Il diritto d'autore, il più violato in rete
Marta Mandò
L'avvocato Andrea Monti ci parla dei crimini più diffusi in rete
e della tipologia di indagini più diffusa
Quale è la tipologia dei crimini informatici che vengono compiuti
in Italia?
Stando a quello che emerge dagli atti processuali, possiamo individuare
queste categorie: si commettono molte violazioni in materia di diritto
d'autore, ma esistono altrettante assoluzioni. Ci sono poi casi
di accesso abusivo, volto fondamentalmente a compiere i cosiddetti
defacement, cioè i cambi di home page in vari siti
internet. Ci sono diversi casi di detenzione di materiale pornografico
ritraente minori. C'è stato anche qualche caso di utilizzo di linee
telefoniche per collegarsi gratuitamente a internet. E poi, il caso
di uno scrittore di virus, molto enfatizzato dalla stampa, che pero'
non ha avuto molta eco in termini di emulatori.
Perché ci sono pochi casi di condanne per crimini informatici?
Innanzitutto non è detto che qualunque cosa arrivi sul tavolo di
un magistrato debba poi necessariamente finire in un dibattimento;
e non è detto che tutto ciò che finisce in un processo debba risolversi
in una condanna. Anzi, soprattutto per quanto riguarda il diritto
d'autore, ci sono probabilmente più assoluzioni che condanne. Esiste
poi una generale resistenza da parte delle aziende o comunque delle
vittime, a denunciare casi di questo tipo, per evitare cattiva pubblicità
o rallentamenti e paralisi della propria attività professionale.
Quali sono invece i casi di crimini in rete a livello internazionale?
I casi che stanno tenendo banco in questo periodo sono sicuramente
quelli legati ancora una volta al diritto d'autore, e alla realizzazione
di programmi che consentono di visualizzare DVD codificati in regione
1, ovvero negli Stati Uniti, oppure in altre regioni, ossia in Europa
e nel resto del mondo. È un'azione sulla quale le major dell'audiovisivo
si stanno concentrando molto, ma diversi giudici americani hanno
già in qualche modo contribuito a dare un freno ad azioni eccessivamente
forti di queste lobby.
Quanto a suo avviso sono plausibili le denuncie di vendita di
organi umani, di armi e di pezzi di armi su Internet?
Prove oggettive di tutto questo non ce ne sono. Sicuramente si possono
trovare siti, mailing list o newsgroup dove si parla di queste cose
e dove ci sono simili offerte. Ma penso si tratti piuttosto di truffe
che di una reale emergenza, anche perché quello che ci si ostina
a non capire, è che se si utilizza internet si è molto più facilmente
raggiungibili che utilizzando altri sistemi. Quindi se qualcuno
registra un dominio, si espone ad essere rintracciato molto più
facilmente di chiunque utilizzi sistemi meno evidenti. La rete consente
di arrivare in moltissimi casi all'identificazione di chi opera
anche in modo illecito.
Quali sono le tipologie d'indagine per i reati informatici?
Dal 1994 ad oggi in Italia si è consumato in modo quasi univoco
lo scandalo dei sequestri di computer. Per cercare dei semplici
file memorizzati all'interno di un computer, si procede al sequestro
dell'intera macchina e in alcuni casi addirittura dei tappetini
dei mouse. È una cosa che continua tuttora con simpatiche varianti.
Se ad esempio ci si reca da un internet provider, si acquisiscono
soltanto i file; se invece ci si reca da un privato gli viene portato
via tutto il computer. Questo in Italia è stato denunciato già a
partire dal '94, da un'associazione che si chiama ALCEI e che ha
ricevuto qualche timido accoglimento solo da alcuni magistrati più
illuminati, che effettivamente hanno utilizzato modalità d'indagine
diverse.
Sono necessarie leggi ulteriori o sono sufficienti quelle esistenti,
per questo tipo di reati?
A mio giudizio non è necessario emanare nuove leggi. Le forze dell'ordine
sono in rete da sempre, la conoscono e la controllano da tempo.
Il codice di procedura penale è già ampiamente utilizzabile. Ciò
che serve è una maggiore rapidità di risposta e una maggiore attenzione
alle garanzie dei diritti degli indagati e della difesa. Ma le leggi
che abbiamo ritengo siano sufficienti.
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