Settimanale RAI Educational
Tema 11 maggio 1999

Nuove forme di comunicazione della Chiesa Cattolica

di Michele Alberico, Elena Capparelli, Tommaso Russo

"Abbà Pater""La "musica di dio" in poche settimane ha superato il milione di copie. Abbà Pater può diventare il più grande successo della storia discografica"
Il Venerdì di Repubblica, 23 Aprile '99

"Abbà Pater" rappresenta una delle avventure mediatiche più interessanti degli ultimi anni: la voce di Giovanni Paolo II è diventata protagonista di un cd musicale. Il progetto nasce nel 1996 accompagnato non da poche polemiche. Real Audio Abbà Pater

L'idea iniziale è del musicista Andrea Mariotti, che inizia a registrare la voce di Giovanni Paolo II durante le messe e le uscite ufficiali. In particolare, in occasione del Capodanno 1997 viene registrata la preghiera "Praefatio della Maternità" in cui la voce del Papa, risulta perfetta per la realizzazione del disco. Dopo dieci mesi di lavoro, durante i quali Andrea Mariotti collabora con un altro musicista dal nome Fabrizio Consoli, il cd contenente il brano con la voce di Giovanni Paolo II, dal titolo "Forgive us", è pronto.

Radio VaticanaMa all'ultimo momento, Radio Vaticana titolare dei dirittti di registrazione e riproduzione della voce del Papa, blocca l'operazione, anche se non rinuncia alla produzione di un cd che sia contemporaneamente musicale e religioso, e che può rivelarsi un prezioso strumento di comunicazione.

Copertina del CdE così, il 23 marzo, come un'operazione indipendente dal tentativo precedente, esce in tutto il mondo il disco del Papa: "Abbà Pater", frutto di una collaborazione tra Sony Classical, Audiovisivi San Paolo e Radio Vaticana. L'opera è una singolarissima raccolta di preghiere e discorsi del Pontefice, in cinque lingue: latino, italiano, francese, inglese e spagnolo, raccolti nel corso dei suoi viaggi apostolici durante i vent'anni del suo pontificato. Agli undici brani proposti nel cd, attinti dagli archivi sonori della Radio Vaticana, sono stati aggiunti altrettanti accompagnamenti musicali composti dai musicisti Leonardo De Amicis e Stefano Mainetti.

L'iniziativa, inoltre, è stata accompagnata dalla realizzazione di un video del Papa in viaggio in paesi diversi, sulle note del Pater Noster in latino.

Tuttavia l'uscita di questo disco non è un evento isolato, in questi giorni un altro evento che riguarda la Chiesa ha occupato le prime pagine dei giornali: la beatificazione di Padre Pio, avvenuta il due maggio, in una piazza gremita di gente. Si tratta del primo Beato che ha un cd-rom a lui dedicato.Il cd-Rom di Padre Pio

Il disco del Papa e il cd-rom di Padre Pio rappresentano un evento davvero innovativo nella comunicazione religiosa tra Chiesa e credenti mediata adesso da strumenti elettronici.Furio Colombo E' legittimo chiedersi se, in qualche modo, le forme della religiosità nel terzo millennio saranno diverse da quelle che abbiamo conosciuto finora proprio per l'influsso degli strumenti telematici che in qualche modo cambiano il tradizionale rapporto fra le persone e le autorità religiose. Secondo Furio Colombo le nuove tecnologie e Internet rimangono dei semplici mezzi di comunicazione molto efficaci per la divulgazione ma che non hanno niente a che vedere con la spiritualità e il senso religioso di ciascun indivduo.

Abba pater"Non c'è un rapporto fra spiritualità e tecnologia - secondo Furio Colombo - non più di quanto ce ne è stato, certo, nella moltiplicazione dei messaggi, non più di quanto ce ne è stato con l'invenzione di Gutenberg e la prima edizione a stampa della Bibbia. Certo che ha contato molto la prima edizione a stampa della Bibbia ma non ha cambiato il rapporto con la Bibbia, ha solo moltiplicato il numero di persone che potevano avere un rapporto diretto con il testo biblico, ma non ha minimamente variato l'intensità spirituale o fatto nascere più mistici o creato più frequentatori persuasi della Bibbia. Dunque, il problema della religiosità lo vedo, nella sua interezza, totalmente separato perché totalmente interiore e non si presta ad essere toccato. Può essere facilitato come ogni altra cosa: si può credere nella democrazia e dover andare a votare a piedi per un brutto sentiero oppure invece andarci in macchina e con facilità. Si può essere appassionati di concerti e dover raggiungere il posto in cui si suona una buona musica raramente e con difficoltà ma questo non tocca la passione per la musica e non tocca la passione per la democrazia. Figuriamoci se una tecnologia più facile o più difficile può toccare l'orientamento religioso, la persuasione religiosa o addirittura le modalità di una persuasione religiosa, di un sentimento religioso".

Miriam Catholic Network La rivoluzione tecnologica ha coinvolto non poco la Chiesa cattolica. Su Internet ad esempio i siti cattolici sembrano quasi costituire una sorta di Rete nella Rete: quasi come se la Chiesa volesse, usufruire delle grandi potenzialità di Internet, mantenendo però, contemporaneamente, le proprie peculiarità. Dal sito Miriam Catholic Network ad esempio si può accedere ad un circuito di siti interrelati tra loro e collegati attraverso dei banner. Tra i servizi offerti c'è la possibilità di scaricarsi cartoline cattoliche, quella di un motore di ricerca sui temi del cattolicesimo e via dicendo. Il Giubileo nell'evoluzione dei media

ProfetaDunque Internet rappresenta una nuova forma di comunicazione che la Chiesa ha deciso di sfruttare, in occasione del Giubileo del Duemila e nel farlo si troverà di fronte alla difficoltà di comunicare con i paesi più poveri. Don Ugo Moretto, direttore del centro televisivo del Vaticano, mette in guardia sul rischio che i paesi più poveri rimangano tagliati fuori da queste nuove forme di comunicazione:

Ugo Moretto"La Chiesa dei poveri soffre soprattutto nella gran parte di un problema di squilibrio, tra la scarsità dei mezzi e alcuni mezzi che comunque, arrivano e li travolgono. Comunque sulla capanna trovi la parabola satellitare e dentro le favelas la televisione. Tutto questo crea evidentemente degli scompensi di comunicazione che possono creare una nuova colonizzazione culturale, una nuova colonizzazione dei poveri. Come si fa ad utilizzare questi mezzi al servizio dei poveri è un'altra delle grandi sfide che la Chiesa si ritrova davanti, pensiamo in America Latina, ma anche all'Africa".

Richard Kirby Se Don Ugo Moretto sottolinea il pericolo di una nuova colonizzazione dei poveri attraverso un uso scorretto dei media, il teologo Richard Kirby pone l'accento sulla necessità di creare un codice etico dei media per sottolineare la responsabilità morale di chi detiene il potere dell'informazione, potere che può essere esercitato per promuovere un miglioramento delle condizioni di vita dei paesi più poveri.
"Credo che ovviamente il ruolo molto pratico dei media in tal senso sia quello di assicurare la comunicazione con le comunità svantaggiate, ma a tal scopo ritengo anche che l'etica dei media debba fare diversi passi in avanti. Una delle cose che la riflessione morale porta allo studio dei media è di pensare quali siano le "divinità" dei media, ossia la loro preoccupazione ultima. Molti additano una preoccupazione in negativo, con "divinità" quali lascivia, sensazionalismo, voyeurismo, una teoria consumista della conoscenza, che promuove passività e incapacità di agire, pur a fronte di una crescita di informazione. Al contempo, si possono evidenziare delle "divinità" positive, vale a dire la comunicazione di opportunità e di sollecito all'intervento e allo scambio. Le comunità svantaggiate, nel momento in cui vengono raggiunte dai mass media, devono essere avvicinate come risultato di un processo di cambiamento nei media stessi. Non voglio con ciò enfatizzare solo l'aspetto negativo dei media, che hanno il potere di ispirare e sollecitare ad esempio i giovani a recarsi nelle comunità in questione, magari sulla spinta dell'informazione offerta da un giornale virtuale. Credo che il fine dello sviluppo sociale sia la ridistribuzione dei privilegi, e dunque responsabilità dei media è innanzitutto il mostrare la condizione ineguale delle società e di offrire l'opportunità ai giovani e a chi ha potere decisionale di raggiungere coloro che sono meno fortunati, e di promuovere un significativo miglioramento delle loro condizioni".

La Puntata

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