Mercoledi' 23 maggio 2001

Revisione testi a cura della redazione internet di MediaMente

Dottor Internet. Quali sviluppi ha la medicina online?

Una rete di medici

Università e sanità si incontrano sul Web

I danni dell'informazione medica in Rete

Non cliccate su quel farmaco!


Dottor Internet. Quali sviluppi ha la medicina online?

Il progresso scientifico si accompagna sempre di più a quello tecnologico, con il quale il più delle volte trova importanti sinergie anche per la prevenzione e cura delle malattie. Con un caso avvenuto in Australia entriamo nel merito dell'argomento. Per quella coppia di anziani del New South Wales, in Australia, Internet aveva reso il mondo a portata di un clic. Medici, farmaci ed informazioni su problemi di salute, che ad una certa età vanno controllati, non costavano più di uno scatto alla risposta. Poca cosa rispetto all'alternativa di ore di viaggio verso Sydney ed ore di attesa dal medico. Così, per scoprire cosa era quel dolore che tormentava la moglie da due giorni, la soluzione più semplice fu consultare la clinica online: un paio di e-mail, un test medico interattivo e la riposta fu immediata. Era un cancro. La coppia presa dal panico, si suicidò. Dopo l'autopsia si scoprì che la diagnosi era sbagliata. Ma il caso della coppia australiana è un esempio estremo dei rischi della medicina online. La domanda che ci dobbiamo, a questo punto rivolgere è: è possibile curarsi via Internet?

Cifre ed esperimenti
Negli Usa il 48 per cento delle persone si affida ad Internet per curarsi ed ordinare farmaci. In Italia, secondo l'ultimo rapporto del Censis, sono 4 milioni i navigatori che cercano informazioni sulla salute; di questi il 60,2 % si fida delle informazioni in rete (il 75 % tra i più giovani), il 72,9 % valuta positivamente l'uso di Internet da parte dei medici (l'84 % tra i più giovani) e 20 mila, infine, sono le specialità di farmaci acquistati online. Non stupisce, quindi, che la medicina online sia al secondo posto, per numero di accessi, sui motori di ricerca, dopo il porno. La proliferazione di siti per le consultazioni mediche (più di 100 mila in tutto il mondo) ha convinto gli scienziati ad indagare sulla qualità delle informazioni in rete. Ed i risultati registrati sono davvero poco incoraggianti. Un esempio è la ricerca apparsa sul British Medical Journal condotta dall'epidemiologo italiano, Maurizio Bonati e dalla quale è emerso che su 41 siti di diverse nazionalità consultati, solo 4 davano consigli accettabili per curare una normale influenza infantile. Gli altri erano lacunosi, incompleti, a volte pericolosi. Stesso esperimento è stato condotto anche per reperire informazioni sulla tosse ed i suoi rimedi ed i risultati raggiunti, sono stati pressoché uguali. Video e mouse, insomma non sono in grado di rimpiazzare il medico con le sue conoscenze. Da "Farmacie Internet. Guida per la ricerca di informazioni attendibili" (Organizzazione Mondiale della Sanità) si ricavano i giusti consigli per una corretta consultazione di Internet. Si dice che un sito attendibile che fornisce informazioni su un farmaco dovrebbe specificare: - Principio attivo: oltre al nome del prodotto - Nome degli altri componenti del farmaco che possono, in certi casi, causare disturbi - Indicazioni sull'uso - Controindicazioni (per esempio durante la gravidanza o se interagisce con altri farmaci) - Possibili effetti collaterali - Come conservare il prodotto - Nome del produttore e come contattarlo direttamente - Data dell'ultimo aggiornamento delle informazioni contenute nel sito. Di siti medici, di farmaci e dei "progetti di eccellenza", i cosiddetti progetti col "Bollino Blu" di garanzia (art. 12 D.L. 502/92) si è parlato recentemente nel corso del Forum Sanità Futura 2001 che si è tenuto a Cernobbio. Il Ministero della Sanità ha stanziato 115 miliardi di lire per i "progetti di eccellenza" presentati dalle varie Regioni d'Italia tesi a migliorare i rapporti medico/paziente. Sono state presentate ben 37 soluzioni che si occupano di comunicazione integrata, per consentire maggior facilità nel reperimento delle notizie, oltre ai 22 progetti per l¹assistenza a particolari pazienti affetti dai morbi di Parkinson e di Alzheimer, ma anche a malati psichiatrici e tossicodipendenti. Si sono, infine, annunciati i servizi di teleprenotazione delle prestazioni specialistiche, di informazioni sui ricoveri ospedalieri, di invio dei referti per via telematica e di telepagamento dei ticket dalle farmacie.

I pericoli
Capirete quanto sia complesso valutare la giusta attendibilità delle informazioni riportate. Non solo, infatti, l'autodiagnosi, ma anche la vendita dei farmaci che in rete sono ordinati come caramelle sono fenomeni complessi e preoccupanti. I pericoli sono molteplici: non avendolo prescritto un medico, il farmaco ordinato potrebbe non essere quello giusto, oppure potrebbe essere scaduto e, quindi tossico, per il paziente. Il rischio è così elevato che ogni ora 11 americani, grandi consumatori di farmaci in rete, muoiono per i loro effetti nocivi, sempre stando all'analisi condotta da Bonati.

Bollini blu
Internet è senza dubbio per l'universo salute un contenitore inesauribile di dati, informazioni, consigli, terapie e servizi. Difficile, soprattutto, per noi profani, è capire quanto tutto ciò sia attendibile. L'unica difesa contro le informazioni mediche approssimative è una certificazione di qualità rilasciata dalla Health on the Net Foundation, una fondazione svizzera non profit che fa riferimento all'Università di Ginevra. Sono stati loro, per primi, a ideare "bollini blu" di garanzia che assicurano la qualità dei siti sulla salute. Le regole da seguire, per ottenerli, sono precise: indicare credenziali, nome, telefono e recapito dell'autore, riferimenti bibliografici delle informazioni fornite e data dell'ultimo aggiornamento del sito. Kathleen Griffiths, autrice dell'unica ricerca sulla qualità dei siti dedicati alla psicoterapia, ritiene che non si debba demonizzare Internet. "Sulla superstrada dell'informazione cresce un po' di tutto: l'importante è studiare una strategia che distingua i fiori dalle erbacce".