“Il
potere del web risiede nella sua universalità. Per questo l’accesso
per tutti ed in particolare per i disabili è una questione chiave”.
Questa frase è di Tim Berners Lee, presidente del www consortium ed
uno degli storici fondatori della Rete. Il consortium è la società,
in parte privata ed in parte finanziata dal governo americano, che si
occupa di stabilire i protocolli per un corretto funzionamento di
Internet, il mondo fatto di pagine colorate in cui navighiamo con i
browser. Nel suo programma hanno una notevole importanza le web
accessibility initiatives, le iniziative per garantire
l'accessibilità al Web da parte dei disabili.
Ecco
cos’è che rende accessibile a tutti una pagina web secondo il www
consortium. Tra gli accorgimenti
più rilevanti, c’è quello di provvedere sempre ad affiancare al
linguaggio visivo delle icone e delle immagini, una presentazione
testuale. Così, ad esempio, se la persona disabile dispone di
un’interfaccia vocale in grado di leggere il testo, potrà compiere
le stesse operazioni di un qualunque altro navigatore.
Parte
delle linee guida proposte dal consorzio riguardano, poi, lo stesso
linguaggio di programmazione con cui si progettano le pagine web, l’html.
La nuova versione, l’html 4.01, include già al suo interno alcuni
comandi, tra cui, ad esempio, la possibilità di codificare
il testo in formato braille.
Infine
un documento a parte, lo user
agent accessibility guidelines, riguarda la creazione di programmi
specificamente dedicati a facilitare l’accesso dei disabili alle
pagine web: gli user agent appunto.
Tra questi programmi sono inclusi i voice browser, browser che si
spostano nelle pagine web e leggono il contenuto dei siti, interfacce
grafiche che rendono la navigazione più semplice a chi ha problemi di
lettura del testo, tastiere alternative che sono utili a persone che
hanno determinati handicap fisici.
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