Clicca su oggi in TV


Impariamo a comunicare

di Renata Buonaiuto

Il bambino appena nato, non ha ancora una consapevolezza di se' in quanto entita' separata dalla madre, eppure già tenta di comunicare con l'esterno, con vagiti e strilli. Nel corso degli anni la sua capacita' di comprensione migliorerà fino a permettergli di utilizzare anche i più sofisticati mezzi di comunicazione, che oggi la tecnologia gli mette a disposizione. La scuola, consapevole del proprio ruolo formativo a fianco dei ragazzi, sta sempre più aprendosi all'utilizzo delle nuove tecnologie della comunicazione. E in questo cambiamento, ha modificato i propri percorsi didattici, volgendosi tra l'altro anche ad iniziative rivolte all'inserimento di tutti quei ragazzi, che per troppo tempo sono stati impropriamente stigmatizzati come "difficili".

Un impegno questo, particolarmente sentito dal Ministero della Pubblica Istruzione, che ha attivato un sito proprio per fornire materiale e indicazioni agli insegnanti che devono confrontarsi con questi ragazzi. "La strumentazione tecnologica avanzata si e' sempre rivelata molto importante per aiutare proprio gli alunni che per tante ragioni, anche di origine sociale e culturale, si trovano in difficoltà nel percorso scolastico" ha affermato il ministro Tullio de Mauro

Un impegno ed un progetto concreto, ma al di la' degli spazi del Ministero, quanta di questa comunicazione che sfrutta le moderne tecnologie viene subita anziché vissuta dai ragazzi? Quanti di questi mezzi tecnologicamente avanzati sono utilizzati nella piena consapevolezza delle loro intrinseche potenzialità?