Tema del 18 novembre 1999
Il medico nel modem
di Claudia Di Giorgio, Elena Capparelli, Michele
Alberico
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Oltre 24 milioni di persone nei soli Stati Uniti (il dato è del
luglio 1999) si sono rivolti a Internet per saperne di più su cure e
malattie. In che modo i nuovi media possono aiutarci a preservare il
nostro benessere e a capire a quali cure affidarci quando stiamo male?
Internet può diventare uno strumento per trovare informazioni mediche
e risolvere alcuni dei dubbi e delle incertezze che si presentano di
fronte alla malattia?
Spesso nei confronti di una patologia ci sentiamo
costretti ad affidarci, senza capire, alle cure del medico. In più,
in alcuni casi, non ci sono rimedi già pronti a nostra disposizione e
bisogna affrontare un percorso di ricerca in cui Internet può
rivelarsi un prezioso aiuto. Lo dimostra la lunga lista di appelli di
emergenza medica che appaiono quotidianamente su Internet. Cosa cerca
chi pubblica questi appelli? Ogni genere di aiuto possibile ma, nella
maggior parte dei casi, informazioni. Informazioni su una malattia
rara, un sostegno tra persone che condividono una stessa patologia o
la valutazione di una serie di sintomi che nessun medico e' stato in
grado di spiegare.
Aristotele diceva che la medicina non consiste tanto nella
capacità di guarire una malattia ma di accompagnare il malato lungo
il processo di guarigione, processo che è lui stesso a guidare.
Questa affermazione oggi sembra più vera che un tempo; se prima ci si
rivolgeva ai medici come a dispensatori di salute e di rimedi,
attualmente il paziente non si accontenta più di essere un attore
passivo del processo di cura. La tendenza a servirsi di Internet nella
ricerca di una terapia riflette pienamente questa nuova attitudine.
Gli esperti definiscono i protagonisti di questa rivoluzione
silenziosa 'healthmed retrievers', cacciatori digitali di informazione
medica. Essi sono spinti a cercare informazioni sanitarie in Rete per
rispondere ad una sensazione di solitudine che provano di fronte al
medico e alla malattia, qualsiasi ne sia la causa o l'origine. Si
tratta di una nuova figura di paziente, più esigente e con una
richiesta di affrontare la propria salute in modo più consapevole
rispetto al passato.
Sicuramente un punto di passaggio chiave di questa rivoluzione
culturale è stato la ratifica da parte dell'organizzazione mondiale
della sanità del concetto di "salute". Era il 1978 e l'OMS
decretava: "Salute è uno stato di benessere complessivo, fisico,
psichico e sociale e non la semplice assenza di malattia o
infermità". Tale definizione ha costretto il mondo della
medicina a rivedere radicalmente il ruolo del paziente.
Questo
"nuovo soggetto" non è più solo "paziente" ma
"cittadino-utente" della sanità e della salute.
I consumatori di salute on line sono, quindi, i rappresentanti di
un nuovo modo di concepire il rapporto con la salute, esigenza che è
ormai condivisa da molti. "Internet ci permette di fare scelte
migliori per la nostra vita", dichiarano gli "healthmed
retrievers", che della Rete apprezzano molto il rapporto
paritario che si instaura tra chi cerca l'informazione e chi la
fornisce.
L'informazione sanitaria su Internet è dunque un prezioso aiuto,
che utilizzato in modo corretto, verificando attentamente le fonti da
cui attingere le informazioni, risponde efficacemente all'esigenza di
"saperne di più" sulla propria salute, sia per superare la
solitudine di fronte alla malattia sia per diventare soggetti attivi
nell'interazione con le strutture sanitarie e nelle scelte
terapeutiche.
Un nuovo strumento nelle mani di un moderno tipo di
"consumatori di salute" che la Rete aiuta ad essere
protagonisti. Anche nel campo delle scienze mediche, insomma, Internet
è uno strumento di democrazia che in questo caso contribuisce ad
abbattere i limiti di una medicina chiusa in se stessa e lontana dalle
differenze individuali e dalla soggettività dei pazienti. Attraverso
strumenti come la Rete sta cambiando il nostro modo di vivere la
salute e la malattia.
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