13 Luglio 2001



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povero gigiotto

un povero vecchio, di nome Gigi, ormai arrivato alla soglia della aldila', scelse la ridente citta' portuale di Genova per esalare l'ultimo respiro. Genova aveva una storia simile al povero gigi: come questa citta' aveva vissuto anni di splendore globalizzato, nel globo ridotto dei secoli di inizio millennio (1000), cosi' Gigiottone nostro luccicava come oro negli anni della sua gioventu' thatcheriana/reaganiana/sovietica. Come Genova aveva dato i natali a persone che avevano oltrepassato le regole del vivere civile, esplorando nuovi mondi e nuovi modi di vedere il mondo, cosi' Gigi era riuscito a partorire nuovi movimenti, decisi a scardinare le regole imposte fino a quel momento dallo stesso Gigiottone. Il vecchio stentava ad arrivare in citta', talmente assediata da tifosi scontenti per l'ennesimo derby in serie B che il governo aveva dato ordine di presidiare le strade con migliaia di agenti in tuta bianca, con l'ordine di far passare solo extracomunitari intenti a vendere cd di Antonello Venditti taroccati (il governo era tifoso della Roma). Far entrare Gigiotto costo' uno sforzo innumerevole, che vide coinvolte dietro un'unica bandiera composta da tutte le bandiere del terzo mondo, quindi Italia compresa, le forze piu' disparate: cattolici, comunisti, catto-comunisti, radicali, radicali liberi, centri sociali di sinistra extraparlamentare e di destra estrema, guardie di penitenziario, sindacati svizzeri e probabilmente anche le tante leghe anti-qualcosa, ma di questo non c'e' conferma da nessuna parte. "Finalmente anche io sono globalizzato" pensava tra se' il vecchio "ospite di una citta' multiglobale dove potro' concedermi una fine gioiosa, e riposare in pace." Quello che il vecchio, il governo, la polizia, il movimento anti-tutto non sapeva, o sapeva e non aveva preso sul serio, era lo stato dell'effetto serra nel pianeta. Appena Giogiotto fu entrato nel suo alloggio, i ghiacci dei poli presero a scioglersi e i livelli degli oceani cominciarono a salire. La prima citta' a essere sommersa, ovviamente, fu Lagos, simbolo di metropoli globalizzata in poverta' completa. La seconda, come potete immaginare, fu Genova, rea di aver partorito un figlio illustre che aveva traghettato i valori contorti della globalizzazione in America, i cui abitanti, ex carcerati, li avevano fatto propri e ora intendevano imporli al resto del mondo. I primi a morire furono i catto-comunisti e i radicali liberi, seguiti subito dopo dalla polizia, dagli abitanti della citta',e da tutti gli altri piu' o meno globalizzati presenti in quel momento per le strade dove erano intenzionati a urlare al mondo la loro rabbia, aiutati da bombe carta rubate ai tifosi siciliani troppo stupidi. Il vecchio aveva preso una stanza in un albergo all'ultimo piano, e dall'alto guardava assuefatto la biblica strage che si compiva sotto le sue finestre. Gli unici sopravvissuti furono gli extracomunitari, salvati dalle buste piene di cd taroccati che avevano utilizzato come boe per rimanere a galla. Fu cosi' che nell'anno 2001, il primo della nuova era globalizzata, Gigiotto decise che sarebbe vissuto ancora un po', e con l'aiuto dei superstiti diede vita a un nuovo mondo, meno globalizzato, ma piu' divertente, e soprattutto senza bombe carta... L'unico neo in tutto cio' fu la pessima qualita' della colonna sonora, scandita dalle poco globalizzate note dell'ultimo album di Venditti. In tutto, fanno 10.000 lire. grazie.

gigiotto