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Nuove professioni - Navigazione del 16/12/98 

Lavorare in Rete

di Giampiero Moncada

Servizio
Le nuove professioni
di Peppino Ortoleva


Jerry YangJerry Yang e David Filo, i fondatori del popolarissimo motore di ricerca Yahoo!, il lavoro l’hanno trovato proprio grazie a Internet. Ma non hanno risposto ad un annuncio. Hanno solo creato una delle prime aziende virtuali della storia di Internet.

Ma esempi di imprese nate dall’iniziativa di giovani intraprendenti sulla Rete se ne trovano a bizzeffe. A volte non si sa nemmeno che dietro una sigla, che magari è già diventata famosa, c’è un gruppo di giovani, tutti sotto i trent’anni.

ALEAAlea.it, ad esempio, è la classica società di servizi Internet che offre realizzazione di siti web, affitto degli spazi sui server, cioè sui computer che ospitano le varie pagine web, ma anche assistenza tecnica, consulenza informatica e perfino commercio di computer e accessori. Una serie di servizi che presuppone il lavoro di un gruppo di persone.

Alessandro AchilleL’iniziativa è di un giovane di appena ventiquattro anni. Il quale si presenta con lo stile informale al quale ormai ci hanno abituato molti personaggi del mondo informatico.

Certo, non tutti hanno lo spirito imprenditoriale. Per quanto virtuale, fondare e gestire un’impresa significa comunque affrontare delle difficoltà, disporre di capitali, imparare a gestire l’amministrazione, i rapporti commerciali quelli con il personale e così via. Ci sarà pure qualcuno che non ha nessuna voglia di diventare imprenditore. Riuscirà a trovare lavoro grazie a Internet?

Sembra di si’, a dare retta ai giornali. Già due anni fa si leggeva che ilTelelavoro Telelavoro avrebbe dato una mano a combattere la disoccupazione e ancora oggi si possono trovare articoli ottimisti sui nuovi lavori portati dalla telematica. Molti sono convinti del contrario, ma il dibattito è tuttora in corso.

A cercare in Rete notizie su "Nuove professioni", si trova, ad esempio, un articolo ospitato da un sito della Cgil, nel quale si parla di uno dei rischi legati alle nuove professioni: la scarsa tutela dei lavoratori che lavorano spesso da casa e non sono né imprenditori né lavoratori autonomi.

Mestieri oggi  domaniNel sito della CGIL si parla estesamente e con occhio critico delle nuove tecnologie. Nella rubrica sui mestieri di oggi e di domani scopriamo che si parla già di "agricoltura telematica". D’altra parte l’agricoltura è uno dei settori in cui l’innovazione e la ricerca hanno portato i più grandi cambiamenti.

Nel sito della CGiL si trova perfino una rubrica sul multimedia.

In uno degli ultimi numeri si parla di un corso gratuito, in Lombardia, per Analisti e Organizzatori di Telelavoro; oppure di un progetto per creare un’agenzia telematica per l’informazione tecnologica: ci sarà posto per dieci giovani neo-laureati che diventeranno "giornalisti su Internet".

Il lavoro su Internet non riguarda solo le attività connessemonete Euro strettamente all’informatica, ma piuttosto all’informazione. Il sito piuttosto elaborato di Eurolandia punta a informare i giovani sull’Euro. Il ministero della Pubblica istruzione e quello del Tesoro vogliono far sapere ai più giovani, agli studenti, tutto ciò che comporta l’ingresso della moneta unica.

Dunque Eurolandia è un sito informativo che richiede un ampio lavoro. Non si tratta solo di creare delle pagine graficamente piacevoli, ma anche di di scegliere le informazioni da inserire, renderle visibili, aggiornarle e inventare dei giochi in modo da rendere la visita del sito piacevole e divertente.
Tutte queste sfumature nella progettazione di un sito corrispondono a diverse figure professionali dal webdesigner, al webmaster, all’architetto dell’informazione.

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