Settimanale RAI Educational
Tema 06 luglio 1999

Millennium Bug: pubblica amministrazione e servizi al cittadino

di Elena Capparelli e Tommaso Russo

Energia elettrica, acqua, gas sono i settori chiave sui quali si deciderà dell'impatto del Millennium Bug sulla vita di tutti i giorni. Come si preparano le aziende che forniscono questi importantissimi servizi e le pubbliche amministrazioni ad affrontare il baco del millennio?

Un articolo di Repubblica.it del 7 maggio scorso esordiva con un titolo assai poco rassicurante: "2000 ad altissimo rischio per Sanità, Finanze e Inps". E proseguiva: "secondo i dati presentati oggi all'Aipa, l'Autorità per l'informatica nella pubblica amministazione, il settore pubblico è in ritardo nell'adeguare i propri sistemi informatici al Millennium Bug".
L'indagine dell'Aipa riguarda 12 amministrazioni su 62 e il quadro che emerge è decisamente allarmante: solo il 19 per cento delle amministrazioni esaminate ha completato del tutto l'adeguamento dei sistemi informatici. Ma quali sono i settori più a rischio? Ventuno amministrazioni centrali che da sole possiedono il 75% del patrimonio applicativo della pubblica amministrazione (205 milioni di linee di codice) hanno presentato per il triennio 1998-2000 progetti per oltre 107 miliardi di lire per far fronte al problema del baco del millennio.
17 miliardi e 980 milioni alla Sanità, 27 miliardi e 598 milioni alle Finanze, 13 miliardi e 496 milioni alla Guardia di Finanza, 16 miliardi e 500 milioni all'Inps.
InpsBasteranno questi stanziamenti? In ogni caso il rischio principale risiede nel fatto che la pubblica amministrazione è un unico grande apparato interdipendente per cui il collasso in un settore rischia inevitabilmente di ripercuotersi su tutti gli altri. A cosa servirebbe, ad esempio, un Inps perfettamente funzionante, se non gli arrivassero i fondi per pagare le pensioni o se il ministero delle finanze non fosse in grado di raccogliere le tasse?

Settori particolarmente delicati sono poi quelli che offrono servizi dai quali dipendono direttamente la nostra vita quotidiana e la sopravvivenza delle città: la distribuzione dell'energia elettrica, dell'acqua, del gas, del petrolio. Le aziende che gestiscono questi servizi operano, in molti casi, in regime di monopolio: questa particolare situazione di mercato potrebbe finire col favorire una soluzione capillare del problema; d'altra parte, l'assenza di una vera concorrenza potrebbe incidere sfavorevolmente sulla tempestività delle decisioni. Se tali comparti strategici non risultassero y2kcompliant, cioè "a prova di cambio di data", il baco del millennio potrebbe causare un vero e proprio allarme nazionale.

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