Nelle precedenti dispense abbiamo visto cos'è un suono e come
sia possibile trasformare un onda sonora in una sequenza di bit che il computer
è in grado di elaborare e memorizzare.
Tra l'altro abbiamo anche parlato di
appositi programmi, chiamati Wave Editor, che ci consentono di trasformare e
correggere i suoni che sono stati acquisiti sul computer e del MIDI, uno
standard di comunicazione che consente di far lavorare insieme tutti i
dispositivi musicali digitali. Ma come possiamo combinare assieme suoni
registrati (Wave) e strumenti sintetici (MIDI) per realizzare una composizione
musicale?
Per molti musicisti il computer ha rappresentato non solo uno
strumento utile a realizzare e registrare le proprie idee musicali ma anche un
modo per reinventare creativamente il processo di composizione e mixaggio di una
canzone a partire dalle tracce suonate dai diversi strumenti e dai suoni da
utilizzare. Nella dispensa precedente abbiamo già parlato delle possibilità
che ci offre un tipo di programma chiamato sequencer per usare il MIDI e i
sintetizzatori di suoni nelle nostre composizioni musicali.
Figura 1 - Un sequencer Audio/MIDI
In realtà oggi i sequencer ci consentono di comporre musica
usando non solo il MIDI e i sintetizzatori ma anche, ad esempio, suoni
registrati da un microfono oppure frammenti di CD audio e file wave in genere.
Nella figura 1, per esempio, possiamo vedere che le prime tre tracce, quelle
colorate, rappresentano onde sonore mentre le successive contengono le note MIDI
da inviare ad un sintetizzatore.
Volendo abbiamo la possibilità di usare un
sequencer anche senza saper suonare uno strumento, facendo dei collage di
materiali sonori estratti, o più esattamente campionati, da altri dischi
musicali. Questi materiali sonori possono essere combinati per formare una base
musicale su cui sovrapporre la registrazione di una parte cantata o suonata da
noi.
Se volete provare ad usare un sequencer audio potete scaricare da Internet
uno di questi programmi, all'indirizzo http://www.jazzware.com, potete trovare
un sequencer che può essere utilizzato sia con il sistema operativo Windows che
con Linux.
Abbiamo visto che, per creare una base musicale su un
sequencer,
si può anche evitare di suonare direttamente uno strumento. Per sostituire un
giro strumentale che non siamo in grado di eseguire, infatti, possiamo
utilizzare delle frasi musicali già pronte, chiamate in gergo loop. Un loop è
la registrazione digitale di una giro musicale, per esempio di un basso o di una
batteria. Per farvi un idea di cosa rappresenta un loop provate ad ascoltare
questi esempi.
Loop di basso |
|
Loop di batteria |
|
Loop di chitarra |
|
Se volete ascoltare altri suoni di questo tipo potete, per
esempio, recarvi alla pagina Sound Samples che si trova all'indirizzo http://www.rdrop.com/users/mulara/sounds.html,
oppure sul sito http://thedsc.com/break-beats/beats.htm
Usando il sequencer si possono combinare questi frammenti in modo ripetitivo per
creare una struttura ritmica. Dato che sono molti i generi musicali in cui si
utilizzano questi loop di suoni registrati, si sono create delle vere e propria
biblioteche di suoni su CD dove possiamo trovare frasi strumentali e rumori di
tutti i tipi.
Figura 2 - Un CD Rom con loop di batteria
Se volete saperne di più sui loop potete, per esempio, andare a
curiosare sul sito di un produttore di CD contenenti solo ed esclusivamente loop
strumentali. http://www.ilio.com/spectrasonics/index.html
Masterizzare un
CD musicale
Un modo molto comodo e veloce per registrare musica con un
computer che poi potrà essere ascoltata anche su un comune impianto stereo
consiste nell'uso di un particolare dispositivo chiamato masterizzatore.
Il masterizzatore, anche se di solito viene utilizzato per memorizzare dei file di
dati e programmi su di un CD Rom, può essere usato anche per produrre dei CD
audio con la musica che preferiamo, sia che si tratti di una selezione musicale
tratta dai nostri CD preferiti sia che si tratti di brani composti e registrati
da noi. Il costo di un masterizzatore oscilla dalle trecentomila lire al
milione, e, per funzionare, il masterizzatore richiede l'uso di un apposito
programma che, di solito, ci viene fornito insieme al dispositivo.
Se siete
interessati all'argomento e vorreste avere una guida completa ed esauriente
sulla masterizzazione di CD audio vi potete recare sul sito http://mikill.interfree.it/master/audio.htm
oppure sul sito http://www.xena.arc.it/HomePages/tony/Masterizzare.htm#masterizzazione
Musica in
Internet
Oggi Internet mette a disposizione dei musicisti una fantastica
vetrina su cui esporre le proprie creazioni musicali e in cui scambiare idee.
Per renderci conto della vastità di questo fenomeno proviamo a dare uno sguardo
a qualcuno dei tanti siti che sono stati creati da cantanti e gruppi musicali
per costruirsi un immagine pubblica al di là dei dischi e dei concerti.
Internet però non viene usata solo dai big dello spettacolo per
propagandare le loro iniziative. Se vi capiterà di curiosare tra i siti
dedicati alla musica, infatti, probabilmente rimarrete colpiti dalla quantità
di musicisti, molto spesso sconosciuti, che si affidano ad Internet per
diffondere la loro musica e che, per farsi ascoltare dal popolo della rete,
mettono gratuitamente a disposizione degli assaggi delle loro canzoni. Questo
fenomeno, che crescerà sempre di più nel tempo, è un chiaro segnale delle
capacità che possiede il WEB di favorire la circolazione e lo scambio di
creazioni artistiche anche al di fuori dei soliti circuiti commerciali. E
infatti esistono alcuni siti che si occupano esclusivamente di mettere in rete
brani di musicisti indipendenti.
All'indirizzo http://listeningroom.lycos.com,
per esempio, possiamo trovare un sito che ospita gratuitamente centinaia di
artisti che hanno così l'opportunità di far ascoltare a tutti la loro musica.
Su questa sezione di Lycos si possono trovare canzoni di tutti i generi, in
formato MP3, che possono essere scaricate liberamente sul computer. Un altro
sito dedicato ai musicisti underground che vogliono farsi conoscere usando
Internet si trova all'indirizzo http://www.iuma.com.
anche in questo caso il sito ci permette di scegliere il genere musicale al
quale siamo interessati e di ascoltare qualsiasi gruppo che solletichi la nostra
curiosità.
Figura 3 - Il gruppo xgovernment fornisce gratis la sua musica
sul sito Iuma
Vi ricordo che questi siti sono aperti a tutti, e quindi anche a
voi: se avete una canzone nel cassetto, provate a metterla in rete per farla
ascoltare ai vostri amici tramite Internet. All'interno del sito potrete trovare
le modalità per avere a disposizione uno spazio gratuito in cui depositare la
vostra musica.
Acquistare CD su
Internet
Se vi siete stancati di acquistare musica a scatola chiusa col
rischio di comprare dischi che non vi soddisfano potete sempre provare a usare
Internet. Oggi infatti esistono molti siti che hanno messo a punto dei sistemi
per ascoltare estratti dei dischi più diffusi e un sistema di pagamento che
garantisce una certa sicurezza. Il sito più famoso e sicuro su cui ascoltare e
acquistare CD è senza dubbio CdNow, che si trova all'indirizzo http://cdnow.com.
In questo sito troverete in un vero e proprio negozio di dischi on-line con
tanto di carrello per la spesa, offerte speciali e la possibilità di ricevere i
dischi direttamente a casa vostra pagando con carta di credito. Quindi, prima di
comprare un CD, vi conviene puntare il vostro browser su uno dei tanti siti che
si occupano di musica in Internet, dove avrete la possibilità di leggere una
recensione o ascoltare qualche brano del disco. Nel caso della musica italiana,
ad esempio, vi segnalo il sito http://musicaitaliana.com.
La Ricerca
Come abbiamo visto il computer ormai ha la capacità di gestire
il suono a qualsiasi livello, dal semplice ascolto di una canzone, fino alla
regolazione di tutti i suoni presenti in un grande concerto. Ma c'è un altra
attività molto importante in campo musicale della quale non abbiamo ancora
parlato. Un'attività in cui il computer rappresenta uno strumento
indispensabile e fondamentale: la ricerca sul suono. Le applicazioni di ricerca
in cui viene usato il computer sono moltissime: dalla composizione algoritmica
di partiture e suoni alla acustica delle sale da concerto. Descrivere tutte
queste situazioni così diverse e complesse in poche righe è un impresa
impossibile. Per cercare di dare una classificazione approssimativa comunque
potremmo schematizzare le attività legate alla ricerca sul suono in sei punti
principali:
-
Acustica: è questa la scienza che studia il suono e
la sua propagazione. Tra le altre cose, l'acustica viene molto utilizzata a
fini ambientali e architettonici, ad esempio per simulare la resa acustica
di un progetto prima della sua realizzazione.
-
Psicoacustica: questa scienza si propone di
analizzare i meccanismi percettivi dell'uomo. Di recente ha avuto un
interessante utilizzo nel campo della compressione dei suoni (MP3).
-
La ricerca multimediale, che sfrutta l'abilità del
computer nel gestire e controllare contemporaneamente flussi informativi di
origini diverse come immagini e suoni.
-
La ricerca sulla composizione musicale. Lo scopo di
questa ricerca è quello di studiare e utilizzare i meccanismi che regolano
la creatività musicale nell'uomo.
-
Lo studio di nuove forme di interazione tra l'uomo e la
macchina. Questa disciplina si occupa, ad esempio, di ottimizzare l'uso
di sensori per controllare la generazione dei suoni da parte di uno
strumento virtuale.
-
La ricerca sulla sintesi e l'elaborazione dei suoni,
che utilizza il computer soprattutto per risolvere, spesso in tempo reale,
le equazioni provenienti da modelli matematici relativi alla generazione e
alla propagazione dei suoni.
Figura 4 - La Workstation Musicale MARS
L'uso principale del computer nella ricerca musicale, comunque,
è quello di scomporre, analizzare e simulare tutti gli elementi che
contribuiscono alla formazione e alla propagazione di un suono. Nella figura
precedente, ad esempio, possiamo vedere l'interfaccia di una stazione di ricerca
musicale che ci consente di definire graficamente un modello matematico di un
clarinetto a partire dagli elementi che lo costituiscono. La cosa più piacevole
è che questo modello non solo calcola le equazioni del modello ma riesce a
produrre in tempo reale il suono dello strumento che rappresenta.
Per saperne di
più sulle attività dei centri di ricerca sul suono comunque possiamo puntare
il browser sul sito dell'AIMI, l'associazione di informatica musicale italiana,
che si trova all'indirizzo http://aimi.dist.unige.it.
Questa associazione è presente dal 1981 e si prefigge di coordinare e favorire
le attività legate all'interazione tra musica e tecnologia. Da questo possiamo
trovare i link verso le pagine dei più importanti centri di ricerca musicale
italiani.
Alla pagina http://www.centrotemporeale.it,
per esempio, si trova il centro Tempo Reale, fondato nel 1987 da Luciano Berio.
Ed è in questo centro che si forgiano i suoni usati nelle sue opere. Per quanto
riguarda la situazione internazionale ci limitiamo a citare l'IRCAM, il più
importante centro di ricerca musicale francese (http://www.ircam.fr).
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