A come Atlantide
Come funziona una comunità virtuale? Quali
sono le sue regole, i requisiti per parteciparvi? Siamo andati a
intervistare gli artefici di Atlantide, la più grande comunità
italiana online
di Antonia Moro
"Su Atlantide", ci spiega Larissa Meani, chat manager,
"l'utente che si iscrive non lascia nessun dato anagrafico. Noi
chiediamo all'utente di scegliere un nickname, una password segreta
e l'indirizzo di posta elettronica, che però non viene rivelato
agli altri utente a meno che l'utente stesso non voglia. Atlantide
è la più grande comunità italiana: ha oltre un milione e
ottocentomila iscritti, ha una massa critica che è pari ai servizi
internazionali, quindi su Atlantide si potrebbe fare qualsiasi cosa,
dalla radio alla televisione". Atlantide ha come fiore
all'occhiello la comunità dell'amore, una chat nella quale si
incontra (o perlomeno si cerca) la persona ideale, immettendo i
propri dati e i propri gusti e sperando che ci sia qualcuno
compatibile con essi. Davide Romieri, ideatore insieme a Paolo
Prestinari di Atlantide, se ne occupa personalmente: "Paolo
aveva il compito di costruire il progetto di comunità virtuali. A
Paolo ho detto: per favore, la comunità dell'amore falla fare a me.
Io volevo farla a tutti i costi, poi ci è piaciuta così tanto che
la comunità dell'amore, che nel frattempo si è trasformata in un
instant messenger col nome di "c6", è diventato
l'elemento principale del nostro progetto". Ed è piaciuto
tanto anche agli utenti, visti i risultati in termini di connessioni
"Ogni sera siamo arrivati ad avere oltre 18000 utenti connessi,
possiamo dire che ogni mese Atlantide si attesta a oltre dieci
milioni di pagine". Ma quali sono gli elementi di questo
successo? Paolo Prestinari non ha dubbi: "gli elementi
fondamentali su cui si basa Atlantide sono oggi, a tre anni di
distanza dalla nascita, fondamentalmente gli stessi degli inizi: uno
è l'identità virtuale che permette alla persone di costruire un
personaggio così come vogliono, anonimo rispetto all'identità
reale ma che ha i suoi attributi nel profilo online, e l'altro
probabilmente sono i sistemi di comunicazione che permettono a
queste identità di trovarsi in modo molto efficace e di
relazionarsi altrettanto efficacemente in Rete." La filosofia
di Atlantide è nel miglior stile delle community americane: aperta
e senza nessun tema di discussione prestabilito, e il chat manager,
una delle tante nuove professioni di Internet, ha il difficile
compito di creare una struttura di idee che rendano possibile ciò.
Ce lo spiega Larissa Meani. "Atlantide non propone dei testi
redazionali, ma propone degli stimoli agli utenti che devono andare
a riempire il sito con le loro idee, le loro proposte, le loro
immagini, i loro commenti, le loro storie." Come dice
Prestinari, "se il mezzo è interattivo è nell'interattività
che deve nascere il vero valore". In questo contesto, diventa
centrale la figura dell'animatore delle chat. Max è uno di loro.
"Il ruolo dell'animatore è abbastanza particolare all'interno
di una chat: deve fungere da collante, deve essere in grado di
catalizzare l'attenzione di quegli utenti insicuri, un po' timidi, e
che quindi hanno bisogno di qualcuno che li stimoli a tirare fuori
quello che hanno dentro e quindi riuscire a includere tutti gli
utenti nelle attività". Ma quanto costa Atlantide? Prestinari
ci fa un po' di conti: "Atlantide costa sette camicie a noi, e
a Seat un paio di miliardi l'anno. Negli ultimi due anni ha avuto un
rapporto sempre un pochino contrastato con i suoi padroni. È sempre
stata accettata, amata, ma non è mai stata cavalcata. Noi a papà
Seat vogliamo bene, ci stiamo parlando e stiamo cercando di
rilanciare un rapporto costruttivo per questa cosa alla quale noi
teniamo tantissimo." E alla quale tengono tantissimo anche gli
utenti, visti i numeri e soprattutto i rapporti che si istaurano tra
di loro: "esiste una forte spinta all'incontro off line di
gruppi stabili di persone che vanno a cene, raduni, spontaneamente
si organizzano per incontrarsi". E qualcuno le chiama comunità
virtuali...
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