Il
rapporto tra il mondo digitale e quello della celluloide è nato ormai
già da qualche anno, da quando cioè la computer grafica e gli
effetti speciali digitali sono diventati un ingrediente fondamentale
praticamente in ogni film. L'avanzata dei bit però procede e si
prepara a coinvolgere porzioni sempre più vaste della produzione
cinematografica. A partire dalle tecniche di ripresa, visto che alcuni
registi cominciano a lasciare, almeno in certi casi, la pellicola per
utilizzare le telecamere digitali. Si iniziano a sperimentare anche
nuove forme di distribuzione attraverso il Web, con la nascita di siti
che permettono agli utenti di vedere cortometraggi e animazioni sul
proprio computer. Senza dimenticare che l'importanza del Web è
crescita anche per quanto riguarda la promozione dei film per così
dire classici, che vengono trasmessi nelle sale. Infatti le case di
produzione dedicano budget sempre più cospicui alle strategie di
pubblicità online. Proprio un film uscito recentemente nelle sale
italiane deve buona parte del suo successo alla Rete. Stiamo parlando
di The Blair
Witch Project, i cui registi Daniel Myrick ed Eduardo Sanchez,
fino ad un anno fa erano due illustri sconosciuti orbitanti intorno al
mondo del cinema, ed oggi sono tra i più venerati giovani registi del
panorama internazionale. Il loro merito? Un film che non è un film,
né un documentario, né la ricostruzione di un fatto ma un progetto
mediatico che, con la complicità di Internet, secondo alcuni ha
rivoluzionato il mondo del cinema.
Ma anche le star e i
grandi registi di Hollywood, cominciano ad accorgersi delle
potenzialità dei mezzi digitali che finora avevano considerato un po'
come fratelli minori. A usare telecamere digitali o a produrre opere
destinate a essere diffuse attraverso la Rete, non sono più solo
giovani aspiranti, ma anche alcuni tra i maestri affermati.
Un altro aspetto
interessante del rapporto tra cinema e Web è quello della
distribuzione. Negli ultimi mesi sono nati diversi siti che raccolgono
cortometraggi e li diffondono poi agli utenti che si collegano. Sono
stati presentati anche veri e propri festival dedicati a questi
prodotti. Ancora una volta si tratta di una opportunità in più per
chi non può contare sui canali di distribuzione classici e ha così
una chance per farsi conoscere. Certo, siamo agli inizi: la qualità e
le dimensioni delle immagini non sono eccezionali, soprattutto perché
la velocità di trasmissione dei dati non è ancora sufficiente. Ma la
strada sembra aperta.
E
i siti che distribuiscono opere cinematografiche via Internet sono tra
i primi esperimenti di questi possibili canali di distribuzione.
Eppure, gli investimenti sono già colossali. Atom.com,
per esempio, ha ricevuto finanziamenti per circa venti milioni di
dollari, mentre per lanciare Pop.com, un sito patrocinato nientemeno
che da Steven Spielberg, si parla addirittura di cento milioni. Anche
in Italia le cose si muovono. Per esempio, l'associazione
"l'Archivio", assieme allo staff del sito Ragdoll.it,
ha organizzato il "Roma Cinema Web Festival", dal 3 al 9
aprile prossimi, uno dei primi concorsi italiani dedicati ai filmati
sul Web.
Ma c'è un altro elemento
su cui vale la pena riflettere. E' probabile che la commistione tra
cinema e Internet non porterà semplicemente a vedere delle sequenze
sul monitor di un computer anziché su grande schermo. È prevedibile
immaginare una fusione più profonda, forse addirittura la nascita di
un medium del tutto nuovo, con caratteristiche, contenuti e regole
ancora tutte da definire e inventare. Con un po' di immaginazione è
ipotizzabile una sorta di cinema interattivo con storie che anziché
seguire una trama lineare si dipanano su percorsi ramificati e
incrociati. Oppure opere progettate per essere viste dal display di un
telefonino o di un computer palmare. Indubbiamente per gli autori che
hanno fantasia e voglia di sperimentare il lavoro non mancherà.
In ogni caso sia il cinema
che il Web hanno segnato una rivoluzione nel loro tempo. Il cinema,
nato all'inizio del secolo, portò per la prima volta la magia delle
immagini in movimento e da allora ha fatto sognare, piangere,
emozionare e innamorare miliardi di spettatori nel mondo. Il Web è
molto più giovane, naturalmente, ma la rivoluzione che ha portato
promette di essere altrettanto profonda e sta ridisegnando il mondo
dello studio, del lavoro, degli affari e, ora, anche quello del
divertimento. Vedere come quali strade prenderà e come si svilupperà
l'incontro tra queste due rivoluzioni, sarà probabilmente una delle
sorprese più interessanti dei prossimi anni.
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