Il Web, come terreno di elezione della critica
Giorgio Girardet, teologo protestante, ha
recentemente pubblicato il libro "www.cristianesimo1.0" in
cui ha recensito più di 700 siti
In Internet c'è di tutto. Il Cattolicesimo è arrivato
abbastanza tardi su Internet, ma il cattolicesimo americano, ad
esempio, impregnato di una cultura molto aperta alle novità e anche
molto attenta al fatto religioso di base, non di istituzione, si è
subito aperta a Internet. In sintesi, sulla Rete c'è di tutto e il
contrario di tutto.
Quando i contenuti arrivano sulla Rete ovviamente vengono
semplificati. Qualsiasi mezzo che oggi utilizziamo, dalla
televisione a Internet, non può far altro che semplificare. Anche
per una cosa raffinata, antica e delicata come è la fede cristiana,
Internet è costretta a semplificare. Questi siti delle Chiese sono
utili per chi ha bisogno della documentazione. I siti ufficiali come
quelli della CEI
, risponde ai bisogni della Conferenza Episcopale Italiana di
comunicare e di chi volesse avere delle informazioni di tipo
ufficiale. È un bel sito un po' solenne, ma un po' pesante,
rispetto allo stile di Internet che è generalemente un po' più
leggero. Il sito
del Vaticano è un bellisssimo sito, ma rispecchia ovviamente
la natura del Vaticano ed è intonato alla natura delle informazioni
che può dare.
Internet è chiaramente un luogo di dibattito e di apertura a
voci alternative e critiche, un terreno di elezione per la critica.
Ad esempio, tutte le organizzazioni assistenziali di volontariato o
di assistenza al Terzo Mondo, hanno un luogo privilegiato su
Internet, così anche le Chiese: nel caso di Chiese molto compatte,
come la Chiesa Cattolica, dove sembra che tutto dipenda
dall'autorità, in realtà Internet ha dato voce a delle realtà di
base che non soltanto sono "di senso", ma ha dato voce
anche alle parrocchie, ai singoli, alle iniziative locali. Questo è
un aspetto molto importante.
Non credo proprio che Internet possa avvicinare i giovani alla
religiosità. Io penso che servano altri strumenti. Internet è
assolutamente uno strumento impersonale dove anche i rapporti
personali vengono mediati attraverso la Rete. La "religione fai
da te", che è una delle caratteristiche del nostro tempo, non
è creata da Internet: casomai Internet dà spazio a questo.
"Religione fai da te", detto grossolanamente, significa un
recupero di responsabilità e di libertà di coscienza da parte del
singolo. In ogni caso, credo che dobbiamo rallegrarci delle
possibilità che ci sono oggi.
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