stata una scelta naturale.
Infine vino.com è, come dire, la miglior guida
allenologia pratica italiana. Qui sono presentate singolarmente alcune tra le più
importanti aziende vinicole soprattutto del centro nord e due enoteche che espongono
prodotti francesi ed italiani le cui case non sono direttamente rappresentate. |