Intitolata a Gianni
Rodari, la scuola elementare di
Udine, offre un esempio di come l'apprendimento di una lingua straniera, in questo
caso l'inglese, o del Logo, il linguaggio di programmazione per bambini creato dal Seymourt Papert -
celebre matematico che sostiene il ruolo fondamentale del computer per l'apprendimento
della matematica - può diventare un gioco da ragazzi. Il sito della scuola, con la sua
divertente grafica ispirata al Corrierino dei Piccoli, mette a disposizione diversi
materiali: il Giornalino "Il Formicaio", è un esempio di come possono trovare
spazi nuovi le capacità creative dei piccoli studenti che mettono a disposizione
fotografie scattate da loro stessi e coloratissimi disegni.
Dai
disegni alle ricostruzioni iconografiche: il sito del Liceo Imbriani, esplora la cultura
locale, e le sue manifestazioni visive. Diverse modalità di comunicazione, alternative a
quelle tipiche curriculari, sono espresse nelle pagine del sito: e così un tema
caratteristico del programma scolastico può permettere la sperimentazione della propria
creatività. Attraverso il giornale della scuola, le poesie ed i progetti in Rete la
costruzione del sito può diventare per gli studenti un primo accesso alle tecnologie
multimediali.
Gli
ipertesti hanno una struttura abbastanza tradizionale e, esplicitamente, didattica. Uno di
essi è dedicato alle edicole
votive, espressione religiosa ed artistica caratteristica della cultura campana, sin
dai tempi della Magna Grecia. La navigazione può procedere a partire da una ricognizione
iconografica o da una testuale sul tema delle edicole votive e sul territorio di
Pomigliano D'Arco. Le immagini sono ben scelte e spiegate con accuratezza. Anche se,
forse, i link interni sono pochi.
I ragazzi del Majorana, lavorano
da qualche anno, ormai, in collaborazione con le scuole elementari di Pero dei Santi , con
la Mazzini di Avezzano e con la scuola media Enrico Fermi, per realizzare una favola in
Rete. Si tratta di un progetto ipertestuale, piuttosto, originale: i disegni ed i testi
dei bambini vengono acquisiti attraverso uno scanner ed immessi nelle pagine
dell'ipertesto. Il risultato è una fiaba aperta, che può essere percorsa, come tutti gli
ipertesti, in diverse direzioni.
La fiaba è costruita, in maniera interattiva, in modo tale che si possa scegliere il
personaggio e si possa parzialmente decidere dello sviluppo della storia. La creatività
dei bambini può, così, esprimersi, insieme, nel proporre nuove possibili conclusioni
alla vicenda che viene narrata. Inoltre, la collaborazione tra i tre livelli di
insegnamento, elementari, medie e superiori, permette di utilizzare in maniera cooperativa
le competenze sviluppate da bambini
e studenti più adulti.
Un numero speciale di Psicologia on line, una rivista sulle scienze della mente in
Rete, è stato dedicato, proprio a scuola, arte e creatività. Qui si trovano i link ad
alcune delle iniziative più interessanti delle scuole italiane. Ma anche alle iniziative
americane e giapponesi, dalla creazione di simulazioni educative alla navigazione
all'interno di ambienti interattivi come i Moo ed i Mud.
Qui è possibile scaricarsi anche un web browser per bambini: Kidnet explorer.
Tra i siti italiani segnalati su Psicologia on line, c'è Gesti di Carta, laboratori
didattico-creativi per bambini. Si tratta di iniziative realizzate dalle dottoresse Simona Astolfi e Giosi D'Amore,
pedagogiste ed insegnanti di corsi di aggiornamento per il personale docente. I loro
progetti sono stati concepiti per stimolare l'immaginazione e la fantasia del bambino.
L'idea è quella di utilizzare ogni tipo di materiali, da quelli più semplici come la
carta a quelli industriali e riciclati perché il bambino impari ad esercitare i suoi
sensi, dal tatto alla vista.
Uno dei progetti, "libri senza parole",
è appunto dedicato alla creazione materiale di un libro, in tutte le sue fasi, dal
menabò alla rilegatura, dal contenuto alle scelte di colore e di materiali. L'esperienza
si svolge in laboratorio con bambini tra i tre ed i 10 anni, e viene illustrata in Rete
con commenti dei bambini che hanno partecipato.
Concludiamo con il sito di una scuola
materna: quella della cittadina di Ginestra, dove i bambini lavorano in una mediateca,
gestita dall'insegnante Gianna Consonni e da un gruppo di genitori. Da questa esperienza
è nato un piccolo, semplice libro di videopoesie da sfogliare in Rete. I disegni dei
bambini illustrano brevi testi poetici. In questo modo elementare, i bambini possono
cominciare ad imparare che cos'è un ipertesto e come lo si può costruire in maniera
creativa.
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