Dottor Internet. Quali sviluppi ha la medicina online?
Il progresso scientifico si accompagna sempre di più a quello
tecnologico, con il quale il più delle volte trova importanti
sinergie anche per la prevenzione e cura delle malattie. Con un caso
avvenuto in Australia entriamo nel merito dell'argomento. Per quella
coppia di anziani del New South Wales, in Australia, Internet aveva
reso il mondo a portata di un clic. Medici, farmaci ed informazioni
su problemi di salute, che ad una certa età vanno controllati, non
costavano più di uno scatto alla risposta. Poca cosa rispetto
all'alternativa di ore di viaggio verso Sydney ed ore di attesa dal
medico. Così, per scoprire cosa era quel dolore che tormentava la
moglie da due giorni, la soluzione più semplice fu consultare la
clinica online: un paio di e-mail, un test medico interattivo e la
riposta fu immediata. Era un cancro. La coppia presa dal panico, si
suicidò. Dopo l'autopsia si scoprì che la diagnosi era sbagliata.
Ma il caso della coppia australiana è un esempio estremo dei rischi
della medicina online. La domanda che ci dobbiamo, a questo punto
rivolgere è: è possibile curarsi via Internet?
Cifre ed esperimenti
Negli Usa il 48 per cento delle persone si affida ad Internet per
curarsi ed ordinare farmaci. In Italia, secondo l'ultimo rapporto
del Censis, sono 4 milioni i navigatori che cercano informazioni
sulla salute; di questi il 60,2 % si fida delle informazioni in rete
(il 75 % tra i più giovani), il 72,9 % valuta positivamente l'uso
di Internet da parte dei medici (l'84 % tra i più giovani) e 20
mila, infine, sono le specialità di farmaci acquistati online. Non
stupisce, quindi, che la medicina online sia al secondo posto, per
numero di accessi, sui motori di ricerca, dopo il porno. La
proliferazione di siti per le consultazioni mediche (più di 100
mila in tutto il mondo) ha convinto gli scienziati ad indagare sulla
qualità delle informazioni in rete. Ed i risultati registrati sono
davvero poco incoraggianti. Un esempio è la ricerca apparsa sul
British Medical Journal condotta dall'epidemiologo italiano,
Maurizio Bonati e dalla quale è emerso che su 41 siti di diverse
nazionalità consultati, solo 4 davano consigli accettabili per
curare una normale influenza infantile. Gli altri erano lacunosi,
incompleti, a volte pericolosi. Stesso esperimento è stato condotto
anche per reperire informazioni sulla tosse ed i suoi rimedi ed i
risultati raggiunti, sono stati pressoché uguali. Video e mouse,
insomma non sono in grado di rimpiazzare il medico con le sue
conoscenze. Da "Farmacie Internet. Guida per la ricerca di
informazioni attendibili" (Organizzazione Mondiale della
Sanità) si ricavano i giusti consigli per una corretta
consultazione di Internet. Si dice che un sito attendibile che
fornisce informazioni su un farmaco dovrebbe specificare: -
Principio attivo: oltre al nome del prodotto - Nome degli altri
componenti del farmaco che possono, in certi casi, causare disturbi
- Indicazioni sull'uso - Controindicazioni (per esempio durante la
gravidanza o se interagisce con altri farmaci) - Possibili effetti
collaterali - Come conservare il prodotto - Nome del produttore e
come contattarlo direttamente - Data dell'ultimo aggiornamento delle
informazioni contenute nel sito. Di siti medici, di farmaci e dei
"progetti di eccellenza", i cosiddetti progetti col
"Bollino Blu" di garanzia (art. 12 D.L. 502/92) si è
parlato recentemente nel corso del Forum Sanità Futura 2001 che si
è tenuto a Cernobbio. Il Ministero della Sanità ha stanziato 115
miliardi di lire per i "progetti di eccellenza" presentati
dalle varie Regioni d'Italia tesi a migliorare i rapporti
medico/paziente. Sono state presentate ben 37 soluzioni che si
occupano di comunicazione integrata, per consentire maggior
facilità nel reperimento delle notizie, oltre ai 22 progetti per
l¹assistenza a particolari pazienti affetti dai morbi di Parkinson
e di Alzheimer, ma anche a malati psichiatrici e tossicodipendenti.
Si sono, infine, annunciati i servizi di teleprenotazione delle
prestazioni specialistiche, di informazioni sui ricoveri
ospedalieri, di invio dei referti per via telematica e di
telepagamento dei ticket dalle farmacie.
I pericoli
Capirete quanto sia complesso valutare la giusta
attendibilità delle informazioni riportate. Non solo, infatti, l'autodiagnosi,
ma anche la vendita dei farmaci che in rete sono ordinati come
caramelle sono fenomeni complessi e preoccupanti. I pericoli sono
molteplici: non avendolo prescritto un medico, il farmaco ordinato
potrebbe non essere quello giusto, oppure potrebbe essere scaduto e,
quindi tossico, per il paziente. Il rischio è così elevato che
ogni ora 11 americani, grandi consumatori di farmaci in rete,
muoiono per i loro effetti nocivi, sempre stando all'analisi
condotta da Bonati.
Bollini blu
Internet è senza dubbio per l'universo salute un contenitore
inesauribile di dati, informazioni, consigli, terapie e servizi.
Difficile, soprattutto, per noi profani, è capire quanto tutto ciò
sia attendibile. L'unica difesa contro le informazioni mediche
approssimative è una certificazione di qualità rilasciata dalla
Health on the Net Foundation, una fondazione svizzera non profit che
fa riferimento all'Università di Ginevra. Sono stati loro, per
primi, a ideare "bollini blu" di garanzia che assicurano
la qualità dei siti sulla salute. Le regole da seguire, per
ottenerli, sono precise: indicare credenziali, nome, telefono e
recapito dell'autore, riferimenti bibliografici delle informazioni
fornite e data dell'ultimo aggiornamento del sito. Kathleen
Griffiths, autrice dell'unica ricerca sulla qualità dei siti
dedicati alla psicoterapia, ritiene che non si debba demonizzare
Internet. "Sulla superstrada dell'informazione cresce un po' di
tutto: l'importante è studiare una strategia che distingua i fiori
dalle erbacce".
|