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"Per il lavoro che noi facciamo - ha detto Daniela Toniolo, direttore del laboratorio Pavia - il computer è diventato uno strumento altrettanto necessario, come tutti gli altri strumenti, che si trovano in laboratorio. L'uso di software delle banche dati è una prassi quotidiana e diventerà sempre più importante". Molti dei programmi utilizzati dal laboratorio di Pavia sono disponibili su siti Internet. Uno di questi è Genotator che viene utilizzato per la ricerca sugli esoni cioè delle parti dei geni che forniscono l'informazione genetica. Una volta stampata, la previsione data dall'analisi del computer viene lavorata graficamente, con frecce e simboli grafici. Il riusultato viene verificato sperimentalmente in laboratorio.
L’uso del computer nella ricerca biologica ha fatto nascere tutta una serie di competenze nuove, come, ad esempio, quelle dei bioinformatici: persone che sono capaci di sviluppare software ad hoc per l'analisi dei dati biologici che sono nelle banche dati. Ma se l'avanzamento tecnologico è fondamentale per il progredire della ricerca genetica altrettanto fondamentale è la questione legislativa. Secondo la professoressa Toniolo "è necessaria una legislazione restrittiva, ma abbastanza sfaccettata, in modo da permettere l’avanzamento della ricerca e, allo stesso tempo, eventuali modifiche della legislazione, in caso si verificasse che alcune restrizioni legislative non sono necessarie come accadde circa venti anni quando volevamo clonare un gene umano e fummo sottoposti a dei controlli rigidissimi quando oggi questi lavori si portano avanti tranquillamente". |
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