Media e pubblicità ci presentano un'immagine stereotipata del cybernavigatore, giovane, di sesso maschile e rampante. Il protagonista della rivoluzione digitale ha questo identikit: età media 30 anni o anche meno, espertissimo di nuove tecnologie, iperattivo e perfettamente a suo agio tra siti Web e novità informatiche.Ma la realtà è ben diversa. Internet non ha un unico protagonista, non è riservata ad una sola fascia di età. Gli "eroi" di questa fase ancora tutto sommato pionieristica dell'information technology sono molti. E tra di loro ci sono, in prima linea, molti cittadini anziani, i "wired agers", come li chiamano gli anglosassoni, agguerritissimi cybernonni che non si sono arresi al gap generazionale e, spinti dalla curiosità e dalla voglia di non essere lasciati indietro, hanno affrontato Internet e calcolatori utilizzando tutte le armi a loro disposizione. Anzi, per chi ha ormai lasciato il mondo del lavoro, la Rete può addirittura rivelarsi un inatteso strumento per essere attivi come, e forse più di prima.

La Rete ha molto da dare a tutti, senza differenze di età o di interessi. Oltre ad offrire notizie generalizzate, che si adattano alle esigenze di ogni utente, Internet è un luogo dove si possono trovare informazioni e sezioni indirizzate ad interessi specifici e settoriali, come possono essere talvolta quelli di chi ha superato la soglia della terza età.

Ciò che caratterizza forse più marcatamente la natura delle nuove tecnologie è la velocità, velocità di circolazione, ricezione ed elaborazione dell'informazione. Giovani ed anziani reagiscono in modo diverso a questo stimolo, tuttavia l'uso del computer si rivela sempre utile per sollecitare la mente ed esercitare la creatività. La Rete e l'uso delle nuove tecnologie, dunque, possono rappresentare una grande opportunità. A dimostrarlo, in Italia, il numero crescente delle persone "avanti con l'età" che si accostano impavide a computer e modem.

Internet può servire a costruire un ponte tra passato e futuro, tra vecchio e nuovo, e soprattutto aiuta l'individuo a rimanere "dentro" una società che cambia. Ovviamente, tra nonni e nipoti che si incontrano davanti al computer delle differenze ci sono. Per le persone appartenenti alla terza età l'approccio al computer è solitamente problematico. Inoltre quella "velocità", che si rivela un elemento centrale nello sviluppo della nostra società, è un ostacolo da non sottovalutare nel rapporto tra anziani e tecnologia. Tuttavia le nuove tecnologie stanno cambiando il nostro panorama culturale e sociale ed giusto spingere le persone verso questo cambiamento poiché è sempre più difficile vivere restandone al di fuori.

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