I cugini del capellone
Georgia Garritano
I programmi di file sharing eredi di Napster
Il mercato della musica online varrà 5,5 miliardi di dollari nel
2002 (oltre 6,3 miliardi di euro). Questa l'ultima stima dell'istituto
di ricerca americano Jupiter
media metrix. Rispetto al volume d'affari complessivo, un miliardo
di dollari dovrebbe provenire dalla sottoscrizione di abbonamenti,
600 milioni di dollari dal pagamento per singoli download e il resto
dalla vendita online di cd. Si tratta di un giro d'affari ragguardevole
ma solo pochi mesi fa la stessa società aveva previsto un business
maggiore: 6,2 miliardi di dollari. Tale ridimensionamento dipende,
secondo gli analisti, dall'attuale debolezza dell'economia in generale
e del settore discografico in particolare e dal ritardo del commercio
di musica via Internet. Il lancio dei due attesi servizi musicali
MusicNet e Pressplay, iniziative concorrenti delle principali major,
atteso per l'estate scorsa, c'è stato, infatti, solo a fine 2001.
Esponenti di MusicNet
- progetto di RealNetworks, Bertelsmann, Aol Time Warner ed Emi
- e Pressplay,
dietro il quale ci sono Sony e Vivendi, confessano di non aspettarsi
nel primo anno di attività una raccolta massiccia di adesioni poiché
i loro concorrenti sono servizi gratuiti. Una prospettiva confermata
anche dagli analisti di Jupiter, secondo i quali sono in particolare
Kazaa e Morpheus i competitori più temibili per l'industria. Tuttavia,
secondo gli autori della ricerca, proprio dal pubblico dei file
sharers potrebbero provenire i futuri clienti dei servizi commerciali.
In effetti, per un Napster in crisi ci sono decine di programmi per condividere file che hanno successo. Come Napster i software che lo hanno sostituito nelle preferenze del pubblico permettono di "pescare" file nei computer di altri utenti collegati ma la grande differenza è che essi non necessitano di server centrali che connettano i vari client. In più essi permettono di scambiare non solo file musicali ma anche di altro tipo.
Napster, "il
capellone", dal soprannome dell'ideatore, lo studente Shawn
Fanning, è (era?) una rete di computer nei quali funziona un programma
Napster server e alla quale gli utenti si collegano mediante un
programma Napster client. Il protocollo Napster consente la connessione
tra server e client e quindi la condivisione di file tra utenti.
I file risiedono nei computer degli utenti, non passano nei server
dell'azienda. I server, però, consentono di cercare i file tra i
client che poi effettuano il trasferimento tra loro. I server, cioè,
non partecipano direttamente al trasferimento dei dati ma fanno
da tramite tra gli utenti.
Per aggirare il limite di Napster, cioè la centralità del sistema, è stato sviluppato un programma chiamato OpenNap che consente di utilizzare una rete di server sparsi. Con OpenNap il protocollo Napster viene esteso anche alla ricerca di file non musicali e, soprattutto, collega una serie di server distribuiti. OpenNap, in pratica, "imita" il funzionamento di un server Napster consentendo di scambiare file (non solo musicali) mediante il protocollo Napster senza collegarsi a un server centrale.
Tra i sistemi "decentralizzati", privi cioè di un server centrale
per mettere in comunicazione gli utenti, cosa che li renderebbe
attaccabili da un punto di vista legale, troviamo WinMx, audioGnome,
Rapigator,
File Navigator.
WinMx è uno dei programmi di file sharing più usati e permette di condividere file audio mp3 o di altri formati (applicazioni, immagini, video). Uno dei vantaggi offerti da questo software è la possibilità di effettuare il "resume" di un download in caso di interruzione, cioè di riprendere a "scaricare" il file esattamente dal punto in cui l'operazione è stata interrotta.
Anche nel dopo Napster, comunque, continuano a esistere sistemi che impiegano server centrali, come iMesh e Audiogalaxy satellite. iMesh è uno strumento di ricerca intuitivo e personalizzabile usato da una comunità di oltre sette milioni di persone. Questa tecnologia, sviluppata in Israele, permette di accedere alle cartelle condivise che si trovano nei computer degli utenti collegati e consente di scaricare vari tipi di file. Oltre al "resume download" rende possibile scaricare file da più utenti contemporaneamente.
Audiogalaxy
satellite è una utility gratuita per la ricerca di mp3
che consente di richiedere un file di difficile reperimento e di
scaricarlo in seguito automaticamente appena è disponibile. Inoltre
non necessita di una banda larga poiché cerca l'utente connesso
più vicino a chi richiede il file.
Diverso, invece, il principio di funzionamento dei programmi di
file sharing oggi più usati, Morpheus, Kazaa e Grokster:
nessun server centrale ma connessione diretta da punto a punto mediante
il protocollo proprietario FastTrack P2P Technology, sviluppato
dalla società olandese omonima, utilizzato da tutti e tre i programmi.
Morpheus, distribuito dalla società di musica online MusicCity, è attualmente al primo posto della classifica di Download.com: il software è stato scaricato questa settimana quasi un milione e mezzo di volte. A tanto successo si accompagnano, però, anche critiche riguardanti la sicurezza: Morpheus e i programmi dello stesso tipo, infatti, consentono di scegliere una cartella da condividere ma bisogna stare attenti a quali directory mettere in comune altrimenti si rischia di rendere accessibile tutto ciò che c'è nel proprio computer.
Nonostante la "decentralizzazione" la Recording
industry association of America (Riaa) ha presentato contro
tutti e tre un esposto al tribunale di Los Angeles lo scorso ottobre.
Ulteriori controversie legali per Kazaa
media desktop, denunciato per violazione di copyright dall'associazione
olandese a difesa dei diritti d'autore Buma/Stemra
e costretto a sospendere l'attività fino al pronunciamento della
sentenza. Il tribunale di Amsterdam ha poi ordinato la cessazione
dei download ma nel frattempo la proprietà è passata alla società
australiana Sharman Networks e il software continua a funzionare:
proprio una settimana fa ne è stata lanciata una nuova e più potente
versione.
Neanche le reti di Gnutella prevedono server centrali (Decentralized P2P File Sharing Networks): il computer di ogni utente collegato rappresenta un nodo della rete. Attorno a questa "stella" si è formata una vera e propria costellazione, un'offerta di programmi molto articolata.
Gnutella
è un protocollo che permette di scambiare file su Internet creato
da Nullsoft, l'azienda controllata da America Online (che ha inutilmente
cercato di bloccarne la diffusione) cui si deve anche Winamp. La
sua rete è costituita da numerosi client. Tra questi Limewire,
programma multipiattaforma molto usato dagli utenti Mac e Linux;
BearShare,
software peer to peer creato dalla società Free Peers molto
ben piazzato nelle preferenze dei navigatori e disponibile anche
in italiano; Mactella,
specifico per Macintosh. E poi ancora Gnotella,
Gnucleus,
XoloX, Gnut,
Mutella,
Hagelslag.
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