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Le dot.com della rivoluzione economica

Per capire l'andamento del mercato può rivelarsi utile ripercorrere le strategie delle società che hanno fatto e stanno facendo la storia della new economy

di Tommaso Russo

È Amazon la progenitrice di tutte le aziende cosiddette dot-com, il simbolo della new economy. La prima grande libreria virtuale in Rete, dotata di più di un milione di titoli, è il primo grande esperimento riuscito di business interamente su Web. Con gli anni, seguendo le tendenze della Rete, i libri sono diventati solo uno tra i tanti settori di vendita accanto a cd, videocasssette e giochi. Protagonista di uno dei più grandi balzi in avanti nella storia di Wall Street al momento della sua quotazione, anche Amazon è andata giù lo scorso 10 Aprile, il giorno del crollo dei titoli Nasdaq.

 Ebay.com è un'altra formula riuscita nel mondo dello shopping on line: un luogo virtuale dove la merce si vende attraverso le aste. Nell’home page si dà spazio ad articoli inediti, come le collezioni delle foto dei grandi campioni del baseball degli anni '50 o articoli di antiquariato come bambole e case di bambole. Non mancano, tuttavia, computers, gioielleria e automobili. Si tratta di una dot-com tra le più quotate a Wall Street.

Perché non dire “Buona giornata della mamma” con i fiori? Si tratta , naturalmente, di fiori scelti in Rete, senza muoversi dall'uffico e fatti recapitare con un clic. Sulla base di slogan di questo tipo e attraverso una capillare pubblicità sui motori di ricerca e sui principali portali americani 1.800 flowers ha raggiunto il successo on line. Milioni di americani mandano fiori da Internet e scegliendo nel catalogo davvero vasto che si può sfogliare in Rete. È possibile anche ordinare consegne fuori dagli Stati Uniti.

Accanto alle grandi leaders dell'e-commerce che si sono affermate nel corso degli anni, nel mondo delle dot-com c'è un brulichio di piccole e medie aziende che cercano di sfondare e raggiungere le vette più alte. Tra queste, ad esempio, l'americana e-toys che si è specializzata nella vendita di giocattoli on line. Sono proprio queste compagnie emergenti quelle che stanno rischiando di più a causa dell'instabilità del nuovo mercato americano. Uno dei fondatori di e-toys, Mc Lemore ha dichiarato, in un'intervista a Msnbc.com, di aver perso più di 1 milione di dollari lo scorso venerdì nero di Wall Street.

In quei giorni di depressione solo i grandi nomi come Cisco, Oracle e Sun sono riusciti a resistere contenendo le perdite. Si tratta delle grandi istituzioni della Rete che hanno un ruolo un po’ ovunque su Internet: dalla progettazione di nuovo software della Oracle, al networking e allo sviluppo dei browser. La loro resistenza dimostra che, almeno per ora, i pilastri della new economy restano in piedi anche nelle più severe bufere della borsa.

Ma, allora, che cosa determina, il successo o l'insuccesso di una dot-com? Molto sembra dipendere dal momento in cui ci si fa quotare in borsa. Prima, tuttavia, contano la capacità di costruire rapporti con partner importanti e l'individuazione di un settore di mercato in espansione.
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