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Tema del 07 aprile 2000

Turismo in rete

Viaggi online

Si diffonde sempre di più tra gli utenti Internet l'abitudine di utilizzare il Web per organizzare viaggi reali, con tanto di valige, biglietti aerei e prenotazioni

di Antonio Leonardi, Michele Alberico, Elena Capparelli

 Fin da quando si è diffusa tra il grande pubblico, la Rete è diventata la grande metafora di un viaggio. Si parla di "navigare" sul Web, i browser più usati si chiamano Navigator o Explorer e nei loro marchi si trovano simboli come la ruota di un timone. Insomma, usare il Web è diventato sinonimo di viaggio virtuale. Ma oggi lo sviluppo commerciale del Web sta introducendo novità piuttosto interessanti anche nel settore del turismo reale.

L'esempio dei viaggi messi all'asta on line all'ultimo momento è probabilmente uno dei più innovativi e sfrutta in pieno l'interattività dei mezzi telematici, ma il matrimonio tra il mondo dei viaggi e l'e-business è comunque tra i più riusciti. Nel 1999 infatti il commercio elettronico legato al turismo on line si è piazzato al secondo posto nella classifica dei beni e servizi acquistati in Rete, dopo la voce "hardware e software" e prima dei servizi finanziari. E le previsioni indicano che il settore è ancora in crescita.

Turisti per casoA questo proposito un testimone d'eccezione e un viaggiatore conosciuto a molti telespettatori è il "turista per caso" Patrizio Roversi:"I nostri amici che si intendono di navigazione, prima di andare in un posto prendono una serie di appuntamenti via Internet e si fanno delle conoscenze in Rete. Ad esempio con noi adesso sta lavorando un nostro amico che si chiama Andrea contattato attraverso Internet quando lui abitava New York e conosciuto fisicamente a New York. La Rete offre al turista una serie di potenzialità enormi. Io stesso non sono una persona che naviga per navigare, io navigo quando mi serve una cosa".

La Rete, dunque, può essere una fonte preziosa di notizie e informazioni che nemmeno la più aggiornata delle guide tradizionali su carta può riportare. E non solo aiuta a pianificare il viaggio, ma si rivela molto utile quando si tratta di acquistare il biglietto. Attualmente ci sono a disposizione del cliente sistemi piuttosto innovativi per comprare un biglietto a buon prezzo partecipando a un'asta online, ma le agenzie di viaggio digitali sono molte, senza contare che anche diverse compagnie aeree, per esempio, vendono direttamente biglietti attraverso i loro siti.

Ma viaggiare non significa solo acquistare il biglietto e organizzare gli spostamenti nel luogo prescelto. Spesso viaggiare significa ritrovare il tempo per riflettere, per leggere e, perché no, per tenere un diario di viaggio. Che altri potranno leggere.

AndumaE c'è già chi si sta specializzando nella raccolta e nella pubblicazione di diari di viaggio particolarmente riusciti e chissà che il prossimo Chatwin non si nasconda proprio tra questi autori. È il caso dei fondatori del sito Anduma, una parola che in dialetto lombardo significa "andiamo":"Anduma nasce come una comunità virtuale, non come una agenzia su Internet. È un posto dove le persone dialogano tra loro e si scambiano informazioni e questa è la peculiarità di Anduma, oltre a dare dei consigli su quali sono le migliori destinazioni e i migliori luoghi dove andare. La vera connotazione è proprio l'interattività tra le persone e la possibilità di ottenere consigli, scambiarsi opinioni, organizzare gruppi di viaggio insieme. Creare una comunità virtuale è assolutamente importante perché permette ai partecipanti alla comunità di vivere un'esperienza comune, di vivere in un luogo dove tutti condividono gli stessi gusti, gli stessi ideali e partecipano per un'esperienza comune".

Insomma da un viaggio si può portare indietro molto di più delle classiche fotografie da mostrare agli amici. E allora torniamo a sentire Patrizio Roversi, turista per mestiere insieme a Susi Blady, che dopo ogni viaggio ricostruisce un diario un po' particolare, che invece di essere scritto, è fatto di immagini:

"Abbiamo aperto anche un sito e l'abbiamo fatto apposta per poter comunicare delle cose che magari non passano nei resoconti televisivi. Perché la TV ha le proprie esigenze di ritmo, ci sono tante cose da dire, ma spesso mancano i tempi. Attraverso Internet cerchiamo di collegarci a quelli che ci guardano, che ci lasciano dei messaggi e che ci tengono informati sui loro viaggi. In ogni caso la cosa interessante sta nel fatto di comunicare una sensazione, delle esperienze, delle conoscenze".

E se la Terra non vi basta più e volete allargare i vostri confini sul Web c'è quello che fa per voi. L'agenzia Space Adventures ha annunciato per il 2003 il primo volo spaziale per turisti. Al modico prezzo di 170 milioni di lire, inclusa una settimana di addestramento. Nell'attesa, potete provare il brivido di un volo su un Mig da combattimento dell'aviazione russa o di un volo suborbitale in assenza di gravità.

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