Lucarelli: i criminali si incontrano in rete
Mila Cataldo
Secondo il celebre scrittore in Internet si muovono traffici illeciti e circolano facilmente informazioni legate a gruppi terroristici
Sulla base della sua esperienza, può raccontarci alcuni misteri
o casi insoluti di crimini in rete?
Sicuramente non ci sono stati, almeno in Italia, omicidi eclatanti
di persone contattate attraverso la rete, o esempi di killer professionisti
che cercano le proprie vittime attraverso questo mezzo. Questo,
invece, è avvenuto negli Stati Uniti. Fu celebre, per esempio, il
caso di una donna che venne uccisa perché aveva contattato il suo
assassino, un serial killer, attraverso Internet. In Israele, invece,
un' azione di terrorismo è stata programmata attraverso un contatto
preso nelle chat-line.
Secondo lei esistono davvero organizzazioni criminali specializzate
nel commercio di armi o nel traffico d'organi su Internet?
Attraverso la rete si muove sia un traffico di armi, sia un certo
tipo di traffico di organi umani. Si tratta di fatti concreti che
vanno oltre le leggende legate alla rete di cui si sente tanto parlare.
E sicuramente in Internet si svolge tutto un traffico strettamente
legato alla pornografia e soprattutto alla pedofilia. Probabilmente
anche una parte del traffico di stupefacenti avviene attraverso
la rete, quantomeno a livello di contatti. Non è che questi crimini
siano poi sostanzialmente diversi da quelli che si compivano una
volta senza l'uso della rete; credo che Internet abbia solo semplificato
il sistema di contatto. Quello che avveniva prima, magari in un
negozio nel porto di Marsiglia, tra un uomo e un altro uomo che
riuscivano a scambiarsi il contatto per avere una nave carica di
armi, adesso avviene attraverso la posta elettronica.
Internet ha facilitato sicuramente piu' il cosiddetto spionaggio
industriale, che lo spionaggio militare. Molte informazioni oggi
passano attraverso la rete come prima passavano attraverso microfilm,
attraverso fotocopie, o piccoli opuscoli ciclostilati. Una volta,
per esempio, le organizzazioni terroristiche o estremistiche, per
insegnare a costruire ordigni (che potevano andare dalla bomba molotov
alla bomba atomica), facevano circolare piccoli opuscoli ciclostilati
e fotocopiati, nascosti e passati da militante a militante. Adesso
con Internet è più facile. Ci sono dei siti che raccolgono queste
informazioni, basta collegarsi alla Rete e si possono leggere.
Quali sono i casi più clamorosi di crimini in rete nel nostro paese?
Tra i crimini legati alla rete c'è sicuramente da ricordare la recente
rivendicazione, fatta dalle Brigate Rosse, dell'omicidio di Marco
Biagi, arrivata attraverso Internet, che ha mostrato una possibiole
utilizzazione della rete e delle nuove tecnologie da parte del terrorismo.
Il rovescio della medaglia è però la facilità di scoprire il mittente,
poiché i movimenti elettronici lasciano una traccia.
|