Jerry Yang e
David Filo, i fondatori del
popolarissimo motore di ricerca Yahoo!, il lavoro
lhanno trovato proprio grazie a Internet. Ma non hanno risposto ad un annuncio.
Hanno solo creato una delle prime aziende virtuali della storia di Internet.
Esempi di imprese nate dalliniziativa di giovani intraprendenti sulla Rete se ne
trovano a bizzeffe. A volte non si sa nemmeno che dietro una sigla, che magari è già
diventata famosa, cè un gruppo di giovani, tutti sotto i trentanni.
Alea.it, ad esempio, è la classica società di servizi Internet che offre realizzazione di siti
web, affitto degli spazi sui server, cioè sui computer che ospitano le varie pagine web,
ma anche assistenza tecnica, consulenza informatica e perfino commercio di computer e
accessori. Una serie di servizi che presuppone il lavoro di un gruppo di persone.
Liniziativa
è di un giovane di appena ventiquattro anni. Il quale si presenta con lo stile informale
al quale ormai ci hanno abituato molti personaggi del mondo informatico.
Certo, non tutti hanno lo spirito imprenditoriale. Per quanto virtuale, fondare e
gestire unimpresa significa comunque affrontare delle difficoltà, disporre di
capitali, imparare a gestire lamministrazione, i rapporti commerciali quelli con il
personale e così via. Ci sarà pure qualcuno che non ha nessuna voglia di diventare
imprenditore. Riuscirà a trovare lavoro grazie a Internet?
Sembra di sì, a dare retta ai giornali. Già due anni fa si leggeva che ilTelelavoro avrebbe dato una mano a
combattere la disoccupazione e ancora oggi si possono trovare articoli ottimisti sui nuovi
lavori portati dalla telematica. Molti sono convinti del contrario, ma il dibattito è
tuttora in corso.
A cercare in Rete notizie su "Nuove professioni", si trova, ad esempio, un articolo ospitato da
un sito della Cgil, nel quale si parla di uno dei rischi legati alle nuove professioni: la
scarsa tutela dei lavoratori che lavorano spesso da casa e non sono né imprenditori né
lavoratori autonomi.
Nel
sito della Cgil si parla estesamente e
con occhio critico delle nuove tecnologie. Nella rubrica sui mestieri di oggi e di
domani scopriamo che si parla già di "agricoltura telematica".
Daltra parte lagricoltura è uno dei settori in cui linnovazione e la
ricerca hanno portato i più grandi cambiamenti.
Nel sito della Cgil si trova perfino una rubrica sul multimedia.
In uno degli ultimi numeri si parla di un corso gratuito, in Lombardia, per Analisti e
Organizzatori di Telelavoro; oppure di un progetto per creare unagenzia telematica
per linformazione tecnologica: ci sarà posto per dieci giovani neo-laureati che
diventeranno "giornalisti su Internet".
Il lavoro su Internet non riguarda solo le attività connesse
strettamente allinformatica ma piuttosto allinformazione. Il sito piuttosto
elaborato di Eurolandia punta a informare i
giovani sullEuro. Il ministero della Pubblica
istruzione e quello del Tesoro vogliono
far sapere ai più giovani, agli studenti, tutto ciò che comporta lingresso della
moneta unica.
Dunque Eurolandia è un sito informativo che richiede un ampio lavoro. Non si tratta
solo di creare delle pagine graficamente piacevoli ma anche di scegliere le informazioni
da inserire, renderle visibili, aggiornarle e inventare dei giochi in modo da rendere la
visita del sito piacevole e divertente.
Tutte queste sfumature nella progettazione di un sito corrispondono a diverse figure
professionali: dal webdesigner al webmaster, allarchitetto dellinformazione. |