Muvi, il museo virtuale della vita quotidiana
Maria Chiara Liguori, ideatrice del progetto
Muvi, ci spiega come è nato e quali sono le prossime iniziative.
Il progetto Muvi, il museo virtuale della vita quotidiana a
Bologna nel '900, è stato realizzato, prendendo spunto dai musei
realizzati concretamente nei paesi anglosassoni. La realtà virtuale
permette di superare i problemi legati alla disponibilità di una
collezione, oltre che alle disponibilità di spazi e ai problemi
economici.
Abbiamo iniziato con la ricostruzione di una cucina degli anni
'50 dove sono stati inseriti tutti gli oggetti che potevano far
parte di questo tipo di ambiente (i mobili, i prodotti, gli
elettrodomestici) per dare in qualche modo l'idea dell'epoca e per
trasmettere le conoscenze legate alle trasformazioni verificatesi in
quel periodo con l'arrivo di tutti questi nuovi prodotti.
Adesso, stiamo lavorando alla preparazione di un database che
raccoglierà tutte le informazioni storiche utilizzate per la
realizzazione del modello tridimensionale. Ma stiamo raccogliendo
anche informazioni sulle pubblicità dell'epoca, ad esempio, o le
testimonianze orali, oltre che gli oggetti concreti, che
permetteranno all'utente di avere un modello concreto della vita
quotidiana di un tempo. Il database servirà inoltre ad avere anche
altre informazioni di tipo storico per costruirsi un percorso
personalizzato attraverso quel periodo.
MUVI
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