Secondo la rivista Time, per gli americani
la ricerca delle proprie origini più che un hobby è diventata
proprio un ossessione. A gonfiare il fenomeno sono sopraggiunti poi i
nuovi strumenti dell'era digitale: i computer che rischiano di rendere
la genealogia on line una dipendenza, siti sofisticati e ben
organizzati che hanno fatto la ricerca facile e alla portata di tutti
ed il moltiplicarsi di chat rooms dove gli appassionati si scambiano
informazioni e consigli. Melanie Rigney è una pioniera della
ricostruzione dell'albero genealogico via Internet. È direttrice
della rivista Writer's
Digest e tra i fondatori di Family
Tree, un mensile che, ovviamente, ha anche una sua versione
sull'autostrada informatica.
Ecco perché, secondo la Rigney, la
ricerca del proprio passato in Rete sta riscuotendo tutto questo
successo: "Credo che la gente faccia le sue ricerche sul Net
perché prima di tutto si sente più sicura. Nessuno sa chi sei e se
sbagli non ci sono problemi. La quantità di informazioni a
disposizione è immensa e i siti a cui rivolgersi tantissimi. Io dico
sempre che Internet ha reso la genealogia un fatto democratico.
Chiunque, in qualunque parte del mondo ed in qualsiasi momento, può
mettersi alla ricerca dei suoi antenati. Non serve più andare in
biblioteca, negli uffici, e rispettare determinati orari. Per di più
è anche semplice cercare on line. Ma c'è un altro motivo
fondamentale. Adesso si cominciano ad usare le 'chat room' dove ci si
scambiano informazioni e si parla delle proprie esperienze".
Melanie Rigney fornisce anche l'identikit degli individui che oggi
si rivolgono alla tecnologia per ritrovare le loro origini:"Credo
che specialmente i nati dopo la seconda guerra mondiale, i così detti
'baby boomers', hanno un desiderio-bisogno crescente di sapere da dove
vengono. Solo così possono scoprire la loro identità e capire meglio
chi sono. Secondo le statistiche sono 113 milioni gli americani alla
ricerca dei loro antenati. La maggior parte delle famiglie di questo
paese è arrivata con la grande migrazione dei primi del '900. E
molti, in quel tempo, per integrarsi nel nuovo mondo, cancellavano il
passato. Nella frenetica società attuale crescono solitudine e
alienazione e rinasce la voglia di trovare la propria storia. La fine
del millennio ha poi portato una sorta di nostalgia per il passato. E
questa nostalgia, insieme il senso di smarrimento, hanno fatto il
successo della genealogia, il tentativo di ritrovare l'appartenenza a
qualche cosa o a qualcuno."
In tutti gli strati sociali ed in tutti
i gruppi etnici la ricerca del passato ha attecchito moltissimo, ma in
alcuni casi ha anche assunto una valenza inconsueta. In particolare i
mormoni più di tutti si sono concentrati sul problema. Per loro i
predecessori dannati possono essere salvati con un battesimo
retroattivo. Per questo hanno mandato missionari in giro per il globo
ed hanno organizzato 3.200 centri di raccolta informazioni in 64 paesi
del mondo, raccogliendo documenti che toccano fino a 2 miliardi di
persone.
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