Settimanale RAI Educational
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Tv a pagamento e tv generalista

di Michele Alberico

Giugno 1995: la Stream, una costola della Stet nata per studiare applicazioni multimediali avanzate, sperimenta le prime trasmissioni digitali via cavo. E’ l’avvento della televisione digitale in Italia, un inizio in sordina, su un piccolo gruppo di utenti selezionatissimi si protrae una delle sperimentazioni più lunghe della storia.

Hotbird"Stream ha portato un’offerta ulteriore - ha detto Tommaso Maria Lazzari responsabile del prodotto di Stream - rispetto a quella che c’era, non solo rispetto alla tv generalista, ma anche alla tv a pagamento che preesisteva alla nascita di Stream".

Hotbird A fine ’96 la messa in orbita dell’Hotbird 2, il più potente satellite europeo per le telecomunicazioni, dà una brusca accelerata a tutto il settore. Giuliano Beretta direttore commerciale di Eutelsat dichiara che Hotbird sarà la fionda di Davide contro il Golia Rai-Mediaset-Telecom.
Telepiù che aveva inaugurato a Settembre la sua offerta digitale amplia il suo bouquet di 30 nuovi canali tematici lanciando D+.

HotbirdI settori chiave della strategia di D+ rimangono comunque sempre i programmi. Ma allora che ruolo ha la tecnologia in questo nuovo canale? Secondo Mario Masini amministratore delegato di D+ "nel digitale è fondamentale la tecnologia ma vista come uno strumento per poter portare programmi di qualità agli abbonati in modo che possano trovare nel digitale il loro programma preferito".

L’offerta dei programmi di canali come D+ ruota attorno ad alcuni settori chiave come il cinema, lo sport, la tv per bambini, cartoni animati e altri programmi, l’informazione, la musica.
Il problema resta quello di riuscire a vincere la tradizionale resistenza degli italiani a pagare per dei servizi che hanno sempre pensato di poter ricevere gratuitamente dalla televisione.

Telepiu'Ma secondo Mario Masini, amministratore delegato di D+, la Tv a pagamento è complementare alla Tv tradizionale: "La Tv generalista - ha detto Masini - deve cercare di concentrare il maggior numero possibile di telespettatori davanti ad un programma in determinate fasce orarie per poi poter vendere questo numero di telespettatori al cliente, all’investitore pubblicitario. La Tv a pagamento si rivolge direttamente all’abbonato al quale offre una varietà di programmi non solo negli orari di prime time, ma durante tutto l’arco della giornata e della nottata".

Rai SatAnche la Rai con qualche ritardo inizia ad interessarsi al mondo del digitale. Se fino a pochi anni fa, la rete televisiva pubblica trasmetteva via satellite solo per gli italiani residenti negli Stati Uniti, ora le tre reti generaliste e, dal 29 Settembre 1997, anche tre nuove reti tematiche, riunite nella struttura RaiSat, trasmettono su tutto il globo.

Luigi Mattucci presidente di RaiSat ci ha spiegato in che direzione di sta muovendo l’organizzazione da lui presieduta: "Le prime sperimentazioni sono state sostanzialmente di tipo organizzativo e produttivo. Oggi l’elemento caratterizzante della nostra azione è quello di garantire una continuità dell’offerta a prezzi competitivi".

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