Donne in Rete
Non è una rivoluzione, sta succedendo un po'
alla volta, mese dopo mese, statistica dopo statistica. E con molte
varianti a seconda dei Paesi e latitudini. Però, ormai, la tendenza
è marcata e il dato è certo: Internet è sempre più donna, nel
senso di chi la frequenta. E questo non succede solo negli Stati
Uniti, ma anche in Europa. A conferma di ciò un'interessante
ricerca, curata da Tom Ewing, analista di Nielsen/NetRatings ha
dimostrato - confrontando i numeri di 9 Paesi europei - una "femminilizzazione"
sempre più marcata della Rete.
Quante
donne?
Negli States le donne che navigano in Internet sono ormai il 51%. E
in Europa? Ewing ha verificato che le signore sono online due ore e
mezzo in meno al mese rispetto agli uomini, con un 30-40% in meno di
pagine visitate. La tendenza però è netta: sono le donne a
fermarsi un po' di più sulla singola pagina: a dedicarle più tempo
ed attenzione. Sono sempre loro che cercano in modo mirato
informazioni precise e lo fanno per lavoro, studio o interesse
personale, ma sempre in modo finalizzato.
Stando ai dati della NetSmart-Research, nel 2005 il numero di donne
collegate in Rete sarà superiore a quello degli uomini. Attualmente
negli Stati Uniti le donne rappresentano il 38% dell'utenza
Internet, mentre in Europa le navigatrici sono il 22% del totale e
trascorrono tre ore alla settimana online. I lavori divenuti più
usuali sono quelli che vedono le donne impegnate nei call center
(strutture efficienti costituite per lo più da lavoratrici
ingaggiate per mantenere i rapporti con il mercato attraverso il
telemarketing, effettuando vendite telefoniche ed attivando un
mirato customer service), nei telelavoro (anche qui la scelta cade
sempre di più sulle donne, che svolgono il lavoro direttamente da
casa, isolando ancora una volta, la donna dal contesto lavorativo,
sociale e relazionale proprio di qualsiasi figura professionale).
Per finire, la galassia Internet nella sua universale dimensione si
è proposta come l'opportunità per creare relazioni - tanti casi di
p.r. al femminile attraverso la Rete - e fare business. Aziende,
imprese, prima inesistenti, grazie a questa moderna tecnologia ed
all'intuizione di alcune donne sono nate e si sono sempre più
imposte sul mercato in modo deciso.
Mollo tutto
Le nuove tecnologie, quindi, se da una parte si propongono di
migliorare la qualità della vita, aprendo nuovi scenari lavorativi,
dall'altra si pongono anche come trampolino di lancio per donne 'in
carriera'. Ma è proprio di questi giorni invece il caso emblematico
di Fabiola Arredando, una giovane donna, una manager di successo,
direttore generale ormai dimissionario per le attività europee di
Yahoo, il portale Internet n. 1 al mondo, che dopo un'intensa
attività durata 4 anni ha deciso di "mollare tutto" per
dedicarsi forse a se stessa, alla famiglia? Non si sa bene. Fabiola
in questo momento ha deciso di non rilasciare interviste e noi
rispettiamo questa sua scelta, però ci è sembrato significativo
citarvi questo caso di donna che decide dopo un esaltante successo
professionale di ricercare, a 35 anni, una dimensione di vita più
umana.
Donne & lavoro
È noto che le donne per secoli hanno vissuto in condizioni di
schiavitù politica, civile e domestica. Solo verso la metà
dell'800 si è cominciato ad affermare l'ideale della parità fra i
due sessi. Il primo paese a riconoscere il diritto al voto fu la
Nuova Zelanda nel 1893, cui seguì l'Inghilterra nel 1928, in
seguito alla creazione del movimento delle suffragette e in l'Italia
solo dopo la caduta del fascismo. Nel tempo comitati per le pari
opportunità sono sorti un po' in tutto il mondo e l'attenzione per
la donna come madre, moglie e lavoratrice ha interessato studiosi e
storici del costume. Tanto che in Germania a breve sarà istituito
un registro delle donne che operano in emigrazione e che verranno
riunite in un Coordinamento Federale vista la loro consistente
presenza, verrà anche valutata l'importanza della donna come fonte
economica e trait d'union culturale tra il paese d'origine ed il
nuovo. Persino in Tunisia il diritto e la legge non sono più un
ostacolo all'affermazione sociale e professionale delle donne. Così
come in Islam, si registrano i primi segnali di cambiamento. E si
devono al ciclone di Benazhir Bhutto, se oggi le donne pakistane
possono occuparsi di commercio e partecipare attivamente alla
guerra. Non solo, nella convinzione che l'autonomia economica porti
come conseguenza maggiore dignità e libertà alle donne, il governo
pakistano ha voluto aprire una banca speciale di sviluppo che
concede prestiti solo alle donne ed ha al suo interno personale
esclusivamente di sesso femminile. Oggi grazie ai crediti concessi
sono sorte diverse Aziende gestite da donne. Dall'Afghanistan,
invece, arriva via Internet un corale grido di dolore di donne
oppresse, vessate e desiderose solo di morire. E l'invito a firmare
la petizione allegata perché questo sconcio finalmente abbia fine.
Un ultimo dato ci viene dai paesi dell'Est (Russia e Romania
specialmente) dove le donne hanno trovato grazie ai computer, per lo
più macchine scartate dai paesi ricchi e qui riciclate, ed
all'utilizzo di Internet la possibilità di creare contatti
commerciali, reti e quindi business.
Conclusioni
Sappiamo che l'emancipazione femminile nei paesi più
industrializzati è pressoché raggiunta, ma va sottolineato che
anche nei paesi in via di sviluppo ciò stia pian piano avvenendo.
Le rivendicazioni nascono in particolare nei ceti sociali più
elevati, ma si tratta anche di iniziative popolari, come ad esempio
il caso della Costa d'Avorio, dove le donne hanno ripreso il vecchio
sistema delle "tontine", ossia la raccolta di offerte per
le donne deboli, come sistema di sostegno reciproco. C'è ancora chi
sostiene, come il Prof. Giuliano Amato che, a volte, i primi nemici
delle donne sono proprio loro stesse poiché non hanno piena fiducia
nelle proprie capacità. Dopo anni di battaglie, i risultati
raggiunti sono sicuramente significativi anche se ciò che è ancora
da sconfiggere è una certa cultura maschile imperante, prima e vera
barriera alla parità dei sessi. Internet come si pone?. Non ci sono
più limitazioni agli scambi ed ai confronti nella Rete, ma fuori?
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