È un successo
il primo seggio elettronico, ore 13.00
Presto potremo dire addio alle
vecchie cabine elettorali, alle matite e alle schede per votare.
Dopo la sperimentazione dell’Arizona, è un piccolo comune
nostrano infatti a vantare il successo del voto elettronico.
Alle ultime elezioni regionali, i votanti di una delle sezioni
di San Benedetto del Tronto hanno ricevuto una smart card per
votare e hanno trovato un seggio elettronico ad attenderli. Il
seggio- pilota, presentato questa mattina dal vicesindaco
Giovanni Gaspari al convegno “Smart card: documento d’identità
elettronico e firma digitale. Stato dell’arte in Italia e
prospettive europee”, ha coinvolto 363 elettori di tutte le
età (il più anziano aveva 81 anni) che, dopo aver votato nella
tradizionale cabina, hanno accettato volontariamente di provare
l’e-vote, dopo aver seguito un apposito percorso di
formazione. “Ci interessava soprattutto – ha spiegato il
vicesindaco Gaspari – sondare l’interesse e la
disponibilità dei cittadini alle nuove tecnologie. E devo dire
che il risultato è stato sorprendente. Anche i più anziani
hanno confessato di provare soddisfazione per essere riusciti a
superare una prova”. Oltre il 70 per cento dei votanti,
infatti, ha dichiarato di fidarsi del voto elettronico e di non
aver trovato difficoltà, il 97,7 per cento ripeterebbe l’esperienza
e il 96 per cento è favorevole all’introduzione del voto
digitale in Italia. Le operazioni di spoglio e di voto sono
state rapidissime: “abbiamo ottenuto i risultati del voto dopo
…8 secondi con un notevole risparmio economico e di tempo”.
Per quanto riguarda le garanzie di anonimato e sicurezza (su cui
dovrà esprimersi il ministero degli Interni) “nel momento in
cui l’elettore – spiega Gaspari – termina l’operazione
il sistema genera un vortice tale da non rendere riconoscibile
il votante”.
Norme e
gazzette si preparano per la rete, ore 13.30
Un portale specializzato per
accedere gratuitamente a tutte le norme messe on line dalle
pubbliche amministrazioni e dall’Unione Europea. Si tratta di
Norme in rete, il prototipo finanziato dall’Aipa e gestito dal
ministero della Giustizia, presentato oggi al convegno omonimo,
a cui hanno partecipato tra gli altri Caterina Lupo dell’Aipa
e Giorgio Zoppi, amministratore delegato della Gartner Group. Il
sito, scritto in linguaggio Xml, è stato progettato un anno fa
e si basa su un sistema di motori di ricerca che intercetta,
come l’analogo prototipo europeo, l’Euregis, i materiali
giuridici e normativi presenti sulle pagine della Pubblica
amministrazione. “L’obiettivo – ha spiegato la Lupo – è
facilitare la conoscenza diretta delle norme e delle loro
applicazioni per i cittadini”. “Servirà anche per orientare
i naviganti che a volte rischiano di subire delle vere e proprie
frodi sulla rete”, ha aggiunto Zoppi. Alberto Plini, dell’Istituto
Poligrafico e Zecca dello stato, ha presentato il progetto di
messa in rete delle gazzette ufficiali, dalla parte normativa a
quella sui concorsi, ai supplementi e alle serie speciali, che
offrirà la possibilità di ricerca ipertestuale e in base alla
data e alla materia trattata. Il servizio sarà in rete entro la
fine dell’anno, in linea con la normativa comunitaria che
prevede la messa on line da parte degli stati membri di
informazioni pubbliche di carattere ambientale, culturale e
giuridico-amministrativo per la fine del duemila.
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