Da
due anni assistiamo ad una nuova fase di Internet passando dalla
frammentazione alla concentrazione di contenuti e servizi. E' la
strategia dei portali. Polarizzare il traffico dei navigatori
dentro grandi piazze del mercato dell'informazione, ricche di
servizi gratuiti e destinate a ogni tipologia di utenza.
Tutto
il settore dell'Internet technology - dai colossi del software
come Microsoft
ai più importanti motori di ricerca come Yahoo!,
compresi i grandi provider come Aol,
insieme a società di telecomunicazioni di tutto il mondo -
hanno capito che la parola d'ordine è ampliare le proprie
dimensioni in Rete, diventare il sito Web numero uno, offrendo
servizi a valore aggiunto, mirati e gratuiti che invoglino
l'utente ad affezionarsi ad un determinato Portal. Cerchiamo di
capire meglio di cosa si tratta.
Il portale è un
megasito che aggrega contenuti e servizi e può anche essere
letto, per etimologia della parola, con il doppio significato di
'portare' l'utente dentro un luogo sicuro dove può trovare
risposta a tutte le sue necessità. E' la porta per la
connettività gratuita alla Rete, diventa l'home page per la
posta elettronica, per leggere i giornali, le notizie di
attualità, per l'informazione sportiva, culturale, finanziaria,
per le quotazioni della borsa in tempo reale, per le previsioni
del tempo, per comprare biglietti aerei e libri, per
personalizzare le proprie pagine in rete, per i forum di
discussione e sempre più per prelevare o acquistare file audio
e video.
Tutti
i portali integrano oggi potenti motori di ricerca, indici
sistematici di risorse, insieme a servizi per il commercio
elettronico e gadget, come ad esempio, l'oroscopo o l'invio
gratuito di messaggi ai cellulari Gsm. Una strategia che secondo
i fautori, agevolerà l'utente, meno tempo sprecato a fare
ricerche e più sicurezza nella qualità delle informazioni. Il
ragionamento sul quale si fonda la teoria dei portali è molto
simile a quello del network televisivo: più tempo l'utente
navigherà dentro il sito e più questo richiamerà pubblicità
e commercio per il portale. Appena due anni fa i servizi per gli
utenti erano sparsi in tanti luoghi diversi della Rete: da una
parte i provider che fornivano a pagamento la connessione e la
posta elettronica, dall'altra i motori per le ricerche, in altri
siti sparpagliati su Internet i media per le notizie e da
un'altra parte ancora i giochi e le attività di
intrattenimento. La strategia dei portali, invece, porta
l'utente in un unico luogo virtuale stabilendo un legame stabile
tra l'utente e il fornitore di servizi.
In
questi due anni non si sono sprecate le coalizioni, fusioni,
partnership, joint venture e ogni tipo di accordi tra società
diverse con l'unico obiettivo di creare il portale più visitato
della Rete. Alcuni casi hanno risuonato sulla stampa a livello
internazionale, come ad esempio il caso Microsoft che il primo
ottobre del 98 annunciò una massiccia espansione del suo
portale Microsoft Network in 24 paesi attraverso una serie di
partnership con società e giornali nazionali tra cui il
quotidiano francese Le
Monde, il settimanale tedesco Der
Spiegel, South
China Morning Post di Hong Kong e molti altri per fornire
contenuti di interesse nazionale in molte lingue diverse. MSN
si è diffusa rapidamente in versioni locali in Australia,
Canada, Giappone, in molti paesi europei come Gran Bretagna,
Germania, Francia e l'Italia, oltre al Sud Africa, la Cina, i
paesi del Sud America, e altri in oriente. Nel 98 fece scalpore
anche l'acquisizione da parte del motore Lycos
di tutto il pacchetto di Wired Digital per circa 83 milioni di
dollari in azioni, incluso il motore di Hotbot
e le testate storiche di Hotwired
e Wired News.
Estremamente marcata è stata l'espansione di America Online che
dopo aver inglobato Compuserve, acquistò la società di
Netscape per 4,21 miliardi di dollari, continuando poi le sue
mire espansionistiche fino alla recente acquisizione della
Time-Warner. Giochi pesanti, in termini di dollari, anche per
altri motori di ricerca, ad esempio Infoseek,
acquisito per il 43 per cento dalla Walt Disney. Insieme offrono
un portale pensato come "ombrello" che abbraccia siti
famosi e già molto visitati come Mr.
Showbiz e ABCNEWS.com.
"La guerra dei portali" come è stata definita dai
giornali, continua a mietere successi, almeno per ora, perché
il potenziamento dei servizi, ha attratto i consumatori
aumentando di mese in mese il traffico di utenza, con ricadute,
di fatto, sulle quotazioni in borsa dei titoli di queste società. |