La Rete vive un momento di grande popolarità tra
gli amministratori pubblici, ma questo boom corrisponde necessariamente ad un
miglioramento dellofferta di servizi che arrivano ai cittadini. Internet può
certamente contribuire a risolvere determinati problemi delle città, può fare emergere
modi nuovi e interessanti per comunicare e per socializzare, ma può anche ridursi ad
unoperazione puramente di facciata che lascia utenti ed amministrazioni nelle
medesime posizioni di partenza. Per fare un po il punto della situazione attuale
lOsservatorio delle reti
civiche della Città Invisibile ha portato a
termine un censimento delle esperienze di telematica civica in Italia.
Il rapporto che ha
individuato oltre 1100 (1,158 per essere precisi) siti italiani civici si è avvalso di
una variegata serie di fonti informative: si parte dai siti segnalati direttamente all'Osservatorio negli ultimi tre
anni, per passare ad una serie delenchi di reti civiche trovati su Internet, per
arrivare ai motori di ricerca (come Altavista e Virgilio) e alle pagine sui comuni elencati dalla rete
dell'Ancitel.
Un piccolo inciso sullAncitel, la rete telematica dellassociazione
nazionale comuni italiani. Si tratta di un sito molto ricco e frequentemente aggiornato in
cui trovate interessanti riferimenti a tutto ciò che concerne la politica civica
telematica e non telematica. Potete trovare un bollettino quotidiano, informazioni su
novità legislative, indicazioni sulla formazione e anche una serie di servizi di base tra
cui laccesso al Pubblico
Registro Automobilistico (PRA) utilizzabili però solo dagli utenti registrati cioè
in genere dagli operatori dei singoli comuni. Ma torniamo al censimento.
Scopo del censimento è
stato quello di ottenere una prima stima del ruolo che la telematica civica sta avendo
nello sviluppo urbano nelle diverse aree del Paese. Si voleva verificare l'ipotesi se le
applicazioni di telematica civica potessero o meno avere un forte impatto sull'efficienza
della Pubblica Amministrazione.
Il problema forse più complesso che è stato quello della classificazione dei vari siti in tipologie
riconoscibili.
La grandissima maggioranza dei siti censiti contiene informazioni più che servizi.
Solitamente le pagine di questi siti offrono una descrizione dei luoghi o della storia del
Comune. Più di rado vengono inserite notizie relative ad eventi locali come fiere e
manifestazioni. I siti che si fermano a questo livello sono considerati siti vetrina,
hanno cioè scarsissimo aggiornamento e usano Internet nientaltro che come un
duplicato di servizi informativi tradizionali come stampa e televisione. Non sfruttano
cioè linterattività della Rete.
Quasi tutti i siti comunali elencano
gli uffici che hanno rapporti con il pubblico, forniscono recapiti, nomi dei dirigenti e
numeri telefonici, ma senza predisporre strumenti interattivi come caselle e-mail o FAQ
(Frequently Asked Questions). In alcuni casi sono disponibili in Rete i documenti prodotti
dal Comune, come le delibere consigliari. L'interattività è relegata, in alcuni casi,
allapertura di una casella e-mail del sindaco o del Comune stesso. Come nel sito del comune di Ciampino in provincia di
Roma.
Un servizio più efficiente è fornito da quelle realtà in cui è stata prevista la
presenza di unorganizzazione studiata appositamente per gestire il servizio su web.
Quando esiste una redazione web che gestisce la pubblicazione e l'aggiornamento delle
informazioni. La produzione dinformazione è però spesso pensata sul modello
televisivo, un modello da uno-a-molti, in cui esiste una sola fonte che produce per una
pluralità di fruitori. Nei siti comunali i servizi di comunicazione molti-a-molti,
specifici di Internet come i newsgroups, i forum di discussione e le mailing lists, sono
leccezione e non la norma. Lesempio forse piu emblematico accanto alle
grandi esperienze di reti civiche come quella bolognese o milanese è il sito
pionieristico di Desenzano del Garda.
Sulla base dei dati è stato possibile elaborare una serie di statistiche
sui progetti di reti civiche. Le zone a densità maggiore si concentrano nel nord Italia
con qualche lodevole eccezione mentre il sud ultimamente con un tasso di crescita pari al
190% è in grande ripresa. Qui invece abbiamo i siti in rapporto alla popolazione. La
Basilicata appare in testa insieme allEmilia Romagna non tanto per la quantità di
progetti quanto piuttosto per la scarsa densità abitativa.
La Rete diventerà generatrice di novità e cambiamento solo quando gli utenti potranno
e sapranno trasformarsi da utilizzatori passivi a soggetti dell'innovazione. Il fattore di
successo non è nel mezzo in sé, ma nel reale utilizzo delle risorse di cui dispone: il
vero fattore di successo è la formazione. |