L'editoriale di Francesco Morace
Morace:"Agli americani possiamo trasmettere l'intuito"
Francesco Morace, sociologo, scrittore e
giornalista, che lavora da quindici anni nell'ambito della ricerca
sociale e di mercato e dirige la rivista online Mindstyle
Magazine
Lei pensa che il modello californiano è esportabile anche in
altri paesi, ad esempio l'Italia?
Più che esportabile, il modello californiano mi sembra
compatibile con il mondo italiano, che è spesso organizzato in
distretti. Questo significa riuscire a lavorare in Rete senza avere
la Rete, partendo dal territorio. Per esempio, il mondo
dell'abbigliamento riesce a lavorare in comunità e con aziende di
grande successo.
Il distretto tessile in Italia, quindi, è paragonabile ad un
modello tecnologico, oppure è riconvertibile in esso?
Non è paragonabile, ma è convertibile in termini di
intelligenza relazionale. Le risorse umane sono un fattore che può
essere spesso riconvertito anche in una dimensione di tecnologia
elevata.
La Silicon Valley americana è, però, fatta di eccessi: da
una parte c'è una grande ricchezza, dall'altra un'inquietante
povertà. Non si corre il rischio di replicare tali eccessi anche in
Italia?
Sicuramente. L'Italia, però, parte da una differenza che è
quella della comunità: noi siamo meno legati al successo
individuale, più legati anche ad una rete solidale rappresentata da
un lato dalla famiglia, e dall'altro, da un ambiente amicale e di
relazione, che eviteranno, secondo me, questi problemi e questi
eccessi. Il modello italiano deve prendere, quindi, il meglio di
quello che ci arriva dagli Stati Uniti e saperlo poi riproporre con
le proprie caratteristiche.
Cosa possiamo proporre agli Stati Uniti che loro non hanno?
Se è vero che siamo nell'economia delle idee, è anche vero che
dobbiamo avere buone idee. Penso che noi italiani abbiamo una
capacità intuitiva, dimostrata da millenni di storia, di arte e di
cultura, che possiamo insegnare agli americani.
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