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I diritti d'autore e la Rete

di Antonio Leonardi

RockolLa facilità di duplicazione e di riproduzione della musica introdotta dal digitale è motivo di sempre maggiore preoccupazione per gli artisti e per le case discografiche. Spesso gli interessi degli uni e degli altri viaggiano insieme, proprio per combattere le azioni di pirateria, sempre più numerose su Internet. Nel sito di Rockol, un magazine di musica on line, Enzo Mazza , direttore generale della Federazione industria musicale italiana (Fimi), che raggruppa tutte le maggiori case discografiche, racconta come Internet sia "visto come una possibilJean Michel Jarree minaccia".

Segnali di preoccupazione vengono anche dai musicisti. Nelle scorse settimane, per esempio, oltre 400 musicisti del vecchio continente, che poi sono andati aumentando di numero, "guidati" da Jean Michel Jarre, hanno presentato una petizione al Parlamento europeo.

Inoltre l’entrata in scena su Internet di grandi artisti come David Bowie, favorevoli alla diffusione di musica via Internet, ha reso ancor più necessaria una regolamentazione del fenomeno .

Luca BarbarossaAbbiamo sentito il parere di un musicista italiano firmatario della petizione, Luca Barbarossa, che si dice contrario alla libera difusione della musica via Internet:

"La musica in Rete è benvenuta ma secondo me il diritto d’autore va tutelato. Anch’io ho un sito Internet, lo utilizzo per dare informazioni e per ricevere le impressioni di chi segue i miei concerti, i miei dischi. Lo posso utilizzare per dare una piccola anteprima di quello che sarà il prossimo album. Altra cosa è se in futuro, seppure non vicinissimo, tutti dovessero scaricare intere discografie. Così facendo danneggerebbero tutti gli autori, gli editori, i fonici e i musicisti. I cantanti forse sarebbero danneggiati meno dal momento che fanno parte di una categoria più privilegiata che ha anche altri modi per essere retribuiti come i concerti. Quindi benvenuta la musica in Rete, ma benvenuta anche una regolamentazione!"

Proprio qualche giorno fa è arrivata una prima risposta alla petizione dei 400 artisti: il Parlamento europeo, come si legge in un articolo pubblicato nel sito Internet di Repubblica, ha approvato un progetto di legge per proteggere i diritti d’autore delle opere pubblicate su Internet e per fermare le azioni di pirateria.

La direttiva, che deve essere ancora approvata dal Consiglio dei MinistriUnione Europea dell'Unione Europea, stabilisce l’introduzione di autorizzazioni preventive da parte di autori e produttori per l’uso delle opere da parte delle reti telematiche. In questo modo, quindi, non solo gli autori ma anche le case discografiche verrebbero tutelate. Relatore della direttiva è l’eurodeputato italiano Roberto Barzanti che spiega come il dibattito che si sta svolgendo in Europa opponga due approcci diversi al problema:

Roberto Barzanti"Da un lato c’è chi considera la materia regolabile attraverso il diritto degli autori e degli interpreti ritenendo l'opera come qualcosa che prolunga l'invenzione, l'intelligenza delle persone che le hanno dato vita - ed è appunto il diritto dell'autore sull'opera che, in questo caso, viene esaltato. L’altra impostazione invece è più pragmatica, di timbro anglosassone e sottolinea che il diritto è dell'oggetto, della merce in quanto tale. E, come merce, quel prodotto allora viene riferito al produttore, a chi lo ha finanziato, che regola poi, per suo conto, la questione dei compensi agli autori, del rispetto dei diritti, che sono collegati appunto a chi quell'opera ha concepito".

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