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Lo sviluppo della stampa digitale

Breve storia del giornalismo su Web

Dopo un primo periodo di gavetta, come "ruota di scorta" dell'informazione tradizionale, la stampa on line ha presto acquistato carattere e personalità autonome

di Tommaso Russo

L'Unione SardaL'Unione Sarda è stato il primo quotidiano europeo a mettere on line la sua prima pagina. Era il 1994 e i quotidiani europei cominciavano a valutare la possibilità di sfruttare la Rete come strumento pubblicitario. Si pensava che mettere la prima pagina in Rete, e solo quella, attirasse il lettore, un po’ come gli strilloni di una volta che gridavano i titoli delle notizie in mezzo alla strada. L'idea di mettere on line interi articoli sembrava ancora una follia, un rischio da non correre per l'editoria. Sempre nel '94, negli Stati Uniti, il giornalismo on line era invece già una realtà. I grandi distributori di connessioni ad Internet come AOL e Prodigy fornivano notizie in tempo reale, e nascevano le prime Webzine, i giornali interamente in Rete. All'inizio si trattava di giornali realizzati da studenti di college e circolanti attraverso bbs, come il Trincoll Journal, che rivendica il titolo di prima Web-zine della Rete.

Il boom del giornalismo on line avviene negli anni dal 1996 al 1997. Nasce negli Stati Uniti l'idea di Msnbc il primo vero e proprio giornale on line. Si trattava di una testata legata ad una Rete televisiva NBC, ma dietro all'operazione c’era il fondatore della microsoft Bill Gates. Quella di Msnbc è stata una delle prime vere operazioni giornalistiche sul Web: una redazione con 150 giornalisti interamente dedicata a costruire un giornale on line che riprendesse in modo originale i contenuti delle news televisive.

Sempre di Bill Gates è l'idea di Slate, il primo giornale on line interamente autonomo e slegato da testate televisive o giornalistiche. All'inizio sembrava destinato al flop, pochi utenti sembravano disposti a pagare i 19 dollari mensili dell'abbonamento. Ben presto, tuttavia, sulla scia di siti come quello del New York Times, Slate apre gran parte delle sue pagine gratis a tutti i lettori. È la conferma di un altro dei paradossi del Web. E cioè che il successo economico si raggiunge solo passando attraverso le offerte gratuite.

Siti di news nati in quegli anni come CNN e ABCnews, nel corso del tempo hanno differenziato sempre di più i propri contenuti da quelli delle loro testate televisive. Mentre a casa il telespettatore guarda i notiziari, al lavoro ed in ufficio si collega al sito per leggere gli ultimi approfondimenti e sapere come è andata a finire una storia. È l'inizio di una convergenza tra tv e Internet, in cui però rimangono distinte le peculiarità dei due diversi media.

la Repubblica.itIl 14 Gennaio 1997 in Italia un piccolo gruppo di giornalisti, guidati da Vittorio Zambardino, raccoglie la sfida lanciando Repubblica.it. Non si tratta della copia del giornale cartaceo in Rete, ma di un giornale diverso che in parte riprende i contenuti del quotidiano ma si rivolge al pubblico della Rete dando grande spazio ai temi della tecnologia e dei nuovi media. E' un immediato successo, e si parla molto presto di 500.000 click al giorno.

New York TimesSull'onda dell'arrivo in Rete di testate storiche come il New York Times, Washington Post e Wall Street Journal, comincia a cambiare il modo di fare giornalismo. Le notizie sono sempre più settoriali e individualizzate, quasi ognuno di questi giornali permette di crearsi la propria versione personale di quotidiano, scegliendo il tipo di notizie che vuole ricevere nella propria posta o sul desktop.

Nasce e ha sempre più successo con la Rete, un giornalismo di servizio in cui è possibile assortire insieme notizie come la caduta di un governo, le quotazioni di borsa e le notizie sul traffico locale e sulla propria città. Le riviste on line cominciano ad avere successo se si differenziano dalle altre e raggiungono un pubblico settoriale. Questa situazione dà anche qualche opportunità in più alle webzine culturali come la celebre americana Salon, punto di riferimento politico culturale della sinistra americana.

 

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