Il pinguino allo sportello
Georgia Garritano
A Linux event 2002 l'open source nella pubblica amministrazione.
Il caso della Toscana
È l'amministrazione pubblica la nuova frontiera di Linux, il sistema
operativo open source che ha già conquistato il 35 per cento dei
server aziendali facendo a Microsoft Windows una concorrenza sempre
più serrata. L'interesse dei servizi informatici pubblici per la
piattaforma del pinguino è emerso con chiarezza nel corso di Linux
Event 2002, la tre giorni di esposizione e convegni tenutasi
di recente a Livorno.
Buona parte della manifestazione, la prima a livello nazionale,
è stata, infatti, incentrata sull'analisi delle peculiarità del
mercato della pubblica amministrazione e, in particolare, delle
esigenze di sicurezza e trasparenza dei soggetti pubblici. Committenti
istituzionali e fornitori di tecnologie hanno valutato l'efficacia
della risposta del software libero a tali bisogni, concludendo,
come era prevedibile, che l'uso di programmi con codice sorgente
aperto rappresenta una garanzia di sicurezza nella gestione pubblica
dei dati informatici e presentando alcuni casi di successo.
Proprio nella terra che ha ospitato l'evento è maturata l'esperienza
più consolidata in Italia nell'impiego di Linux nella pubblica amministrazione,
il cui bilancio appare decisamente positivo. A raccontare i motivi
e i risultati della scelta open source per la rete regionale
è Giovanni Armanino, funzionario della Regione Toscana, che così
sintetizza l'esito di una sperimentazione ormai pluriennale: "Linux
è entrato nella rete
telematica della Regione Toscana dal '95-96. A distanza di qualche
anno solo alcuni soggetti hanno cambiato piattaforma: per il resto,
il pinguino gode ottima salute". Il sistema operativo ideato da
Linus Torvalds e sviluppato da migliaia di programmatori in tutto
il mondo ha trovato, infatti, larga applicazione nella realizzazione
di servizi informativi di rete sia Internet che Intranet, nei sistemi
di monitoraggio della rete e dei servizi, nella realizzazione di
cataloghi pubblici e nei progetti di integrazione delle anagrafi.
Secondo i dati forniti dal relatore sono oltre duemila i soggetti
presenti nella regione, tra enti pubblici e associazioni, collegati
in rete da Linux.
Le ragioni della preferenza accordata al sistema open source
sono numerose. Innanzitutto, spiega Armanino, esso consente
una notevole "flessibilità di soluzioni" e garantisce ai suoi utenti
"l'indipendenza dai vendor", cosa particolarmente importante
quando gli utenti sono soggetti istituzionali. I benefici economici,
poi, sono tutt'altro che trascurabili, sia per le finanze pubbliche
che per il mercato: il software libero, infatti, permette di "mantenersi
al passo con l'evoluzione della tecnologia a prezzi accettabili"
e stimola la concorrenza. Infine, Linux offre "la possibilità di
fare esperienza, sviluppare idee, creare know how", un'opportunità
che "valorizza il personale" delle amministrazioni.
Accanto a tali e tanti vantaggi, Armanino prospetta anche un interessante
interrogativo sulle prospettive: "il futuro dell'open source
sarà sempre più solo Linux?"
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