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Banche italiane e Millennium Bug
di Michele Alberico
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Esiste on line una lista di banche fornita
dal motore di ricerca Virgilio:
si tratta di una lista base di 38 siti alla quale si aggiungono altre due liste dedicate
al credito
cooperativo e alle banche
popolari.
Abbiamo visitato ciascuna delle banche citate nella prima lista cercando al loro
interno informazioni sul livello di preparazione delle strutture all'arrivo del nuovo
millennio. Anzitutto va precisato che su oltre 40 banche visitate più della metà ha
creato soltanto siti-vetrina, siti che dispongono di informazioni molto vaghe sull'assetto
del gruppo, il suo stato finanziario e i servizi offerti alla clientela. Si tratta nella
maggior parte dei casi di banche piccole o medio piccole con una forte vocazione
localistica. Nessuna di queste banche documenta adeguatamente gli sforzi riorganizzativi
imposti dal Millennium Bug.
La restante parte dei siti degli istituti visitati, come quello della Banca Nazionale dell'Agricoltura, dispone di siti più
articolati che offrono alla clientela anche servizi di home banking. Dal nostro punto di
vista questo significa che questi istituti, oltre ad essere compliant (cioè a prova di
Millennium Bug) sul versante della gestione interna, devono esserlo anche sul versante
telematico e quindi la loro sensibilità al problema dovrebbe essere maggiore. Anche in
questo caso però sono estremamente scarse le informazioni fornite sui rispettivi siti
web.
L'unico evento che sembra destare l'attenzione di una discreta parte di queste banche
è l'avvento dell'Euro, come accade sul sito della Banca
di Roma che, come tante altre, ha messo in Rete una breve guida informativa sulle
scadenze e gli adempimenti del trattato di Maastricht.
Quasi nessuno dei maggiori istituti italiani dedica spazio al Millennium Bug. Il sito
del Sanpaolo Imi è ancora agli albori, il motore di
ricerca all'interno della Cariplo non dà
risultati usando come chiavi le parole 2000 e Millennium Bug e per Banca Nazionale del Lavoro è lo stesso.
Poche sono le eccezioni: le banche che costituiscono l'Unicredito e la Banca di Bologna, la quale in uno stringatissimo
comunicato alla clientela informa che il personale sarà a disposizione nel caso si
dovessero incontrare difficoltà nel passaggio dalla lira all'Euro o allo scoccare del
nuovo millennio.
In definitiva il quadro che emerge è sconfortante. Nessuna banca italiana ha
comunicato il suo livello di preparazione all'arrivo del nuovo millennio; questo
naturalmente non significa che gli istituti di credito del nostro Paese non possano
garantire certi standard di sicurezza ma sicuramente significa che il loro livello di
comunicazione a proposito è da ritenersi poco soddisfacente. Se questo sia un indice del
fatto che il problema sia stato preso sotto gamba o se esso, al punto in cui siamo, sia
davvero un fattore trascurabile potremmo rendercene conto solo nel tempo. |