Mercoledi' 21 marzo 2001

Revisione testi a cura della redazione internet di MediaMente

Comunita' virtuali
- Entro in comunita'
-
Chattiamo alla tv
- Very Well
- Chat ti amo
- Comunità d'amore, comunità di guerra

The Well, la prima grande comunità virtuale

John Barlow: l'anarchico del web

Le altre comunità

A come Atlantide


A come Atlantide

Come funziona una comunità virtuale? Quali sono le sue regole, i requisiti per parteciparvi? Siamo andati a intervistare gli artefici di Atlantide, la più grande comunità italiana online

di Antonia Moro

"Su Atlantide", ci spiega Larissa Meani, chat manager, "l'utente che si iscrive non lascia nessun dato anagrafico. Noi chiediamo all'utente di scegliere un nickname, una password segreta e l'indirizzo di posta elettronica, che però non viene rivelato agli altri utente a meno che l'utente stesso non voglia. Atlantide è la più grande comunità italiana: ha oltre un milione e ottocentomila iscritti, ha una massa critica che è pari ai servizi internazionali, quindi su Atlantide si potrebbe fare qualsiasi cosa, dalla radio alla televisione". Atlantide ha come fiore all'occhiello la comunità dell'amore, una chat nella quale si incontra (o perlomeno si cerca) la persona ideale, immettendo i propri dati e i propri gusti e sperando che ci sia qualcuno compatibile con essi. Davide Romieri, ideatore insieme a Paolo Prestinari di Atlantide, se ne occupa personalmente: "Paolo aveva il compito di costruire il progetto di comunità virtuali. A Paolo ho detto: per favore, la comunità dell'amore falla fare a me. Io volevo farla a tutti i costi, poi ci è piaciuta così tanto che la comunità dell'amore, che nel frattempo si è trasformata in un instant messenger col nome di "c6", è diventato l'elemento principale del nostro progetto". Ed è piaciuto tanto anche agli utenti, visti i risultati in termini di connessioni "Ogni sera siamo arrivati ad avere oltre 18000 utenti connessi, possiamo dire che ogni mese Atlantide si attesta a oltre dieci milioni di pagine". Ma quali sono gli elementi di questo successo? Paolo Prestinari non ha dubbi: "gli elementi fondamentali su cui si basa Atlantide sono oggi, a tre anni di distanza dalla nascita, fondamentalmente gli stessi degli inizi: uno è l'identità virtuale che permette alla persone di costruire un personaggio così come vogliono, anonimo rispetto all'identità reale ma che ha i suoi attributi nel profilo online, e l'altro probabilmente sono i sistemi di comunicazione che permettono a queste identità di trovarsi in modo molto efficace e di relazionarsi altrettanto efficacemente in Rete." La filosofia di Atlantide è nel miglior stile delle community americane: aperta e senza nessun tema di discussione prestabilito, e il chat manager, una delle tante nuove professioni di Internet, ha il difficile compito di creare una struttura di idee che rendano possibile ciò. Ce lo spiega Larissa Meani. "Atlantide non propone dei testi redazionali, ma propone degli stimoli agli utenti che devono andare a riempire il sito con le loro idee, le loro proposte, le loro immagini, i loro commenti, le loro storie." Come dice Prestinari, "se il mezzo è interattivo è nell'interattività che deve nascere il vero valore". In questo contesto, diventa centrale la figura dell'animatore delle chat. Max è uno di loro. "Il ruolo dell'animatore è abbastanza particolare all'interno di una chat: deve fungere da collante, deve essere in grado di catalizzare l'attenzione di quegli utenti insicuri, un po' timidi, e che quindi hanno bisogno di qualcuno che li stimoli a tirare fuori quello che hanno dentro e quindi riuscire a includere tutti gli utenti nelle attività". Ma quanto costa Atlantide? Prestinari ci fa un po' di conti: "Atlantide costa sette camicie a noi, e a Seat un paio di miliardi l'anno. Negli ultimi due anni ha avuto un rapporto sempre un pochino contrastato con i suoi padroni. È sempre stata accettata, amata, ma non è mai stata cavalcata. Noi a papà Seat vogliamo bene, ci stiamo parlando e stiamo cercando di rilanciare un rapporto costruttivo per questa cosa alla quale noi teniamo tantissimo." E alla quale tengono tantissimo anche gli utenti, visti i numeri e soprattutto i rapporti che si istaurano tra di loro: "esiste una forte spinta all'incontro off line di gruppi stabili di persone che vanno a cene, raduni, spontaneamente si organizzano per incontrarsi". E qualcuno le chiama comunità virtuali...