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Scuola e media - Servizio del 31/05/99

Didattica e nuove tecnologie

di Michele Alberico

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Scuole on line
di Elena Capparelli


Nel 1997 il Ministero della Pubblica Istruzione ha dato ufficialmente il via al programma di sviluppo delle tecnologie didattiche che entro il 2000 coinvolgerà tutte le scuole italiane lavorando sulla alfabetizzazione dei docenti alle nuove tecnologie e sull'introduzione di laboratori informatici nelle scuole di tutti i livelli.

"Il programma di sviluppo delle tecnologie didattiche - spiega Mario Fierli, responsabile del Piano del Ministero - è un contenitore di attività, gran parte delle quali sono destinate a promuovere l'uso delle tecnologie nelle singole scuole italiane. Naturalmente questa parte del programma prevede dei finanziamenti alle scuole differenziati a seconda del livello di esperienza della scuola e a seconda che le scuole siano più o meno esperte e prevede, fra l'altro, anche formazione dei docenti, scuola per scuola, a livello di base, man mano che le scuole entrano nel programma. Una volta che un progetto pilota di grado avanzato è arrivato a maturazione fornisce automaticamente materiale per tutte le scuole italiane. Faccio un solo esempio fra i tanti: il primo progetto che è partito, "MultiLab", coinvolge 140 scuole di tutti gli ordini, dalla scuola materna fino alla scuola secondaria superiore. In questo momento stiamo preparando un'antologia multimediale delle migliori esperienze svolte all'interno del sistema "MultiLab" e metteremo in circolazione questo materiale".

La scuola elementare Jean Piaget - che fa parte del circolo didattico n. 145 di Roma, 25 classi per 527 alunni – è uno degli istituti che ha partecipato al progetto di sviluppo della multimedialità nella scuola, del Ministero della Pubblica Istruzione per l’uso della tecnologia nella scuola. La scuola ha ottenuto un finanziamento di 42 milioni.
La direttrice didattica Franca Lombardi ci spiega come hanno utilizzato questi soldi:
"Sono stati acquistati dieci nuovi Pc che sono stati distribuiti nelle scuole del circolo didattico (4 alla Piaget). Le classi che usano il computer sono 14. Abbiamo tre server, macchine fotografiche digitali, masterizzatori, usati per riprodurre gli ipertesti realizzati dagli alunni, con lavagne digitali e penne ottiche che riproducono il segno del bambino sul computer e anche uno scanner".

Bruna Barocci, una delle insegnanti, ci racconta quali sono le principali attività svolte dai bambini: “Il computer è inteso come strumento didattico-formativo. Sono state pensate attività diverse a seconda delle classi. Alcune partecipano con dei programmi collegati alle varie discipline, programmi tutoriali che sviluppano molto l’aspetto interattivo. Un programma molto usato, anzi probabilmente il più utilizzato, è quello di video-scrittura che è impiegato per la redazione del giornalino: “l’impiccione viaggiatore”; importante è anche la creazione di ipertesti, di mappe concettuali accompagnate da immagini e file audio. Per l’apprendimento dell’uso del computer e delle lingue straniere il modello di riferimento metodologico è quello pragmatico - anglosassone del “learning by using” ossia imparare usando gli strumenti, che comprende anche l’idea dell’imparare giocando, attraverso i giochi interattivi”.

Ognuna delle 14 classi ha nel calendario settimanale un orario stabilito per usare l’aula multimediale. Nonostante il bilancio positivo e l’impegno del personale docente, ci sono dei problemi di ordine pratico e culturale che non si è ancora in grado di risolvere. Secondo Luciano di Miele, un altro insegnante della scuola, la pesantezza burocratica - ci vogliono milioni di richieste per acquistare una semplice cartuccia - e la mancanza di tecnici che possano aiutare in caso di problemi con il computer sono i due fattori negativi che rallentano il lavoro degli insegnanti.

di Antonia Moro
Servizio del 24/03/99

Nel teatro Salieri di Legnago, invece, è stato allestito uno spettacolo per bambini che fa un uso divertente delle nuove tecnologie.

Spettacolo allestito a LegnagoNella sua casa, un robot le fa da maggiordomo. Sulle pareti del salotto, al posto dei quadri, ha scelto di appendere uno schermo sul quale scorrono immagini realizzate al computer. La signora Atlanta è la protagonista di "Fantastica", uno spettacolo che si ispira all'opera letteraria di Gianni Rodari.
Le storie e le filastrocche raccontate Robot (spettacolo di Legnago)dalla casalinga e dal robot, sono uno spunto per ripassare le materie studiate a scuola.
Guardando lo schermo i bambini scoprono come scrivere una determinata parola. Due marionette raccontano quanti equivoci possono nascere da un errore di ortografia.
Attraverso una serie di perché, l'attrice e il robot spiegano ai bambini concetti complicati come la legge di gravità. Ogni fase del racconto è semplificata attraverso le immagini.

Creatività ed interattività sono, dunque, probabilmente le parole chiave di questa rivoluzione digitale all'interno della scuola italiana. L'introduzione delle nuove tecnologie tende infatti a scardinare il concetto classico di comunicazione del sapere dalla cattedra, dal docente verso il discente e a favorire forme di comunicazione orizzontale o circolare in cui stimolare la creatività personale dello studente. In molti casi le nuove tecnologie non hanno fatto altro che portare a galla esperienze e sperimentazioni già da tempo percorse, hanno cioè in qualche modo potenziato un processo da molto tempo in atto: l'ipertesto ha sostituto il lavoro collaborativo di classe, la comunicazione telematica quella epistolare e il giornalino in Rete quello su carta. Navigazione

 

I ragazzi della scuola media Calliari di Verona ad esempio hanno prodotto un giornalino che in un secondo momento potrà essere messo in Rete. Preparando il giornale di classe imparano come si impagina un giornale, come scrivere un titolo o una didascalia o come raccogliere informazioni per un articolo. La macchina fotografica digitale e la telecamera, arricchiscono di foto e filmati il giornale on line.

Per questi giornalisti in erba, le nuove tecnologie si rivelano una fonte di informazioni. Nell'aula multimediale della scuola possono navigare e trovare notizie e curiosità da inserire nel giornale di classe. Usando le chat e la posta elettronica, ci si può mettere in contatto con ragazzi che abitano in altri paesi.

di Valeria Pini
Servizio del 10/05/99

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