Indispensabile
il dialogo tra Rupa e reti corte, ore 18.00
Per trasformare le innovazioni in
sviluppo del territorio occorre partire dalle reti locali e non
imporre un modello calatp dall'alto. Le cosiddette "rete
corte" infatti, termine coniato proprio in questi giorni al
Forum, costituiscono una realtà in quasi tutta Italia e
nonostante le scarse o quasi inesistenti risorse disponibili
garantiscano ai cittadini l'accesso a una serie di servizi degli
enti locali. A ricordarlo è il responsabile dei Servizi
Informativi della regione Toscana, Giancarlo Galardi, nel corso
del convegno "Le reti telematiche regionali: strumenti per
l'innovazione della Pubblica amministrazione per il sostegno
allo sviluppo locale". "La parola chiave deve essere
inclusione - ha spiegato Galardi - coinvolgimento dei comuni
più piccoli e più poveri". Il modello della Regione
Toscana, lanciato dallo slogan "rete di soggetti e rete di
servizi, non rete di fili", (a quelli ci pensano le
imprese, ha detto Galardi), offre spazio e assistenza ai comuni
e alle provincie del territorio. Rivolgendosi al ministro per
gli Affari regionali, Agazio Loiero, Galardi ha chiesto di
stabilire al più presto l'avvio della Rupa, la Rete unitaria
della pubblica amministrazione.
Busetto,
le Pmi accettino la sfida dell'on line, ore 16.30
Lo sviluppo delle nuove
tecnologie offre alle aziende italiane l'opportunità di
competere sui mercati internazionali. Per raggiungere questo
obiettivo il ministero dell'Industria ha avviato, in sinergia
con Confidustria, Confcommercio, Unioncamere e Confartigianato,
un roadshow per avvicinare piccole e medie imprese al
mondo Internet promuovendo degli incontri sul territorio per
informare sulle nuove frontiere dell'on line. Ne ha parlato oggi
aprendo i lavori del convegno "E-commerce, il ruolo delle
pubbliche amministrazioni", Antonello Busetto, della
segreteria tecnica del ministero dell'Industria, Commercio e
Artigianato. Secondo i dati forniti da Busetto sono circa 1
milione e mezzo le imprese presenti in rete ma soltanto 1500
quelle realmente attive su Internet. "Abbiamo intenzione di
andare incontro alle imprese - ha detto Busetto - integrando gli
aiuto finanziari previsti dalla Finanziaria con un pacchetto di
agevolazioni. Tra breve inoltre emaneremo una circolare per
chiarire, in base a quanto previsto dal decreto legislativo 114
dedicato al commercio, le caratteristiche di chi vuole avviare
un'attività economica in rete". Busetto ha illustrato i
dati di una ricerca condotta dal Worl Economics Forum da cui
emerge il ritardo dell'Italia nell'efficienza del contesto
all'interno del quale si sviluppa il business. "Il ritmo di
crescita del mercato dell'informatica - ha concluso Busetto -
risulta però superiore alla media mondiale. Le pmi devono
allora accettare la sfida posta dalle nuove tecnologie".
Poste
Italiane viaggiano on line, ore 15.00
Poste Italiane si rifà il look e
offre on line vecchi e nuovi servizi, a cui è possibile
accedere tramite chioschi multimediali che entro l'anno saranno
posti nei 15mila uffici postali ormai informatizzati. Questi
alcuni dei numerosi progetti dell'agenda duemila di Poste
Italiane. "Il rilancio e il risanamento di Poste Italiane -
ha spiegato l'amministratore delegato di Postecom, l'anima
virtuale della società, al convegno "E-commerce, il ruolo
delle pubbliche amministrazioni" - passano attraverso
l'informatizzazione dei servizi, come il francobollo e il
telegramma elettronici, e l'offerta di nuove opzioni, tra cui
l'internet banking e la firma digitale. Non bisogna dimenticare
che le nuove tecnologie vanno vissute come un'occasione di
sviluppo e non subite come una minaccia al business
esistente". Servizi ai cittadini alle pubbliche
amministrazioni e alle imprese. "Poste Italiane offre la
possibilità di certificare la firma digitale, favorendo la
semplificazione delle procedure e della gestione documentale,
con tutte le garanzie di sicurezza legale. Ci sarà una smart
card per interagire con la P.A e usufruire dei servizi di
postecert".
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