Navigazione
Internet versus televisione
di Michele Alberico
|
Quando la piccola sonda
telecomandata Pathfinder ha iniziato a muovere i primi passi su Marte e ad accumulare dati
sul suolo del pianeta, nessuno immaginava che quellevento avrebbe portato
cambiamenti più radicali in terra piuttosto che nellosservazione dei corpi celesti.
Nel corso di una settimana infuocata il sito del Jet
Propulsion Laboratory che trasmetteva in diretta le immagini riprese dal Pathfinder
venne assaltato da milioni di utenti collegati da ogni parte del mondo.
In quel momento divennero chiare quali fossero le vere potenzialità informative di una
rete globale interconnessa.
La Rete aveva stracciato linformazione televisiva, era arrivata laddove lo schermo
televisivo non sarebbe mai potuto arrivare: su un altro pianeta.
Lesperienza del Pathfinder
dimostrò cioè che la televisione non era in grado di fornire in qualunque caso tutta
linformazione richiesta e che ciò che restava al di fuori era spesso
lessenziale. La prima a capirlo è stata la Cnn che ha impostato il suo sito
Internet proprio cercando di rispondere a questa insistente richiesta di informazione e il
suo cavallo di battaglia nel 1998 è stato il reportage su Glenn.
John Glenn, settuagenario astronauta
americano, 36 anni dopo la sua ultima missione aerospaziale reindossa tuta e casco e
partecipa ad una missione dello Shuttle. Il sito della Cnn predispone un lancio completissimo. Aggiornamenti minuto per minuto, informative su
Glenn e sulle precedenti missioni Shuttle, gallerie fotografiche con immagini
depoca, video, link a tutti i siti connessi con la missione e spacechat, la possibilità di parlare
direttamente con Glenn dalla navetta. Risultato? La sola diretta su Internet della
partenza dello Shuttle registra mezzo milione di contatti al minuto.
Internet consente dunque una convergenza fra vari mezzi di comunicazione - video, radio
e giornali - ma soprattutto un aggiornamento in tempo reale e una diffusione mondiale
dellinformazione.
Una dimostrazione del potere di questo mezzo si è avuta con il caso diMonica Lewinski
inizialmente scatenato dalla pubblicazione su Internet di un documento accusatorio nei
confronti di Clinton. In seguito quando il caso scoppiò pubblicamente, nella speranza di
leggere il famigerato rapporto Starr sul caso Clinton-Lewinsky, decine di siti web avevano
aperto una finestra sulla pagina del
governo dove si attendeva la pubblicazione dello scottante documento. La bagarre che
ne è seguita ha poi coinvolto tutti i mezzi di informazione e, solo da quel momento,
Internet è passata in secondo piano.
La Rete è un diffusore di informazioni immediato, centrifugo e raggiungibile da
qualsiasi paese in qualsiasi momento. La libera circolazione dellinformazione è,
per così dire la sua regola, al di là di essa Internet non esiste. Per questo il modello
comunicativo della Rete è vincente perché chi pone limiti alla ricezione
dellinformazione non è più lemittente ma lutente stesso che decide
come, quando, e cosa vuole conoscere. |