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Cronaca di un disastro mai avvenuto
I disagi segnalati dai media
Alcuni incidenti di portata minima causati
dal baco sono stati riscontrati in diverse parti del mondo
di Tommaso Russo
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Nessun blackout, nessun servizio essenziale in tilt, nessun
incidente catastrofico. Superato il terrore del roll-over, il
passaggio al nuovo millennio, senza incidenti particolari per il bug,
gli Stati Uniti - i primi qualche anno fa a lanciare all'allarme - ora
sorridono senza particolare imbarazzo, sui danni minori. Qualche
esempio? Nel sito di ABCnews
si legge, ad esempio, che ad Albany presso New York un distributore
automatico di videocassette avrebbe presentato ad un uomo un conto di
200 milioni di lire, per aver restituito il film con più di 100 anni
di ritardo.
Negli USA l'unico incidente serio segnalato, anche se le
conseguenze non sembrano rilevanti, riguarda i satelliti spia
statunitensi i cui sistemi informatici sarebbero rimasti, secondo il
pentagono, in tilt per numerose ore prima di riprendere la loro
normale attività. In un articolo apparso sul sito della CNN
troviamo anche una lista di piccoli incidenti che riguardano paesi
europei ed extraeuropei. Anche un satellite francese è rimasto in
silenzio a causa del blocco del sistema informatico, mentre in Corea
del Sud gli impianti di riscaldamento hanno smesso di funzionare per
diverse ore. In Norvegia si è bloccata una macchina per le
radiografie in un ospedale e numerosi bancomat hanno avuto problemi.
Anche in Giappone
l'unico vero allarme sembra senza conseguenze. Secondo il sito di
Abcnews in tre centrali nucleari i sistemi informatici non sono
riusciti a calcolare correttamente la data e sono rimasti bloccati per
17 ore. L'incidente, non ha toccato, in alcun modo- come si professava
con grande terrore- i reattori nucleari ed il processo di produzione
dell'energia è ripreso normalmente.
E la borsa? Bisogna arrivare ad Islamabad, in Pakistan, secondo
quanto troviamo documentato nel sito di Peter
De Jager, uno dei maggiori profeti dei rischi connessi al bug, per
scoprire che la borsa ha smesso di funzionare per alcune ore a causa
dell'incapacità dei computer di segnare l'ora reale. Sempre sulla
stesso sito troviamo la smentita di una notizia circolata il 2 Gennaio
a proposito del Gambia: lo stato africano non avrebbe subito incidenti
ai settori vitali dei trasporti aerei e delle telecomunicazioni come
era stato annunciato. Solo un finto danno dunque accaduto nel settore
dei trasporti che fino al 31 dicembre era stato additato come uno dei
più a rischio.
Anche in Italia il bug ha colpito pochissimo e le poche notizie
sono rimbalzate su tutti i maggiori media. I tribunali
di sorveglianza di Venezia e Napoli sono stati riaperti il 3
mattina ed i computer non ce l'hanno fatta a calcolare la data
corretta. Gli ordini di carcerazione dei detenuti sono stati
retrodatati a volte di 100 anni per cui le pene sono risultate
scadute. Per altri che dovevano essere scarcerati gli ultimi giorni
del 1999, il computer ha allungato la pena di 100 anni, dato che
l'orologio segnava la data del gennaio 1900. Anche il tribunale di
Genova è stato coinvolto: questa volta, però, a guastarsi sono stati
i cartellini elettronici dei dipendenti, e per ora, si è dovuti
tornare al classico registro con la firma.
Qualche problema potrebbe nei prossimi mesi verificarsi invece sul
fronte di quella che si potrebbe chiamare la "disoccupazione
da bug". Infatti tutti i principali governi hanno deciso di
eliminare dalle proprie agende gli incontri e le riunioni con le task
force anti millennium bug. I centri contro il rischio Y2K appaiono
sempre meno necessari e gli staff verranno probabilmente ridotti.
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