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Audio/Video, i nuovi scenari del VOIP

Le tecnologie IP non si limitano solo al settore voce, ma offrono nuove ed interessanti opportunità anche per ciò che concerne i servizi di comunicazione video. Ne parliamo con Roberto Alfieri, amministratore delegato di MotoreAzione

Potremmo definire MotoreAzione come la casa di produzione del futuro?

Speriamo! In effetti ci occupiamo di tutto quello che riguarda la produzione di contributi televisivi, creati e ideati per il Web. Sicuramente abbiamo davanti una bella sfida molto incentivante.

Qual è il vantaggio dell'usare l'Internet Protocol per il formato video?

Sicuramente un vantaggio deriva dalla possibilità di raggiungere uno per uno tutti coloro dotati di un terminale Internet sia esso un personal computer, un palmare o un cellulare.

Perché sullo schermo uno può mandare una comunicazione frammentata dico bene?

La Rete inoltre consente di sfruttare la comunicazione televisiva sia inviando immagini sia ricevendo informazioni dal destinatario per fare chat in tempo reale ad esempio. È quello che viene chiamato webcasting.

Quali sono i limiti del web casting adesso e come potrebbero cadere queste barriere nel prossimo futuro?

Il limite attuale ma anche più facile da superare è di natura tecnologica, in quanto l'infrastruttura di rete del pianeta è ancora un po' inadeguata per la trasmissione di immagini video. C'è poi un limite di carattere economico, in quanto l'accesso alla Rete, quindi la banda che viene utilizzata, è estremamente costosa ed è costosa quanto più se ne usa: paradossalmente un'attività di grande impatto sul pubblico costa enormemente di più, rispetto a una meno interessante perché si paga, in linea di principio, per ogni singolo utente che in quel momento guarda la televisione. Questo ovviamente limita un po' in questo momento i grandi progetti.

In ogni caso si aprono degli scenari interessanti per la televisione interattiva.

Certo, ma gli scenari sono onestamente moltissimi. Oggi stiamo assistendo fondamentalmente ad una moltiplicazione di canali televisivi prevalentemente satellitari, però tutti hanno interesse anche nei confronti del Web. Inoltre, molte trasmissioni televisive hanno anche un sito Internet dedicato, con l'estensione TV. Ciò significa che stiamo viaggiando molto velocemente verso una convergenza. La televisione tradizionale continuerà a esistere ma sarà completato molto probabilmente anche da una forma di comunicazione sempre in video ma legata al Web.

C'è molto fermento in questo settore?

Tantissimo, veramente moltissimo, noi riceviamo decine di curriculum ogni giorno di figure che si propongono come collaboratori sia operatori ma anche fornitori di contenuti creativi, ideatori di programmi. Fortunatamente c'è anche tantissimo fermento dal punto di vista del mercato perché abbiamo moltissimi progetti in questo momento in piedi, alcuni anche estremamente significativi dal punto di vista finanziario.

Insomma, è in arrivo una forte concorrenza per la televisione.

Onestamente non credo. Penso che chi vede una contrapposizione tra Internet e la televisione forse in questo momento ha una visione un po' parziale di quello che è lo stato delle attività. Dal mio punto di visto, chi fa la televisione molto probabilmente sarà colui che la saprà fare anche sulla Rete, perché l'idea di trasmettere in Rete con una telecamerina fissa non credo che possa avere grande successo. Probabilmente il professionismo è la chiave sicuramente di volta anche per il Web.

MotoreAzione