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Digital Divide
La situazione dei paesi in via di sviluppo
Il rapporto annuale delle Nazioni unite
sulle nuove tecnologie delinea i contorni di un vero e proprio
Terzo Mondo informatico
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Un
lavoratore medio del Bangladesh deve mettere da parte il suo stipendio
per otto anni prima di potersi comprare un computer, mentre un
lavoratore medio americano può farlo con il proprio salario mensile.
Internet porta con sé un boom economico nei paesi in cui è più
diffusa, ma non riesce, per ora, ad attecchire al di fuori dei paesi
che sono già avanzati economicamente. Sono questi alcuni dei dati
contenuti nel rapporto
di quest'anno delle Nazioni Unite, riportati sul sito della BBC,
riguardanti il divario tecnologico che separa l'Occidente ed il
Giappone dai paesi in via di sviluppo.
Secondo un articolo
della Technological Review di Michael
Dertouzos la barriera digitale non è solo una barriera economica,
ma è anche una barriera culturale. Tra i paesi in via di sviluppo ci
troviamo di fronte a situazioni come il Bangladesh o il Nepal dove i
governi locali spendono in tecnologie percentuali intorno allo 0,1 %
dei fondi statali.
Tuttavia proprio nei paesi in via di sviluppo la Rete può servire
come porta d'accesso alle nuove tecnologie. Sul sito
dell'UNESCO possiamo trovare un progetto che si serve della radio
per insegnare ad usare i computer ed Internet nello Sri Lanka. Gli
operatori locali dedicano un programma di due ore al giorno alle
notizie provenienti dalla Internet mentre l'Unesco fornisce la
strumentazione tecnologica nei propri centri.
In
Bhutan, un piccolo paese alle pendici dell'Himalaya ha di recente
inaugurato il suo primo provider. Nella prima pagina del quotidiano
nazionale on line le informazioni sono dedicate ad emergenze come
l'aumento dei casi di AIDS ed i disastri ambientali.
Saltando al lato opposto del mondo, in Alaska, c'è Nunavik,
una comunità virtuale ed un provider che offre accesso gratuito alla
rete a tutte le comunità locali intorno alla Baia di Hudson. Per
servirsi della Rete, se non si ha il computer o la linea telefonica,
si può accedere attraverso i siti di pubblico accesso sparsi sul
territorio.
Ma la barriera digitale non esiste solo per chi si trova in paesi
remoti. In Europa sono tante le scuole ed i paesi di provincia dove la
Rete è ancora una realtà remota. Eppure c'è anche qualche
esperimento incoraggiante, come quello tentato sul sito
di una scuola di Picquecose, un piccolo e isolato villaggio
francese sui Pirenei. Grazie ad Internet i 26 alunni della scuola sono
in contatto con il mondo esterno, imparano a servirsi del World Wide
Web ed hanno persino prodotto un Cd Rom con una loro ricerca
sull'Acqua.
(t.r.)
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