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Il videogame arriva su PC
Perdersi in Spacewar
L'eccessivo coinvolgimento in un
videogame non è un fatto del tutto nuovo. Si hanno infatti
testimonianze che un evento del genere si sia verificato già con
Spacewar, il primo videogioco su computer della storia
di Tommaso Russo
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Si celebrerà tra qualche mese il quarantesimo anniversario di Spacewar,
primo gioco al computer della storia. I festeggiamenti avranno luogo
presso il Massachussets Institute of Technology di Boston. Invitati
d'onore quegli stessi hacker che lo realizzarono. Curiosamente
Spacewar non fu inventato per far soldi, a dirla tutta non venne mai
messo sotto copyright e non fu mai veramente venduto. Fu creato invece
con uno scopo ben preciso, quello di costituire uno stimolo alla
diffusione del computer tra la gente.
Quaranta anni fa i computer erano fatti in maniera assai diversa
rispetto a oggi. Erano delle specie di armadi con delle telescriventi
al posto della tastiera e monitor esagonali. Ma il PDP-1, così si
chiamava il calcolatore su cui fu sviluppato il gioco, aveva una
caratteristica diversa dagli altri, poteva essere utilizzato da un
solo operatore e non dalla schiera di tecnici che abitualmente
pilotava quei sistemi. Il PDP-1, sebbene costosissimo, fu la prima
macchina che incarnò il concetto di personal computer. Gli studenti
del MIT, che vedevano questa come una novità rivoluzionaria, si
chiesero come poter aumentare la curiosità degli altri studenti e in
generale della gente verso il computer. L'idea venne loro da un
romanzo di fantascienza del popolarissimo scrittore E.E. Doc Smith.
Programmarono così un sistema simulato in cui il giocatore diventava,
anche se con solo quattro comandi, un pilota intergalattico immerso in
una sfida all'ultimo sangue.
Il gioco, che è stato riprodotto sul sito del MIT attraverso una copia
java dell'originale, simula una battaglia spaziale tra due
astronavi intorno a una stella che esercita un'attrazione mortale per
chi vi si avvicina troppo. Il software veniva inserito tramite nastro
perforato, e i comandi - praticamente identici a quelli dei
videogiochi moderni - venivano impartiti tramite tastiera. Fu un
gruppo di studenti entusiasti che dopo qualche mese costruì il primo
joystick con pezzi di riciclo.Nel giro di due anni il cento per cento
dei PDP-1 presso tutte le università aveva installato Spacewar. La
stessa Digital Equipment, la casa produttrice del PDP1, iniziò
preinstallare il gioco su tutte le macchine prodotte.
I racconti delle reazioni degli studenti sono significativi.
Passati i primi momenti di disorientamento davanti al nuovo mezzo, i
giovani iniziavano partite che duravano ore e ore, tanto che Spacewar
divenne una vera e propria mania. Nel 1972, dopo più di dieci anni
dalla sua invenzione, Spacewar era ancora così famoso che vennero
organizzate le "Olimpiadi
Intergalatiche di Spacewar" presso l'Università di Stanford
alle quali parteciparono decine di giocatori.
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