Mercoledi' 4 aprile 2001

Revisione testi a cura della redazione internet di MediaMente

La chiesa nella Rete

Le opportunità di Internet

San Paolo userebbe il Web

Gettate le vostre Reti

Il web sia con voi

Il Web, come terreno di elezione della critica


Il Web, come terreno di elezione della critica

Giorgio Girardet, teologo protestante, ha recentemente pubblicato il libro "www.cristianesimo1.0" in cui ha recensito più di 700 siti

In Internet c'è di tutto. Il Cattolicesimo è arrivato abbastanza tardi su Internet, ma il cattolicesimo americano, ad esempio, impregnato di una cultura molto aperta alle novità e anche molto attenta al fatto religioso di base, non di istituzione, si è subito aperta a Internet. In sintesi, sulla Rete c'è di tutto e il contrario di tutto.

Quando i contenuti arrivano sulla Rete ovviamente vengono semplificati. Qualsiasi mezzo che oggi utilizziamo, dalla televisione a Internet, non può far altro che semplificare. Anche per una cosa raffinata, antica e delicata come è la fede cristiana, Internet è costretta a semplificare. Questi siti delle Chiese sono utili per chi ha bisogno della documentazione. I siti ufficiali come quelli della CEI , risponde ai bisogni della Conferenza Episcopale Italiana di comunicare e di chi volesse avere delle informazioni di tipo ufficiale. È un bel sito un po' solenne, ma un po' pesante, rispetto allo stile di Internet che è generalemente un po' più leggero. Il sito del Vaticano  è un bellisssimo sito, ma rispecchia ovviamente la natura del Vaticano ed è intonato alla natura delle informazioni che può dare.

Internet è chiaramente un luogo di dibattito e di apertura a voci alternative e critiche, un terreno di elezione per la critica. Ad esempio, tutte le organizzazioni assistenziali di volontariato o di assistenza al Terzo Mondo, hanno un luogo privilegiato su Internet, così anche le Chiese: nel caso di Chiese molto compatte, come la Chiesa Cattolica, dove sembra che tutto dipenda dall'autorità, in realtà Internet ha dato voce a delle realtà di base che non soltanto sono "di senso", ma ha dato voce anche alle parrocchie, ai singoli, alle iniziative locali. Questo è un aspetto molto importante.

Non credo proprio che Internet possa avvicinare i giovani alla religiosità. Io penso che servano altri strumenti. Internet è assolutamente uno strumento impersonale dove anche i rapporti personali vengono mediati attraverso la Rete. La "religione fai da te", che è una delle caratteristiche del nostro tempo, non è creata da Internet: casomai Internet dà spazio a questo. "Religione fai da te", detto grossolanamente, significa un recupero di responsabilità e di libertà di coscienza da parte del singolo. In ogni caso, credo che dobbiamo rallegrarci delle possibilità che ci sono oggi.