Calciatori in rete (neurale)
Eleonora Giordani
L'Intelligenza Artificiale per limitare il rischio infortuni dei
giocatori: un esperimento firmato Milan e Computer Associates
Tra stiramenti, contusioni, mali di stagione, scatti di nervi e
problemi di cuore dei giocatori, spesso presidenti e allenatori
sono mal ripagati degli investimenti affrontati per mettere su una
grande squadra di serie A.
Per assicurarsi contro l'alto rischio infortuni e non compromettere
le stagioni future, il Milan si è rivolto all'Intelligenza Artificiale.
Insieme al più tecnologico dei suoi sponsor, Computer Associates,
il team medico sportivo rossonero ha messo a punto un software basato
sulle reti neurali. I dati fisiologici, ortopedici e meccanici sulla
forma fisica degli atleti (ma anche quelli psicologici, sulle motivazioni
e il morale) vengono inseriti in un grande database "intelligente"
e correlati agli incidenti avvenuti in fase di allenamento e in
gioco.
Il programma si chiama CleverPath
Predictive Analysis Server: analizza tutte queste informazioni
e lancia un allarme quando si accorge, sulla base dei dati raccolti,
che un giocatore potrebbe trovarsi in una situazione a rischio.
A quel punto il tecnico sportivo può intervenire. "Stiamo cercando
di costruire quello che nell'automobile è il cruscotto" ci spiega
Davide Tognaccini, preparatore atletico del Milan. "Invece di navigare
ad occhio, con molto empirismo, cerchiamo di avere risposte incrociando
informazioni su carburante, velocità e tutti quegli elementi necessari
a fare la strada migliore senza errori".
In questo scenario, tutti tengono a sottolineare come l'ultima parola
spetti comunque a medici e allenatori, che trovano nel sistema uno
strumento per potenziare le loro capacità di giudizio. Ecco come
Matteo Aliberti di Computer Associates, project manager del Progetto
Milan, sintetizza tutta l'operazione: "Abbiamo utilizzato i dati
che il Milan ci ha fornito ed insieme ai dati provenienti da altre
macchine che misurano sforzo, stress, abbiamo alimentato la rete
neurale. La forza delle reti neurali è l'apprendimento. I test non
sono invasivi (niente analisi del sangue, insomma) , richiedono
pochissimo tempo e vengono ripetuti periodicamente sia sulla prima
squadra che sulla Primavera del Milan. L'interfaccia tipo raffigura
tutte le informazioni che saranno a disposizione dei tecnici del
Milan calcio. I risultati permetteranno di prevedere gli infortuni,
ovviamente non quelli da contatto ma quelli dovuti alla situazione
fisica dell'atleta. E' la rete neurale stessa che permette di individuare
i dati più significativi".
Ma come funzionano questi software di intelligenza artificiale?
"In generale" risponde Marco Lusardi, responsabile divisione servizi
di Computer Associates, "possiamo paragonare i software tradizionali
all'emisfero sinistro del cervello, che è sede delle attività più
logiche, più statiche, mentre i software legati all'intelligenza
artificiale, alle reti neurali, sono analoghi all'emisfero destro,
che ha attività più intuitive ed emozionali. Le reti neurali analizzano
grandi quantità di dati, analizzano le loro affinità e li aggregano,
scoprendo comportamenti che normalmente sfuggono anche all'occhio
umano più esperto. Ed esprimono sulla base di questi comportamenti
le percentuali di probabilità che essi si ripetano". E, a prescindere
dalla situazione in classifica, pare che i risultati della sperimentazione
siano molto incoraggianti.
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