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Superare il banner

Con l'arrivo della banda larga i modelli e i format della pubblicità inizieranno a cambiare. La recalme online del futuro secondo Federico Rampolla, presidente dell'Internet Advertising Bureau, associazione leader a livello mondiale nel campo della pubblicità su Internet

Editing di Rossella Romano

I dati italiani ed europei indicano un boom della pubblicità su Internet, mentre negli Stati Uniti si stanno riscontrando segnali di restringimento nei budget della pubblicità online. Siamo in controtendenza rispetto all'America?

Negli Stati Uniti, soprattutto dal punto di vista dell'audience, quindi la penetrazione di Internet sul mercato, la situazione sia molto più ampia rispetto all'Italia, dove ancora siamo intorno al 20%. Si tratta di un mercato che inizia a consolidarsi e, quindi, è naturale che abbia dei tassi di crescita un pochino inferiori dei primi anni.

È affidabile la pubblicità online come modello di business o presenta dei rischi?

È sicuramente un modello che può funzionare. È una fonte di reddito importante per molti player del mercato. Senza dubbio, però, il mercato e i modelli di advertising online stanno andando oltre. Internet è anche un canale di vendita, per cui sempre di più le aziende si domandano come fare brand-awareness, ma anche come vendere prodotti online. Quindi, in futuro, saranno dei modelli molto più legati ai risultati rispetto ad oggi.

Molte agenzie di pubblicità stanno entrando in borsa. C'è spazio sul mercato?

Per le agenzie di pubblicità può aver senso andare in borsa, tenendo conto le ipotesi di sviluppo e, soprattutto entrando in borsa si chiedono dei soldi al mercato per dei progetti, quindi dipende dalla bontà dei progetti che ci sono dietro. Credo che molte delle aziende che oggi sono presenti sul mercato abbiano la necessità di ridefinire il loro modello di business.

In che senso?

La pubblicità online è, sicuramente, in gran parte incentrata sui banner. Occorre, in realtà, spostarsi sempre di più verso la personalizzazione. Inoltre, si parla sempre di più di banda larga per cui anche i modelli e i format della pubblicità inizieranno a cambiare. Il banner è lo strumento principale a disposizione oggi, ma cambierà nel tempo e molto velocemente.

Anche nella pubblicità ci sarà una forma di convergenza, una piattaforma che includerà telefonia, Internet o quant'altro, per un risultato sempre più mirato?

Assolutamente, sì. Sicuramente la pubblicità su Internet è molto più misurabile rispetto a tutti gli altri media. Questo è stato anche un problema nel senso che i banner sono sicuramente uno strumento molto efficace per creare brand awareness, il click through, le persone che cliccano e vanno nel sito sono un di più, ma non è la funzione propria del banner. Tra l'altro, il click through avviene in una estrema minoranza di casi, dando un duro colpo alla credibilità dei banner, proprio perché c'è stata un'eccessiva attenzione alla misurazione del tasso di click through. In realtà, le ricerche dimostrano che il banner funziona per creare brand awareness: ad esempio, in strada vedendo un affissione, in inglese banner appunto, difficile cliccare ed entrare nell'azienda. Quindi, è qualcosa in più a livello di informazione che Internet può dare. Quanto la possibilità di tracciare i percorsi che gli utenti fanno e di targetizzare, sicuramente Internet ha delle leve molto forti. Inoltre, è possibili chiedere agli utenti quello che vogliono.

Si sta arrivando ad una sorta della rilevazione dell'auditel dei siti, ovvero l'audiweb: può essere utile?

Innanzi tutto, secondo me, sarebbe necessario mettersi prima d'accordo su cosa misurare e avere ben chiaro questo punto. La comunicazione su Internet, in realtà, non è soltanto banner, sponsorizzazioni e contenuto editoriale, che è difficilmente misurabile. C'è un altro aspetto: mentre nei media tradizionali si misurano fondamentalmente sei televisioni, su Internet ci sono oltre 400 siti da pianificare in Italia, quindi è più complicato.

Il Web è in grado di espandersi solo grazie alla pubblicità?

Secondo me, quello che succederà con la convergenza è che i modelli di vendita di pubblicità saranno molto più simili a quelli di Internet rispetto al modo tradizionale di vendere pubblicità oggi. Ci sarà un costo per ogni banner o spot che verrà visualizzato sulla televisione interattiva o meno o sul PC, e naturalmente una percentuale sulle vendite che verranno generate visto che si può riuscire a tracciare quello che succede. Per quanto riguarda il permission marketing, è necessario chiedere all'utente esattamente ciò che vuole.

Internet Advertising Bureau