Interessi? Sì, ma etici
Banca
Etica nasce nel marzo del 1999 dall'unione di 21 organizzazioni
già attive nel mondo dell'associazionismo, della cooperazione
e della finanza alternativa; essa si propone come strumento per
finanziare iniziative socio economiche tese a promuovere un reale
sviluppo umano accompagnato da un beneficio sociale. I settori a
cui Banca Etica rivolge prioritariamente i propri investimenti sono:
cooperazione sociale, ambiente, cooperazione internazionale, cultura
e società civile.
Il perno dell'attività svolta da Banca Etica sono i circa
20.000 soci, il cui obiettivo principale è quello di utilizzare
i propri risparmi in armonia con i principi di giustizia, rispetto,
solidarietà e pace. Per questo hanno a disposizione due strumenti:
il primo consiste nell'indicare i settori di attività verso
i quali preferisce che i suoi risparmi siano indirizzati; il secondo,
ancora più importante e concreto, consiste nell'autodeterminazione
del tasso di interesse da applicare sui propri depositi che può
variare da quello massimo previsto dalla banca fino a zero. Attraverso
una decurtazione consapevole degli interessi maturabili il risparmiatore
permette alla banca di fornire migliori condizioni di finanziamento.
La raccolta, a fine 2000, era di oltre 134 miliardi di lire. La
Banca Etica orienta i propri finanziamenti (oltre 83 miliardi, alla
data citata) preferibilmente ad organizzazioni che operano nel terzo
settore. La consueta istruttoria economica è accompagnata
da un'istruttoria sociale per analizzare i reali benefici che l'attività
è in grado di apportare allo sviluppo umano, al bene comune,
all'ambiente naturale.
Banca
Etica
|